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Recensione: The penalty box di Melissa Pratelli

Titolo: The penalty box
Autore: Melissa Pratelli
Genere: Sport romance – Hockey
Editore: Self publishing
Data di uscita: 1 Marzo 2024
Romanzo autoconclusivo
Trope: Stem – Strangers to lovers – He fall first and hander – Emotional scars


Trama

Dopo quella notte, tutto è cambiato. Sono finita in un buco nero fatto di paura, sfiducia e rifiuto. Riemergere dall’oscurità è difficile, ma non voglio essere per sempre la vittima di una violenza. Desidero tornare a essere Iris. Penso spesso al ragazzo che mi ha soccorso quella sera. Lui mi ha dimostrato che c’è anche del buono intorno a me ed è a questo che mi sono aggrappata per andare avanti. Mi sono aggrappata a lui, anche se non so chi sia. Le uniche prove della sua esistenza sono una felpa, il suo profumo e una frase sussurrata all’orecchio. Due ragazzi mi hanno distrutto quella sera, uno mi ha salvata. 

Ho sempre pensato che il ghiaccio fosse la mia casa, l’unica cosa in grado di farmi sentire libero, di mettere a tacere i pensieri. Poi ho rivisto lei e tutto è cambiato. Iris, la ragazza che ho soccorso a quella maledetta festa lo scorso semestre. Dovrei starle alla larga, perché non voglio che sappia chi sono, ma farlo è più difficile del previsto. La mia mente torna sempre a lei e io non riesco a evitarlo. Eppure, più vado avanti, più tenerle nascosta la verità fa male e ho paura che, quando Iris scoprirà ogni cosa, finirò in panca puniti a vita. Ciononostante, sono disposto a tutto pur di proteggerla, anche a rinunciare al mio posto nella squadra di hockey.


RECENSIONE

“«Ci sono io con te, adesso.»”

Queste sono le parole che Landon sussurra ad Iris dopo averla soccorsa. 

Sono parole che tutti avremmo voluto sentirci dire almeno una volta nella vita, quando ci siamo sentiti distrutti e presi a calci dal destino. 

Iris non ha nessuna colpa, è andata a una festa ed è stata violentata da due ragazzi, o meglio due delinquenti. 

Iris è una vittima che non vuole la compassione altrui, cerca di rinascere, di andare avanti. La violenza che ha subito non può essere dimenticata, non esiste la formula magica che cancella le brutture dalla nostra mente, non c’è un periodo giusto in cui si debba superare e neppure una medicina che ti guarisca. Iris non è ammalata, ha subito un’esperienza terribile, ma Iris è forte, anche se si crede debole, e la sua forza principale sta nell’appoggiarsi alle poche persone di cui si fida e nel crearsi una nuova routine che le dà conforto. 

La bravura di Melissa è stata nel cercare di rendere il più vero possibile lo scempio che ha subito Iris, tratteggiandola come vittima prima e come guerriera dopo, ma senza mai esagerare. Ci vuole molto garbo e una grande capacità nel misurare le parole per scrivere un romanzo incentrato su tematiche importanti rimanendo sempre in un perfetto equilibrio senza sbavature e cadute. Melissa non mette mai in dubbio la posizione di Iris e mai la descrive come un supereroe pronta a farsi giustizia. Le sue ferite sono sempre presenti, pagina dopo pagine si cicatrizzano, capitolo dopo capitolo la fiducia in se stessa aumenta e si fa sempre più profonda, con il passare dei mesi la consapevolezza di sé è sempre più profonda. Il percorso di Iris è reso possibile in primis dalla sua tenacia, dalla sua voglia di riscatto e dalla sua forza d’animo, ma poi anche dalla presenza di un ragazzo d’oro che con il suo sguardo profondo e sincero riesce a conquistare la sua fiducia. 

Landon sa che la sua posizione è complicata, che non esiste un copione che può seguire per stare con Iris. Solo il suo cuore e la sua empatia possono aprirgli uno spiraglio nelle difese che lei ha eretto. 

Ma Landon è molto di più di questo, ha un animo complesso, è il risultato di esperienza passate, ha un atteggiamento alle volte strano, ma la sua sincerità e onestà non è mai messa in dubbio, anche quando si nasconde. Landon è un eroe buono che ha bisogno di essere salvato da se stesso e solo Iris può essere la sua salvatrice. 

La storia di Iris e Landon parte dalle macerie per poi portare direttamente nelle stelle, l’autrice ha saputo tratteggiare profili intimi e psicologici coerenti e mai contraddittori, li ha trattati con rispetto e ha trasmesso tutto questo nelle sue parole, insieme al profondo amore per loro. 

Di contorno alla rinascita di questi ragazzi, troviamo i compagni di squadra dei Pioneers e le amiche di Iris, ma soprattutto tanto hockey amato, giocato e vissuto, trasuda la passione per lo sport sano e competitivo, la voglia di emergere per meriti senza sconti e sotterfugi. 

La serie non è ancora conclusa e, speriamo presto, troveremo una coppia scoppiettante. 

Buona lettura! 
Annalisa 

Ringrazio l’autrice per la copia ARC

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