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Recensioni: Bad Sugar di Estelle Hunt

Titolo: Bad Sugar
Autore: Estelle Hunt
Serie: The Blackwood Castle Series (vol. 7)
Protagonisti: John e Margaret
Genere: Forbidden, Second Chance, Retelling di Hansel e Gretel
Trope di riferimento: First Love, Angst, Hate to Love, Music Romance
Edizione: Self Publishing 
Data di pubblicazione: 19 Maggio 2023
Pagine: 300

 
Trama

“A volte vale la pena perdersi nel bosco per scoprire cosa nasconde la sua oscurità.”

Margaret ha solo otto anni quando conosce John ed è odio a prima vista. È convinta che quel ragazzino dagli occhi scuri e rabbiosi voglia rubarle il padre, ma non passa molto tempo prima che il disprezzo si trasformi in amicizia. Con il trascorrere degli anni il loro rapporto perde l’innocenza dell’infanzia. John rovescia tutto il suo mondo e le fa conoscere l’amore, fino al giorno in cui Margaret è costretta a spezzare il proprio cuore e quello di lui, pur di allontanarlo da sé.
Ora John è tornato, ma del ragazzo di un tempo non è rimasto più nulla.
È impossibile dimenticare il primo amore.
Sono trascorsi cinque anni da quando Margaret gli ha rivelato la sua natura fredda e calcolatrice e, da allora, la vita di John non è stata più la stessa. Sguardo tenebroso, tatuaggi che sporcano la pelle e un odio viscerale verso l’aristocrazia, è diventato una rockstar celebre in tutto il mondo. Possiede fama, potere, donne eppure solo una cosa gli importa per davvero: vendicarsi di tutto il male subito da parte di Margaret e dei Lennox. Ciò che non ha messo in conto è un sentimento mai sopito, pronto a esplodere nell’attimo stesso in cui i loro corpi tornano a sfiorarsi.
Lui vuole giustizia e per ottenerla sarà disposto a rinunciare a tutto.
Lei non ha mai smesso di amarlo, ma dovrà scegliere tra John e la sua famiglia.
E qualunque decisione prenderà sarà quella sbagliata.  

 

RECENSIONE

Buongiorno meraviglie,
con oggi terminiamo il nostro viaggio a Blackwood Castel, a chiudere le porte è Estelle Hunt con il suo “Bad Sugar”, retelling della storia di Hansel e Gretel.
Siamo giunti alla fine di questa bellissima serie, è stato proprio un viaggio all’insegna della favola, dei ricordi, un viaggio nel tempo e nei sentimenti.
In Bad Sugar conosciamo meglio Margaret, cugina dei Lennox che abbiamo incrociato spesso nel nostro percorso, in ogni uscita era presente, abbiamo sempre sentito parlare di lei, la cugina bella, famosa, attenta alla moda e alle persone giuste da frequentare, amica delle donne Lennox, fin da quando sono piccole, d’altronde si tratta della figlia del fratello del Duca di Highfield.
Nelle letture precedenti, la troviamo sempre in viaggio, pronta a far parlare di se, tra foto ricordo e pezzi presso la rivista per cui lavora, vestita sempre divinamente, frequenta le persone che contano, è molto amica di Kereem, il fratello di Jasmin, nonché il suo miglior stilista, anche se lui forse spera in altro.
Ha conosciuto il suo primo e unico amore tanto tempo prima, e ha dovuto, per cause di forza maggiore, spezzargli il cuore, così come successe a lei. Non pensava si potesse amare così tanto una sola persona, ma soprattutto non pensava potesse essere per sempre, non riusciva proprio a dimenticarlo, nonostante tutto, gli anni, le frequentazioni, il risentimento, niente è riuscito a tenere i suoi pensieri lontani da lui, John.
John è il suo fratellastro, sua madre ha spostato Travis, il papà di Margaret. Se i rapporti non prendono da subito una bella piega, sarà il tempo e la vicinanza ad avvicinarli.
Margaret vuole farsi conoscere, da subito ha paura di passare in secondo piano agli occhi di suo papà, orfana di madre, lui è l’unica famiglia che ha, senza contare suo zio e i suoi cugini che sono sempre pronti ad aiutarla, fa parte della famiglia, e sanno quanto ha sofferto nel tempo. Purtroppo riuscirà a farsi odiare un po' di più, dimostrando un’arroganza che non le appartiene, cercando di guardarlo sempre dall’alto verso il basso, visto la loro differenza di ceto sociale, ma la cosa dura poco, piano piano capisce che quel bambino a lei piace, che ci sta bene, che si sente meno sola.
John è un cantante, ha la sua band, con la quale pensava di non poter far altro che suonare nei locali gratis, invece sono famosi, calcano i palchi più importanti, hanno vinto premi e fanno parlare di loro.
Lui è il cantante e colui che compone i pezzi, i più tanti sono stati proprio ispirati da Margaret, si perché se anche John da subito la vede come una snob viziata, dovrà ricredersi, la vede per quello che è, sola. Inizia a starle più vicino, scoprendo così una ragazzina piacevole, molto, con la quale si può parlare, divertirsi e condividere pensieri e opinioni.
John con il tempo è cambiato, dopo la batosta presa, con il cuore spezzato in due e la testa che scoppia, decide di allontanarsi da lei, si sente in obbligo, ed è giusto così.
Margaret e John stanno lontani per diverso tempo, hanno qualche occasione per rivedersi, ma stanno bene attenti a mantenersi lontani, ormai il loro rapporto si è sgretolato, non resta più niente, se non tanto risentimento, odio, dubbi e tristezza.
Belli ricchi e famosi, Margaret sempre con il sorriso, indossa una maschera che da a vedere al mondo quanto sia felice della sua vita, del suo lavoro e delle persone che la circondano, ma sotto sotto non è così, anche lei soffre molto, nonostante il tempo, il suo cuore non si è ancora ricomposto, e mai lo farà, non senza di lui.
John è sempre incavolato, espressioni aspre come la vita, non si è fatto scrupoli a passare da un letto ad un altro, non guardando in faccia nessuno, tanto non ha un cuore no? Non prova sentimenti, tutto quello che di umano poteva avere, gli era stato portato via tempo prima, da lei.
Il destino vuole proprio che le strade dei nostri protagonisti si intreccino di nuovo, prima per la festa di compleanno del Duca, dove tutta la famiglia si raduna al castello, lì saranno costretti a rivedersi, riusciranno anche a scambiare delle parole, giusto il tempo di ferirsi, farsi male per poi girarsi di spalle e andarsene.
Margaret con il cuore addolorato, capisce che nonostante tutto lo ama ancora, ma che non può assolutamente stargli vicino, è una continua lotta, una parte le dice di non perdere il suo amore, l’altra le ricorda che è sbagliato, che non si deve fare, che lei è a conoscenza di cose che dovrebbero frenarla, ma niente ci riesce veramente.
John è ritornato al castello per stare vicino a sua madre, che non sta niente bene, non si è mai sentita parte della famiglia, e dopo anni a sopportare, non ce la fa più. I due hanno in serbo una bella sorpresa per i Lennox, per Margaret. Sarà una sorpresa o una ripicca? Una vendetta?
Per un ricatto proposto da John , Margaret decide di passare del tempo da sola con lui, per provare a convincerlo, per farlo ragionare, ma sappiamo bene che non vede l’ora di poter stare da sola con lui, per vedere se quello che li legava c’è ancora, perché piuttosto di niente è meglio quello, quel poco che è disposto a darle.
E così è, lui non la tratta per niente bene, la insulta, la mortifica, ma niente ferma l’attrazione che c’è tra i due, il loro rapporto nascosto, il loro volersi, è più forte di tutte le delusioni possibili.
Non lo fanno a cuor leggero, per niente, John vuole solo ferirla, anche se dal canto suo sa di non poterle stare lontano, la ama, mentre Margaret si accontenta, così vuole credere.
Gli eventi portano i due ad incontrarsi più spesso di quanto vorrebbero, compreso un lutto, che porterà a galla dei segreti, che divaricherà la crepa tra i due o riuscirà ad avvicinarli?
Quello che c’è tra Margaret e John va oltre tutto, loro lo sanno e lo accettano.
In questo romanzo ritroviamo i protagonisti precedenti, sono una famiglia molto unita e ci sono sempre gli uni per gli altri, nel bene e nel male.
Wolf saprà dettare legge anche qua, Al dispensa consigli saggi, Hunter si sente di capire John e Snow e Alice sono vicine alla cugina ma anche a John, loro grande amico.
Un libro che ti lascia a bocca aperta, che non tutti accettano, soprattutto nel finale. Devo dire che è sicuramente scritto benissimo, Estelle è proprio brava, i dialoghi mi hanno tenuta incollata alle pagine, è sicuramente un buon lavoro. 
Avrei tanto voluto avere John a portata di mano, soprattutto quando non si risparmia ad usare certi termini con Margaret, e lei sta li ad incassare. Perché nonostante faccia la snob, la superiore, si capisce che è solo una maschera, solo un modo per tenerlo lontano.
Ci saranno alti e bassi, tanti e tanto bassi, i due si faranno del male a vicenda, prima di scoprire di non poter stare l’uno senza l’altra.
Due personaggi complicati, con la voglia di farsi scoprire.

Grazie per questa lettura.
Un abbraccio
Alice


Buongiorno care amiche lettrici amanti dei romanzi Forbidden, dove i primi amori mai dimenticati ritornano per dare seconde possibilità, nonostante i morsi e le frecciate in puro stile Hate to Love, sappiano incidere e graffiare profondamente due cuori già straziati, con affondi spesso crudeli e vendicativi, alimentando quell’impronta di sempre viva e nostalgica sofferenza che perdurerà fino all’ultimo, trascinando con sé le stesse conseguenze di una malattia incurabile che rosicchia ogni ragione, mai paga o sazia ma ancora vittima di un destino che in serbo, sembra avere altre nuove occasioni per affondare i suoi denti. Il tormento si impossessa dei protagonisti, che troveranno nelle canzoni e nella musica sfogo e condanna, perché è una melodia che racconta di un amore che non trova pace, ma che nel dibattersi e nell’alimentarsi nel ricordo, nella rabbia, nel rimpianto e nel pentimento, attecchisce in profondità, impossessandosi di ogni anfratto e sospiro, mentre si perde nella magia di una fiaba senza tempo che riesce a dare vita ad uno splendido retelling.

Due fratelli si smarriscono nel bosco e scoprono una casetta irresistibile, per la dolcezza e l’incanto delle promesse che racchiude, ma che velocemente perde ogni attrattiva, trasformandosi in un incubo dal quale è impossibile evadere. Quella casa è la dimora di una strega malvagia che servendosi di golosità inebrianti che profumano d’amore e risveglio dei sensi, saprà soggiogarli e irretirli con l’inganno, tirando i fili delle loro vite per poi trovare la giusta fine, pur nella dolcezza del perdono. Ma in tutto questo le emozioni vissute da John e da Margaret così come l’incanto descritto, merito della bravura di Estelle Hunt e del suo modo di raccontare a tratti poetico, faranno da passe-partout, permettendoci di entrare ed uscire dalle varie situazioni, incasellate ad arte, in questa meravigliosa fiaba d’amore che riesce a coinvolgere e a fagocitare a tal punto, che anche ciò che non può essere accettato, viene inevitabilmente amato e anelato, senza sé e senza ma, perché l’amore è amore e quello tra John e Margaret, esula da ogni lucida e razionale sentenza.

Da un certo momento in poi, l’incastro diventa possibile mentre tutto ciò che rimane in sospeso è soltanto il frutto di un condizionamento e di una consuetudine che pur schiantandosi contro una morale, sa mandare in corto circuito ogni indubbia considerazione. Il tormentato John e la spigliata e misteriosa Margaret sapranno farsi amare talmente tanto da spingere a guardare oltre, per schierarsi dalla loro parte, perché è impossibile fare diversamente. Saltate oltre il fosso e lasciatevi andare, assaporando un amore che non viene scalfito dal tempo e dalle tante angherie, rimanendo invece talmente travolgente da sopravvivere alla rabbia e al tormento, per poi lottare contro il destino, alimentandosi di quelle speranze invisibili e credere nell’impossibile. Niente è mai troppo per i Lennox, così come per il Castello di Blackwood e il suo bosco oscuro ed incantato, che ancora una volta osservatore muto e silenzioso, diventa il testimone di una storia d’amore ricca di passione, inquietudini e patimenti dai contrasti sconvolgenti e travolgenti. Ma tutto inizia da qui.

“Ho conosciuto un uomo» gli disse un giorno sua madre. L’uomo era Travis Lennox. Lord Travis Lennox, come amava ripetere la madre, sottolineando la nobiltà di colui che, pochi mesi più tardi, sarebbe diventato suo marito. Con quelle parole Laia Cunningham aveva tracciato una netta linea di demarcazione che avrebbe diviso in due la vita di John. Da quel momento, John misurò il tempo in prima dei Lennox e dopo i Lennox.”

Il romanzo inizia con il ritorno di John al Castello di Blackwood. Sono passati otto anni dall’ultima volta che ha messo piede nelle terre dei Lennox, ma ora anche se controvoglia non può disertare i festeggiamenti organizzati da Rose la giovane moglie di Wolf, per il compleanno del Duca di Highfield, lo zio di Margaret. Maggy è la figlia di Travis Lennox il fratello minore di Bruce, sposatosi in seconde nozze con Laila, la madre sudamericana di John, ed è per questo motivo che lei e John sono un qualcosa di molto simile a dei fratellastri. All’inizio si odiano a causa dei tipici problemi delle famiglie allargate, ma poi tra loro le cose cambiano in positivo, per poi di nuovo precipitare all’improvviso, alimentando il totale disprezzo, il rancore e la rabbia in John che di fronte al repentino cambiamento della ragazza, ha visto il proprio mondo crollare e tutte le sue certezze sgretolarsi dall’oggi al domani. Ma cosa è successo tra loro? Che cosa nasconde Margaret dietro ai suoi sorrisi luminosi e alla sua felicità così sapientemente esibita ovunque? E’ soltanto una odiosa snob, fatta di vuota esteriorità, mancanza di valori oppure nasconde ben altro?  

“Anche se non abiti più a Edzell, puzzi comunque di pesce. Strinse la mandibola, mentre la vecchia rabbia lo raggiungeva a ondate. Aveva cantato alla Royal Albert Hall, infiammato il festival di Glastonbury, si era portato a letto un discreto numero di aristocratiche; eppure non era ancora riuscito a togliersi di dosso il senso di inadeguatezza che quella famiglia gli suscitava sin dal giorno in cui era entrato a farne parte.” 

Ora John Cunningham ha raggiunto il successo e la popolarità come frontman dei Lothian 27, conosciuto perché si esibisce a torso nudo, solo con il kilt e gli anfibi. La band è nota per la sonorità particolare, che ha saputo mescolare il suono folk prodotto dalle cornamuse a uno stile più rock e trasgressivo. I componenti sono gli stessi amici di sempre, con i quali John suonava appena diciottenne nel garage fetido, puzzolente di umido, muffa, sudore e birra. Finalmente dopo anni di gavetta, nei quali la voglia di crederci non si è mai affievolita, dove i sogni erano tanti nonostante le molte porte chiuse in faccia, sono riusciti a prendersi una rivincita sul destino e sono diventati una band che riempie gli stadi e occupa per mesi le vette dalle classifiche internazionali. Il loro primo successo è stato ispirato da Margaret che è diventata, volente o no, la musa ispiratrice di John che riesce a trarre dal rancore che non si sopisce mai, le parole giuste da cantare nelle sue hit. La odia così profondamente che mai potrà dimenticare, perché ciò che è stata capace di fare con tanta leggerezza è anche ciò che gli ha frantumato per sempre il cuore!  

“Ogni strofa parlava di lei, di loro e di un amore che si era trasformato in pericolose sabbie mobili. Erano affondati entrambi: John nel risentimento e nel rancore, lei nel rimpianto e nel dolore.”

Una trama articolata che si dipana rivelando ogni segreto, ma soltanto al momento più opportuno, perché l’intenzione di Estelle Hunt è quella di farci crogiolare e soffrire nel dubbio, esattamente come si tortura John che non riesce a dimenticare il passato, incredulo di fronte a ciò che è diventata la ragazza che un tempo gli ha rubato il cuore. La sua Margaret era tutt’altra cosa rispetto a questa ragazza bellissima dai lunghi capelli biondi, le labbra carnose che si schiudono in un sorriso luminoso, ma così falso da sembrare vero. È diventata una giornalista che scrive articoli per il Stardust Industry, una rivista di moda di successo, ma è pagata anche per essere presente a eventi mondani, merito del profilo Instagram da trecentocinquantamila followers, in continua ascesa. Soprattutto è diventata una donna capace di sorridere a comando, per mascherare le emozioni che non sa mettere a tacere. Frivola, fredda, cinica, calcolatrice e superficiale, sfoggia outfit vintage calcando i red carpet degli eventi mondani più ricercati, in compagnia di uomini sempre diversi, mentre vive con il suo stilista di fiducia, il bel Kereem il fratello di Jasmine, con il quale a detta di tutti, sembra avere una relazione mentre lo aiuta a sfondare nel mondo della moda. Ma chi è veramente Margaret? Con quanti uomini è stata? Difficile scoprirlo perché lei è troppo abile a indossare una maschera che sa colorare il suo mondo di allegria, di sorrisi e apparenza, mentre dentro di sé muore ogni giorno di più, cercando di dimenticare ciò che non potrà mai avere. Un controsenso? Può darsi, ma una cosa è certa: tornando a Blackwood John ha tutta l’intenzione di sfidare i Lennox! Ora è ricco e famoso ed è il cantante più sexy e desiderato. Non è più il tempo di sentirsi inadeguato, inferiore e non all’altezza, perché a detta loro, privo un titolo da esibire. È deciso ad ottenere il suo riscatto e a vendicarsi rovinando la vita di Margaret esattamente come lei con tanta leggerezza, cinque anni prima ha rovinato la sua.  

«Perché non provi a far pace con Margaret?» - «Non ne voglio parlare, non dopo quello che mi ha fatto. E tu più di tutti dovresti capire.»

Siete pronte a cadere nella trappola di John che decide di entrare di nuovo in contatto con quel passato che nessuno ha dimenticato, per vedere il proprio cuore sanguinare ancora, nonostante il sarcasmo, il ghigno strafottente e le parole feroci? L’odio, la rabbia e il rancore sono le altre facce di una stessa medaglia, quella che ha i colori dell’amore, pertanto torturando lei, John finirà inevitabilmente per torturare anche se stesso, mentre noi lettrici boccheggianti, ci scopriremo sempre più coinvolte da questo sentimento così feroce, immenso, indistruttibile ed indissolubile, da farci innamorare sempre di più di loro, di questa coppia sofferta e che si continua a ferire e a fare male, perché entrambi conoscono il significato del dolore, della frustrazione e dei sottili giochi del destino. In questo ultimo capitolo di una serie che è riuscita a conquistarmi ogni volta, tutti i personaggi lasciano un loro contributo, ma compaiono altri soggetti che ancora non abbiamo conosciuto, ma che sapranno avviare dinamiche e situazioni che con il procedere del racconto, imprimeranno sempre di più quegli imput in grado di elaborare abili parallelismi allacciando il romanzo alla favola di Hansel e Gretel fino a condurci all’epilogo, così ricco di sorprese.    

Margaret era l’antidoto alla sua malattia, ma era pure il veleno. Era stata egoista ad accettare quel compromesso: per sfiorare un’ultima volta il paradiso aveva condannato John all’inferno.

Già dalle prime pagine lo stile di scrittura di Estelle Hunt mi ha conquistata per la chiarezza e la pulizia dei concetti che sono espressi in maniera da arrivare dritti nella testa e contemporaneamente nel cuore. La padronanza del linguaggio si impossessa di ogni scena, al punto che i personaggi appaiono mossi da un’emotività talmente vibrante e lucida da arrivare in ogni sua esternazione. Un romanzo che mi ha sorpresa e trascinata dall’inizio alla fine. La trama mi ha avvolta sempre di più in ogni momento, grazie alla pienezza e alla bellezza di ogni scena, così come hanno fatto gli innumerevoli sentimenti contrastanti che solcano la mente, il cuore e i corpi dei protagonisti, attraverso la gestualità e le espressioni, mentre si fronteggiano in una lotta senza esclusione di colpi. Le emozioni contrastanti traboccano e sgorgano senza argini dai loro cuori, così come si impossessano di tutto il loro mondo, mentre si muovono sulla scena, percorrendo orbite immaginarie che tracciano un percorso obbligato, nel quale uno ruota attorno all’altra e viceversa. La verità è che nonostante la lontananza, l’odio, il rancore rimangono comunque due essere toccati dall’amore vero, quello immenso e puro, che sa sfondare ogni possibile ragionevolezza, fino ad oltrepassare il lecito. Lo stile di scrittura è ricco, poeticamente descrittivo, dove le parole sono state scelte con attenzione ed eleganza, anche nei momenti in cui i dialoghi risultano più crudi. Permane comunque sempre, un fondo di bellezza e sensibilità anche dove il dolore è forte e l’odio prende il sopravvento, tra le piaghe di un amore tradito e tra le lacrime di una sofferenza per ciò che è stato e non potrà più essere. Estelle Hunt ha saputo infondere ad ogni parte quella sfumatura che sa generare empatia, pertanto il lettore arriva quasi senza fiato, incapace di percorrere le pagine con lentezza, perchè desidera sapere tutto, mentre si disseta con gli occhi e vive ogni singhiozzo, pianto, gemito che rompe il respiro o lo trattiene, per la brutalità dell’astio, anche se in ogni parte se ne scorge la bellezza. L’effetto è di complicità assoluta, di fronte alla magia di un racconto che fa crollare ogni muro al cospetto della potenza di questi due personaggi, così forti e caratterizzati meravigliosamente in tutte le loro sfaccettature. Ho amato ogni parte di Bad Sugar e mi sono goduta ogni personaggio che ha preso parte al racconto e che si è accomiatato dal lettore, raccontandosi ancora una volta attraverso le caratteristiche per le quali si è fatto amare, quelle di ogni singolo membro di questa meravigliosa famiglia Lennox, che sarà difficile dimenticare. Il finale è da favola, ogni tassello va al posto giusto nonostante Wolf faccia da disturbatore e le guance tremule del povero maggiordomo Burns siano l’unica parte in grado di rivelare un accenno di smarrimento di fronte all’inevitabile, anche se nulla oramai riesce sorprenderlo, perché ha già assistito a tutto! (risata)  

Saluto con due estratti presi dai ringraziamenti di Estelle Hunt che faccio un po' miei. Questa parte finale mi ha commossa fino alle lacrime, mentre la malinconia si è impadronita di me. Purtroppo lo ammetto, non sono pronta a lasciar andare i Lennox! Alla mia prossima recensione e soffiatevi il naso anche voi (lacrimuccia)

“La fine di qualcosa porta spesso con sé la malinconia dell’addio. È quello che mi è accaduto quando ho terminato Bad Sugar e ho realizzato di aver chiuso un cerchio, di essermi lasciata alle spalle un percorso che non ho attraversato in solitaria, ma in compagnia di donne straordinarie.”

"Basterà sfogliare le pagine di un libro per ritrovarsi nel sontuoso castello di Blackwood dove echeggiano gli ordini di Wolf, l’arpa di Snow, i bracciali di Jasmine, i passi cadenzati di Hunter, la risata di Ashley, il fruscio del carboncino sul foglio di Alice, le note di una ballata di John e i battibecchi tra nonna Mureol e il povero Rufus." 

Cristina Pisano

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