Titolo: Agenzia Matrimoniale
Autore: Harry Persons Taber & Carolyn Wells
Editore: Elliot Edizioni
Trama
Miss Esther è un’agiata signora di mezza età che trascorre le giornate nella biblioteca di famiglia. È lì che il suo animo romantico trae alimento, ed è grazie alle pagine dei tanti romanzi che ha stilato l’identikit dell’uomo giusto, il quale non può che essere all’altezza del Romeo di Shakespeare o di un cavaliere della Tavola Rotonda. In attesa di incontrarlo, non si è ancora sposata. L’unico altro svago le è offerto dalla compagnia di tre ragazze, Lillian, Helen e Jean, che frequentano regolarmente la sua casa. Quando la fidata domestica Tekla trova marito rispondendo a un annuncio sul giornale, Miss Esther decide di rivedere i suoi standard e di mettere in piedi una sorta di “agenzia matrimoniale” casalinga, per trovare marito a ognuna delle sue tre giovani amiche, provocando una reazione a catena di eventi bizzarri… Carolyn Wells, tra le autrici più eclettiche della sua epoca, firma con Harry Persons Taber una divertente storia di peripezie amorose, intrighi e sotterfugi, imbevuta di citazioni e rimandi alla letteratura sentimentale.
RECENSIONE
La sinossi mi sembra riduttiva per questa frizzante e divertente commedia dal sapore tutto americano ma dal respiro tutto inglese! E non solo per le citazioni shakespeariane a inizio capitolo.
Miss Esther, che si è nutrita dei romanzi collezionati nella biblioteca di famiglia, sembra uscita a sua volta da un libro per dare vita a una movimentata e improvvisata agenzia matrimoniale che è tutta nella sua testa, nell’intento di ricercare per le sue amiche il lieto fine che lei non ha potuto avere. Diversamente dalla Emma di Jane Austen i piani di Miss Esther dimostrano una maggiore concretezza ma scatenano analoga ironia.
Lei è la vera e indiscussa signora di Whitfield tanto quanto Emma lo è di Highbury e la cerimonia del tè pomeridiano sembra stabilire un ideale collegamento tra le due, anche se appartengono a epoche diverse.
Il tè del pomeriggio era una cerimonia alquanto insolita a Whitfield, tranne in occasioni speciali. Era solo in casa Adams che il tè veniva servito ogni pomeriggio alle cinque in punto, con o senza ospiti; una consuetudine molto gradita a Miss Esther, affascinata da questa peculiarità presente in tutti i romanzi inglesi che aveva letto.
Miss Esther sulla carta rientra nel cliché di una agiata signora di mezza età ma grazie agli autori diventa una romantica, brillante, gentildonna, generosa e disinteressata, che non si perde d’animo e piena di inventiva di cui è impossibile non diventare amiche; soprattutto se offre dei tè del pomeriggio così invitanti.
Romina