Passa ai contenuti principali

Recensione: Rabarbaro per cena di Federica Galetto (Flower-ed)

Titolo: Rabarbaro per cena
Autore: Federica Galetto
Edizioni: Flower-ed
Collana Nightfall

Sinossi

Quando lascia la Cornovaglia per trasferirsi nel nord dell’Inghilterra, Ute Schaffeln ha ben pochi mezzi: una valigia e due bauli pieni di libri, disegni e attrezzi da cucina. Possiede, però, un dono speciale, quello di riuscire a lenire le sofferenze della vita grazie alle sue deliziose ricette. Decide allora di servirsi di questo dono e di trasformare un vecchio cottage, lasciatole in eredità dalla nonna materna, in una piccola pensione immersa nel verde. Qui conoscerà Aidan, un ospite giunto da Londra in preda a una profonda crisi d’identità e capitato in quei luoghi per caso. Mentre tentano di tirare i fili della loro nuova esistenza, il passato di entrambi è pronto a tornare, perché ciò che nelle loro vite è ancora incompiuto non può restare in sospeso. Tra profumi avvolgenti e ricette gourmet, Ute e Aidan saranno così testimoni dell’ineluttabilità del fato e di quella potente forza che si chiama Amore.


La collana

Nightfall, un nuova collana di flower-ed che ospiterà opere di narrativa italiana, in una veste grafica raffinata e tradizionale. Il suo nome descrive la fase che segue il tramonto, quando cala la sera, cessano i rumori del giorno e l’aria lentamente cambia colore divenendo più scura. È il momento dolce dell’imbrunire, in cui si guarda alle infinite possibilità del futuro, in equilibrio tra il mondo materiale e quello etereo. Così, mentre il sole scompare oltre la linea dell’orizzonte e iniziano a brillare le stelle, le nostre pagine d’oro si aprono fra le mani delle lettrici e dei lettori come scrigni di originalità e ricercatezza: un richiamo profondo e appassionato verso quelle storie che incoraggiano ad assaporare la mutevolezza della vita e a scoprire qualcosa di più di se stessi e della propria interiorità


RECENSIONE

Una lettura rilassante e terapeutica perché si nutre e sazia del potere benefico della poesia. Ogni pagina, infatti, di questa storia è regalata al lettore con una speciale cura del particolare, della descrizione dettagliata, del singolo profumo e della specifica sensazione che accompagna o dell’emozione che trasmette.

L’atmosfera che Federica Galetto riesce a creare con la scelta certosina delle parole equivale a immortalare ogni scena come in un quadro, un’istantanea fugace di una rivelazione o verità che la vita presenta.

La storia di Ute, Aidan, Alexander e Kendra è legata da un comune passato di dolore a cui ognuno di loro cerca di sfuggire e reagire. Ciascuno dei protagonisti prende la parola per narrare la propria vicenda sotto la spinta dell’urgenza espressiva di una sofferenza troppo a lungo covata. A unirli, adulti così diversi tra loro, il potere taumaturgico del cibo, per le sue proprietà insite e la sua valenza simbolica di accudimento e nutrimento dell’anima. Del resto il titolo stesso è sommamente esplicativo ed evocativo a riguardo.

Perché non c’è nessuna ferita procurata dall’amore che l’amore stesso non possa curare, recita una delle citazioni che aprono i capitoli a un’esperienza multisensoriale, che rapisce il gusto con una appetitosa ricetta o inebria l’animo con una soave melodia.

Un romanzo, più che sulla speranza, sull’amore e sui diversi modi di amare.

Romina 


L’autrice


Federica Galetto è nata a Torino e vive in Piemonte in un piccolo villaggio del Monferrato. Ha scritto diversi libri di poesia e racconti. Con flower-ed ha pubblicato i romanzi Anouk (2017) e Rabarbaro per cena (2024).

Ci ha lasciato le sue impressioni sulla relazione tra cibo e poesia:

Sono un'appassionata di cucina e amo cucinare. Gli ingredienti scelti per le ricette sono frutto di ricerche personali svolte negli anni e di esperienza. Partendo dal semplice concetto che ogni cibo abbia una propria funzione taumaturgica, nel libro ho scelto alcuni cibi e ricette perché ho personalmente adoperato e apprezzato alcuni ingredienti/sapori nella mia propria cucina e durante i miei viaggi. In realtà la finzione letteraria si mischia qui alla tradizione gastronomica: francese, tedesca e anglosassone nello specifico. In ogni Ricetta vi sono un Paese e una cultura/tradizioni diversi.

La Poesia è certamente il "sale" che dà vita alle ricette, così come lo sono la Natura e il paesaggio., tutte componenti queste che contraddistinguono la mia scrittura. C'è senz'altro una strettissima connessione fra cibo e Poesia, che si esplica nell'esperienza trasformativa degli ingredienti e si riallaccia contemporaneamente anche alla simbologia della Morte nei Tarocchi : una Morte alchemica di trasformazione e passaggio da uno stato ad un altro. La Poesia unisce Cielo e Terra, il Divino al mondo degli uomini e ne diventa filo prezioso.

Post popolari in questo blog

FRI 2024: il racconto di Katia

Sabato 16 marzo 2024  Festival Romance Italiano al forum d’Assago. Questo è il mio secondo FRI e non sarà l’ultimo! Il primo anno ero come una bambina che entra da Toys la prima volta... in piena meraviglia, spaesata e molto confusa, non conoscevo nessuno… o per meglio dire non avevo ancora imparato a memorizzare i nomi delle autrici, mi rimaneva impressa solo la storia letta ed un amica mi ha fatto da Cicerone. Quest’anno ero preparatissima con una piantina e un piano d’azione grazie a due mie amiche sono riuscita a portare a termine. Il piano era andare a trovare le autrici che avevano partecipato al progetto “prendi, leggi e porta via” di Agito , associazione di cui faccio parte e progetto di cui sono la referente, andare da chi mi aveva detto di passare a prendere i libri, e passare da chi avevo letto almeno un libro, poi se avanza tempo e forze mi sarei andata da tutte le altre… Devo dire che l’impresa è stata titanica per ogni autrice avevo una lettera di ringraziamento, perch

Recensione: Baracca e burattini di Paola Mini

Titolo: Baracca e burattini Autrice: Paola Mini Editore: Self Publishing  Genere: Narrativa umoristica N. pagine: 227 serie/collana: No Trama È una domenica mattina quando, spinto dall’insistente Cesarina, che da sempre desidera una casa in Corsica, Giovanni prende una decisione che sconvolgerà la rassicurante routine del loro matrimonio. Da quel momento in poi cominciano le preoccupazioni e il dubbio di aver fatto una promessa azzardata non lo lascerà più. Al contrario Cesarina, incapace di pensare ad altro che non sia la prospettiva di una casa al mare, ne parlerà continuamente suscitando anche l’invidia delle colleghe del supermercato dove lavora. Farà bene Giovanni ad accontentarla? Tenerezza e umorismo si alternano in questo romanzo dalla narrazione scorrevole dove i protagonisti, dal carattere diametralmente opposto, invitano a parteggiare alternativamente per l’uno e per l’alt

Recensione: England’s Rose di Estelle Hunt

Titolo: England’s Rose Autore: Estelle Hunt  Edizione: Self Publishing Genere: Age Gap, Retelling de “La bella e la bestia” Trope: First Love, Forced Proximity, Emotional Scars Pagine: 423 Doppio Pov Autoconclusivo Trama La paura a volte è uno specchio che distorce la realtà Isabel Lloyd è una delle ereditiere più facoltose del Regno Unito. Cresciuta lontano dai genitori, troppo occupati con i doveri imposti dal loro ruolo sociale per concederle le attenzioni di cui ha un disperato bisogno, non ha mai conosciuto la tenerezza e trova conforto soltanto nei libri e negli amati cavalli. La sua vita cambia all’improvviso quando, rimasta orfana, sarà costretta a vivere, fino al compimento della maggiore età, presso colui che la famiglia ha designato come suo tutore: Adam Ashdown, Conte di Warleigh. Adam non è solo un uomo misterioso e scostante, ma si mormora che abbia ucciso la moglie. Dalla morte di lei, vive recluso in un’oscura magione, reso folle dal dolore. Il giorno in cui