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Recensione: Il senatore - Raphael di Erika Vanzin

Titolo: Il senatore - Raphael 
Autrice: Erika Vanzin
Serie: Los Angeles Billionaires vol. 2
Data di pubblicazione: 5/07/23
Pagine: 339

 
Trama

È l’astro nascente della politica statunitense, un futuro senatore. Qualcuno dice che diventerà presidente. È sotto il costante scrutinio pubblico. È l’unico uomo che può rivelare al mondo il suo segreto.
Raphael non ha alcun dubbio sul suo futuro. Ha lavorato tutta la vita per raggiungere il suo obiettivo: diventare l’uomo più potente del mondo, il presidente degli Stati Uniti. Diventare senatore è solo il primo passo del suo viaggio. Non si fa turbare da nulla, ma una cosa lo mette a disagio: la pressione di trovare una moglie e mettere su famiglia.
È riuscito a tenere a bada il gossip sulla sua vita privata per anni, usando il suo fascino per evitare quella conversazione. Ma a trentacinque anni i suoi elettori vogliono qualcuno che faccia della stabilità di un matrimonio la sua priorità.
Silver brama una vita segreta. Come barista in un club di alto profilo, osserva il viavai di uomini ricchi e potenti e finge che non siano mai stati lì dentro. È il lavoro perfetto per chi desidera una vita discreta lontano ai riflettori.
Silver presta attenzione a ogni sua mossa, ma le basta un solo errore, un bacio innocente, per finire sotto gli occhi di un’intera nazione.
Raphael ha bisogno di Silver per tenere viva la sua corsa alla presidenza degli Stati Uniti. Silver deve stare lontana da Raphael se vuole nascondere la sua identità.

Il Senatore è una storia piccante con un finto matrimonio, un politico che incanta tutti con il suo carisma e una barista che vuole stare lontana dalla vita pubblica. È una storia d’amore che rischia di finire sotto i riflettori, portando alla luce un segreto che potrebbe rovinare il lieto fine di Raphael e Silver.


RECENSIONE

Tra i tavolini dell’Hunting club di Los Angeles, il club di caccia dove i soci tutto fanno tranne che cacciare animali, si aggirano due persone che più diverse di così non potrebbe essere. Una delle peculiarità del Club è mantenere la privacy e la riservatezza dei propri soci e di conseguenza anche dei dipendenti. 

Si potrebbero declinare le famose regole di un altro club anche per l’Hunting:

“Prima regola dell’Hunting Club: non si parla dell’Hunting Club.”

Un ambiente così chiuso è l’ideale per chi non vuole farsi vedere né vuole ricevere domande scomode sul proprio passato. Se hai qualcosa da nascondere, il posto migliore è dove le indiscrezioni non devono mai trapelare. Questo probabilmente ha pensato Silver quando ha accettato il lavoro da barista vestita solo di costosa biancheria intima. Lei da otto anni ha deciso di vivere mantenendo un basso profilo, niente social, nessun fidanzato, nessuna amica, tranne la coinquilina e collega Lola. Ed è così che proseguono le sue giornate, senza mai recriminare sul passato, sempre convinta di aver agito in modo corretto, ma altrettanto sicura che il futuro la vedrà magari in un’altra città, ma pur sempre sola in un volontario esilio. 

Anche un politico in corsa per la poltrona da senatore degli Stati Uniti trova all’Hunting club la giusta penombra per potersi rilassare con la certezza che qualsiasi sua parola o comportamento non possano essere riportati dai media. È in questo limbo che Raphael si sente protetto e può abbassare la maschera di perfezione che tiene sempre ancorata. 

La storia non si svolge all’Hunting, ma ha inizio vicino, quando un cavaliere dalla lucente armatura crede di aver davanti una donzella in difficoltà. Silver non ha bisogno di essere protetta, o forse sì, ma non vuole ammetterlo. Raphael sente il bisogno di aiutare chi vede in pericolo e in difficoltà non perché può fargli guadagnare punti nella corsa a senatore, ma perché il suo ideale di giustizia vorrebbe un mondo senza violenza. 

“Non posso salvare ogni donna su questa terra, almeno non una alla volta. Devo concentrarmi sulla vittoria delle elezioni e sul salvare le donne una legge alla volta. Questo è il mio piano, il mio grande progetto. Creare un mondo più sicuro per le donne.”

Silver e Raphael sono diversi, ma hanno un punto di unione molto forte: sperare in un domani migliore per tutti, con la certezza di non poterne godere. Entrambi si sentono schiavi del passato, di decisioni prese e di eventi tragici che sono capitati senza previsione. Senza accorgersene, giorno dopo giorno, trovano sempre più affinità tra i loro caratteri e le loro inclinazioni, capiscono come i confini di uno possano fondersi in quello dell’altro. 

È impossibile scegliere il preferito perché entrambi sono personaggi positivi, propositivi, attivi e mai succubi degli eventi o di chi gravita attorno a loro. La crescita emotiva è parallela e trainante: senza prendersi per mano compiono il medesimo percorso, affrontando le stesse emozioni e trovandosi a desiderare lo stesso futuro. 

“Tu sei la forza di cui non sapevo di aver bisogno e la gioia che non sapevo mi mancasse.”

Ho avuto qualche lacrimuccia e luccicone negli occhi durante la lettura per le emozioni che hanno saputo trasmettermi Silver e Raphael, ma la forza che usciva dalle loro parole e dai loro pensieri era sempre presente e stimolante per arrivare al finale e scoprire se fosse lieto. 

Ogni bella trama può rimanere tale, oppure diventare un meraviglioso libro solo grazie alla penna dell’autrice. Anche questa volta la Vanzin vince la sfida regalandoci una storia nuova e originale. Ha saputo proiettarci direttamente nella campagna elettorale senza tralasciare i retroscena, ci ha fatto ridere per i tanti lati esagerati che ha l’organizzazione di un matrimonio VIP e ci ha fatto pensare a tutte le ragazze che devono affrontare una vita non scelta.

Ogni suo libro ci parla di tematiche difficili che toccano il mondo femminile in particolare, di violenza, soprusi e coraggio di ribellarsi. Erika non giustifica mai i violenti, non esiste perdono per chi maltratta una donna, l’amore nei suoi libri è sempre presente come salvezza, mai mescolato alla violenza. Gli uomini protagonisti dei libri della Vanzin rispettano le loro compagne, le amano, stimano, supportano e parlano con loro, si lasciano aiutare, consigliare e amare in modo completo, sincero e corrisposto. 

Questo è l’amore, un sentimento che ammette compromessi costruttivi e non scusanti per comportamenti biechi, la consensualità, una mano che stringe l’altra per costruire insieme un futuro, questo è ciò che Erika racconta e io non posso che innamorarmi ancora di più dei suoi libri e dei suoi personaggi per il messaggio positivo che ogni volta ci lasciano.

Buona lettura!
Annalisa

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