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Recensione: Il nostro declino di Kennedy Fox

Titolo: Il nostro declino
Autore: Kennedy Fox
Serie: Amore in Isolamento vol. 5
Editore: Self publishing
Genere: Romance Contemporary
Trope: Age Gap, Hate to Love, Forced Proximity
Pagine: 252
Data pubblicazione: 1 maggio 2023
Autoconclusivo


Trama

Che fai quando ti trasferisci dall’altra parte del Paese per il lavoro dei tuoi sogni e ti ritrovi a dover condividere lo stesso letto con un uomo più grande che ti chiede di fingerti la sua ragazza? Speri di non innamorarti di lui prima di dovergli dire addio.
Il nostro declino è un romanzo a sé stante che parla di differenza di età, di una relazione finta tra una persona solare e una cupa, costrette a vivere sotto lo stesso tetto.

Serie Amore in Isolamento:
- La nostra storia (2 gennaio)
- Il nostro apice (6 febbraio)
- La nostra fine (6 marzo)
- Il nostro cuore (3 aprile)
- Il nostro declino (1 maggio)
- La nostra gioia (5 giugno)


RECENSIONE

Care amiche lettrici, ben arrivate anche questa volta, per parlare dell’ultimo romanzo pubblicato dalle due effervescenti Kennedy Fox! Se siete appassionate delle scoppiettanti commedie romantiche dove i protagonisti tra una battuta sferzante e quella successiva, faticano a tenere a bada un incendio che cova sotto le apparenze, vi trovate nel posto giusto! Oggi vi parlo del quinto volume della serie “Amore in Isolamento” intitolato “Il Nostro Declino” che, a differenza delle precedenti pubblicazioni, racconta una storia dove Oakley e Finn non sono isolati, ma vivono tutti gli eventi che li vedono protagonisti, ben inseriti all’interno di un’allegra comunità del Vermont, in stretto contatto con la natura e con i numerosi famigliari di Finn, che si dimostrando sempre più soddisfatti e contenti di fronte al sentimento appena sbocciato tra i due, talmente improvviso, da incuriosire tutti e lasciare a bocca aperta. Ma sarà veramente così? Sono autenticamente tutti felici, o tra di loro c’è qualcuno che invece non lo è? Meglio partire per gradi, perché la trama che si avvolge attorno ai due protagonisti così ben assortiti tra loro, è talmente frizzante, divertente e romantica, così ricca di brio e di battute sagaci al punto che, mentre Oakley e Finn si stuzzicano a vicenda, soprannominandosi l’un l’altro con numerosi nomignoli veramente molto spassosi, saprà rubarvi il cuore e regalarvi intensi momenti di passione e altrettanti di sana allegria.   

Se ricordate, nello scorso volume dedicato ad Easton e Tatum, la coppia che è stata costretta a vivere un periodo di isolamento nella villetta sull’oceano in Florida, occasione che ha acceso la miccia e ha fatto scoppiare la loro appassionante storia d’amore, tante volte Tatum si è intrattenuta al cellulare con la spumeggiante e spigliata sorella Oakley, una pittrice freelance volata dalla California al Vermont, per un’importante occasione di lavoro. Le è stato commissionato un quadro che dovrà essere esposto durante i festeggiamenti per il centenario della Fattoria Bennett, evento che si svolgerà una decina di giorni dopo il suo arrivo. Nulla di complicato, se non fosse per chi è stato incaricato di accompagnarla in un tour dell’azienda agricola, con lo scopo di farle conoscere tutte le attività dei Bennett e permetterle di trarre ispirarazione dai luoghi e dalle tante attività di famiglia. La persona in questione è Finn, il nipote dei proprietari, un uomo così burbero, scostante ed antipatico tanto da non degnarla della minima attenzione e gentilezza, anche se è talmente bello ed irresistibile da essere paragonato da Oakley ad un "gelato in un afoso giorno d’estate.”

Dal primo momento in cui Finn, davanti all’uscita dell’aeroporto, è sceso dal suo pick-up e anziché salutarla e presentarsi, si è rivolto a lei soltanto con un secco “Oakley Benson?", la ragazza ha capito di essere per lui, l’equivalente di una spina nel fianco e di una immensa seccatura. Nonostante questa ingiustificata e sgradevole constatazione e il nervosismo che ne è conseguito, Oakley non ha potuto fare a meno di pensare che la voce burbera e profonda dello sconosciuto, la stava avvolgendo esattamente come “una cioccolata calda, morbida e vellutata”, tanto inebriante quanto lo è stato l’impatto fisico. Sì perché quest’uomo così alto, muscoloso ed atletico, dal corpo slanciato e dalla pelle abbronzata, infilato dentro ad un paio di jeans, ad una camicia di flanella a quadri, senza dimenticare i massicci scarponi ai piedi, ha il suo perché. Nulla di elegante è vero, ma l’effetto è stato talmente virile, da lasciarla boccheggiante, anche se sono stati gli occhi di un caldo marrone scuro, la mascella squadrata ombreggiata da una barba di pochi giorni, ad attirare maggiormente la sua attenzione, così come la lingua che è scivolata sul labbro inferiore carnoso, in un gesto talmente sexy da costringerla a spostare velocemente lo sguardo, per non soffermarsi su un attimo di troppo. In ogni caso anche Finn, nonostante lo scontroso distacco, non ha saputo impedire ai suoi occhi accigliati di scivolare su Oakley, per farle una veloce radiografia e prendere le esatte misure di ogni curva del suo corpo.

Nulla da eccepire! A questo punto posso soltanto non sottolineare l’ovvio! Ebbene sì, care lettrici amanti dei romanzi d’amore, entrambi si sono piaciuti al primo sguardo, al punto che il loro primo incontro è stato suggellato da occhiate furtive ma talmente bollenti, da sfidarsi e da battagliare tra di loro, mentre suggellavano inconsapevolmente mille promesse di amplessi roventi. Ora non rimane altro da fare se non aspettare il momento in cui l’inevitabile attrazione esploda, provocando quei fuochi d’artificio che tanto ci piacciono! Tempo al tempo, perché bisogna attendere che Finn si decida a lasciarsi andare. Che si convinca che è ora di smetterla di alzare barriere e piantare ostinatamente tanti paletti attorno a sé, nel tentativo di proteggersi e di tenere alla larga Oakley, una ragazza troppo giovane, con obiettivi e una vita molto diversa da quella che conduce e desidera lui, in quello sperduto paesino del Vermont, tra meleti profumati, prati verdi fioriti, trattori scoppiettanti e laghetti di acque lucenti, che sanno trasformarsi in specchi di desideri, mentre riflettono il turchese di un cielo limpido, che fa da tetto e cornice a tutto il mondo di Finn, dove la sua terra, la sua famiglia, le sue origini e le sue tradizioni sono il suo tutto. Ognuna di queste cose rappresentano per Finn i punti cardinali che tracciano le coordinate della sua vita e la sua posizione nel mondo. Sono i tasselli sui quali poggia la sua intera esistenza e sono la sua essenza più autentica, i lati irrinunciabili del suo essere profondo. Sono il riflesso del suo universo interiore, le sue radici e il suo futuro. Sono aspetti talmente radicati in profondità, da esserlo più di tutto il resto, anche di un amore vero, anche di un’attrazione viscerale, anche di un incontro tra due anime destinate a rincorrersi e a non appartenersi mai veramente.  

Tutto questo è terribilmente ingiusto, ma è la verità. Purtroppo né Finn e neppure Oakley desiderano rinunciare ai loro progetti di vita, poiché a quanto sembra, non esistere la volontà di crederci veramente. Troppi sono i sogni accarezzati a lungo e tanti sono i progetti che vedono una carriera, così come una tradizione di famiglia e una eredità di valori e di obiettivi messi sempre al primo posto. Per Oakley e Finn, sembra difficile anche soltanto vivere un’avventura senza complicazioni, quella che può durare solo pochi giorni, soprattutto per chi è stato scottato in un passato recente, da una relazione andata male e che gli ha spaccato letteralmente il cuore. La delusione è stata talmente grande al punto da non avere più il coraggio di buttarsi, neanche tra le braccia di una donna che desidera, per avere un incontro di corpi, per poter mettere a tacere un bisogno fisico e quell’attrazione che gli toglie il sonno, gli ruba i pensieri e riesce a divorarlo ogni giorno di più.

Ma la verità qual è? È soltanto perché Finn non sopporta e non si fida abbastanza di Oakley, oppure è perché il suo cuore maledetto, si imbizzarrisce ogni volta che lei gli è vicino? Sta sopravvalutando ogni cosa, oppure è reale quella sensazione che sente e che gli suggerisce di non avvicinarsi troppo a Oakley, perché per lui significherebbe non soltanto mettere in gioco il proprio corpo, ma troppo pericolosamente e soprattutto il proprio cuore? Cosa sceglierà di fare Finn? E Oakley sarà così gentile, educata, rispettosa e paziente, da evitare di stuzzicarlo? Purtroppo no! O meglio… Per fortuna no! Un divano galeotto, eccessivamente scomodo decide per tutti e due, mentre la sorella maggiore Tatum, si trasforma in una maliziosa consigliera al punto da convincere Oakley a fare una mossa molto azzardata, anche se il cognato Easton non è assolutamente d’accordo! Chi avrà ragione? Cosa succederà a questo punto?

Tutto si trasforma improvvisamente, mentre i due continuano a dedicarsi all’esplorazione delle vaste proprietà a gestione famigliare, che si estendono per diverse miglia, tra i meleti, la locanda con camere per i turisti, la pasticceria il grande capannone nel quale vengono lavorati i prodotti di loro produzione e la distilleria di sidro. Oakley a poco a poco si ritrova a dover fare i conti con un modo che le piace sempre di più, fatto di sapori semplici, buoni sentimenti e di una natura così preponderante da regalare scenari mozzafiato mentre avvolge tra le sue spire colorate, inebriando con i suoi mille sapori e i suoi illimitati profumi, soprattutto chi ha scelto di vivere di pittura, di arte e di sensazioni. In tutto questo una ex asfissiante costringerà Finn a dire una bugia, nel tentativo di salvarsi dalle sue attenzioni non gradite. È un escamotage infelice che però darà il via a situazioni assolutamente molto imbarazzanti per Finn, ma al contrario molto appetibili per Oakley che, così astuta, sicura di sé, intelligente e seduttiva, troverà il modo di stuzzicarlo tra un bisticcio, una battuta al vetriolo e una sfida ad armi impari, che li vedrà entrambi impegnati a dare il meglio di se stessi, in un corpo a corpo dove non esistono vinti e neppure vincitori, ma dove sono semplicemente un uomo e una donna impegnati in un conflitto non mortale, anche se di “piccola morte” ogni volta si tratta. Oakley gioca con Finn come il gatto fa con il topo, del tutto in linea con uno dei tanti soprannomi che si rivolgono a vicenda, “Topolino di campagna” e “Topolino di città”, ma ve ne sono diversi, sempre molto divertenti e curiosi.

Per conoscere tutti i nomignoli con i quali si identificano e tanto altro, vi esorto a leggere questo romanzo veramente molto molto molto divertente e tanto avvincente, così appassionante e stuzzicante, da spingermi ad affermare che si tratta di uno dei migliori della serie, anche se in verità mi sono piaciuti tutti, anche se in maniera diversa. Una cosa comunque è certa, ogni volume si rivela molto scoppiettante, frizzante ed effervescente, esattamente come la penna delle Kennedy Fox, sempre così divertente, scorrevole, dinamica e coinvolgente. Sono storie che regalano il sorriso, mentre appagano il lato romantico ed infiammano quello Spicy. Devo comunque ammettere che in quest’ultimo, la descrizione e la bellezza dei luoghi, la magia delle varie situazione, le trovate divertenti e di contro, quel pizzico di inevitabile tristezza, hanno reso questa lettura ancora più piacevole e coinvolgente rispetto a tutte le altre. Però non credetemi troppo, perché sull’onda dell’entusiasmo lo dico ogni volta!(emoji risatona)  

Per contraddirmi o darmi ragione, vi sfido a leggere “Il Nostro Declino” e nel farlo vi consiglio di tenere d’occhio il migliore amico di Finn, il simpatico e gioviale Levi e la sua improbabile coinquilina di nome Fallon che conosceremo soltanto nel prossimo volume, quello che conclude la serie e intitolato “La Nostra Gioia”. Vi saluto e vi do appuntamento alla prossima recensione, sicura di raccontarvi ancora una volta la storia di un amore tanto improbabile quanto stimolante, tra due personaggi decisamente agli antipodi: così disponibile, allegro ed accogliente Levi, quanto dispotica, antipatica e bisbetica Fallon! Alla prossima!

Cristina Pisano

Ringraziamo le autrici per la copia ARC

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