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Recensione: Book Lovers – Un amore tra i libri di Emma Henry (Harper Collins)

Titolo: Book Lovers – Un amore tra i libri
Autore: Emma Henry
Editore: Harper Collins
Traduzione di  Isabella Polli
Lunghezza: 398 pagine 


Trama 

Un’estate. Due rivali.
Un colpo di scena… da romanzo.


La sua vita è tra i libri, ma Nora Stephens non è la classica eroina da romanzo, anzi. Non è impavida, non è la ragazza dei sogni e nemmeno quella della porta accanto. A dirla tutta, Nora è un’eroina solo per gli autori, perché è l’agente letteraria più spregiudicata di New York e grazie al cinismo che la contraddistingue riesce sempre a spuntare contratti milionari per i suoi clienti.

L’unica persona con cui non riesce a essere spietata è la sorella. Ecco perché, quando Libby la implora di andare a trovarla nel paesino del North Carolina in cui si è trasferita, Nora non riesce a dirle di no. E chissà, magari una piccola vacanza potrebbe farle bene. Ma invece dei picnic nei prati e dei battibecchi romantici con affascinanti dottori di campagna o baristi muscolosi che sognava, Nora si scontra con un’amara realtà. L’unico uomo in cui non fa altro che imbattersi è Charlie Lastra, un editor di New York tenebroso e molto snob. Potrebbe anche essere una simpatica coincidenza, se non fosse che si sono già incontrati molte volte per lavoro… e non è mai stato piacevole. Al contrario, i due si odiano…

Emily Henry è la regina indiscussa della commedia romantica internazionale. Pubblicata in quasi quaranta paesi nel mondo, domina tutte le classifiche ed è adorata dai librai e dai lettori, che la amano per le sue storie sempre originali e dai dialoghi arguti e brillanti.

“Una delle mie autrici preferite.” - Colleen Hoover

“Seguirei Emily Henry ovunque mi volesse portare. Una cittadina? Una libreria da salvare? Un’agenzia letteraria? Eccomi, arrivo. ” - Emma Straub

“Book Lovers sovverte tutti i cliché delle storie romantiche e ci regala una commedia deliziosa sull’amore, la famiglia e l’indipendenza.” - NPR

“Emily Henry è la migliore nei dialoghi brillanti.” - Associated Press

“Qualsiasi cosa Emily Henry decida di scrivere, riesce a sconvolgere le sue trame nei modi più divertenti e inaspettati.” - Entertainment Weekly


RECENSIONE

Una commedia romantica, stile Netflix, circondata dai libri ed ambientata nel mondo dell’Editoria.

Anche se non è possibile apprezzare i riferimenti più specifici, i rimandi a Jane Austen e alle Bronte riescono abbastanza a farmi sentire in zona comfort.

Ecco un’altra “verità universale” con cui Jane Austen avrebbe potuto iniziare Orgoglio e pregiudizio: quando cerchi di obbligarti a non pensare a una cosa, non riuscirai a pensare ad altro.

Lei, Nora, è un’eroina sui generis, molto particolare, non propriamente simpatica, non per niente soprannominata lo squalo, il tutto confermato indirettamente dall’aver ispirato un romanzo intitolato “Gelida”.

Lui, Charlie, di poche parole ma di molto fascino, rientra perfettamente nel canone del bel tenebroso.

Non è l’archetipo di Mister Darcy. Non è l’accademico presuntuoso e sgradevole che ho conosciuto nel corso di un pranzo molto spiacevole. È un uomo che cerca sempre l’onestà assoluta, il realista che non sempre si rende conto che non sta vedendo la realtà. È Charlie che vuole comprendere il mondo ma ha imparato a non fidarsene.

Occupandosi entrambi di libri, lavorando nel mondo dell’editoria, lei come agente, lui come editor, la loro intesa deve essere per forza cerebrale e lo scambio di battute sfocia ogni volta in un duello verbale di ironia tagliente in cui lei tiene testa a lui e a poco a poco lo conquista senza accorgersi di venire a sua volta, e suo malgrado, conquistata. Nora è un osso duro, non solo perché sin da piccola ha dovuto imparare a responsabilizzarsi e a tenere sotto controllo ogni più piccola emozione, ma anche perché è programmata per andare avanti con fermezza e determinazione. Quella corazza di donna in carriera e alla moda, multitasking e super organizzata, è presto scalfita dai colpi profondi affondati dal suo collega di lavoro imperturbabile e diretto che con studiata noncuranza è deciso a portarla nel suo mondo.

La vacanza che sua sorella Libby ha ideato per loro due nella località di Sunshine Falls, il cui nome è tutto un programma, sarà decisiva per aprire gli occhi a Nora sulla realtà e i suoi stessi sogni, troppo a lungo ignorati.

“Perché Sunshine Falls?”. Lei si ferma a pensare. Poi risponde: “Forse perché mi sembrava il classico posto che appare in un modo visto dall’esterno, mentre in realtà è completamente diverso, una volta che lo conosci. Come dire, se si ha la pazienza di dedicare del tempo a comprenderlo potrebbe essere meraviglioso”.

Romina

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