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Recensione: La mia estate con te di Emily Jurius (Literary Romance Edizioni)

Titolo: La mia estate con te
Autore: Emily Jurius
Editore: Literary Romance Edizioni
Genere: Hot Romance
Pagine: 190
Data di pubblicazione: 8 agosto 2022
Autoconclusivo


Trama

Sole, cocktail, relax.

Ecco la check-list di Bri, che ha bisogno di schiarirsi le idee, di tornare a ridere e soprattutto a vivere. E può farlo solo lontano dal tumulto della sua vita parigina e da un lutto difficile da superare.
Sempre che tutto vada come previsto.
Impetuoso, vulcanico, tormentato, Roman è intenzionato a perfezionare la sua abbronzatura, godendosi le belle ragazze e soprattutto... a non impegnarsi troppo. Si ritrova, come ogni estate, nella sontuosa villa della sua migliore amica. Solo che non si aspetta di trovarci colei che gli ha spezzato il cuore, malgrado pensasse di non averne uno.
Erano amici, ma da allora sono cresciuti molto, così come i rispettivi rancori.
Riusciranno a ritrovarsi senza odiarsi?
Imbarcati con loro per un'estate piccante in riva all'oceano.

 
RECENSIONE 

"La mia estate con te" è un romanzo frizzante e divertente che si sviluppa in meno di 200 pagine ma, pur essendo una lettura piuttosto breve, Emily Jurius ha dimostrato una capacità sorprendente nel riuscire a raccontare tutto, ogni sfumatura dei due protagonisti Ramon e Briséis e le mille sfaccettatura della loro personalità e della loro storia, senza mai tralasciare niente, ma rispettando i giusti tempi narrativi. Cosa non semplice, considerando le molteplici stratificazioni e i diversi salti temporali, che rendono la trama dinamica, profonda e ricca di tonalità intense.

Anche se al primo sguardo può sembrare una lettura piuttosto frivola, in realtà sotto la superficie patinata, nasconde emozioni forti e mancanze che hanno lasciato il segno in Briséis , in Roman e nella loro amica Élise. Si conoscono fin da bambini e ognuno a suo modo e in tempi diversi, ha assaggiato lo sgradevole sapore della solitudine e il retrogusto amaro che invade il cuore e l'anima, quando gli artigli della consapevolezza di non poter contare su nessuno, se non sugli amici più cari, perché si è soli al mondo, affondano in profondità, lacerando l'autostima, la sicurezza in se stessi e la capacità di trovare la felicità nei rapporti sentimentali.   

La storia ha tutto ciò che serve per travolgere, a cominciare dal protagonista maschile, tremendamente affascinante nel suo modo di essere boriosamente mascalzone, così come un vero sciupafemmine, ma dal cuore tenero. Roman Clain è un venticinquenne bellissimo che fin dall'adolescenza ha coltivato il fisico con determinazione e costanza, ed ora diventato adulto, alterna l'attività di personal trainer a quella di modello, per mantenersi nella bella Parigi, consapevole del fatto di essere solo e di non poter contare su nessuno. Corteggiato e perennemente al centro dell'attenzione, seduce ed incanta ogni donna. Non desidera avere relazioni e con arroganza, placa la sua fame, divorando tutto ciò il destino mette sul suo cammino. E' il classico uomo che non deve chiedere mai, ma Roman adora vivere così. Ma sarà vero?  

Briséis invece è la protagonista femminile, ed è la dolcezza fatta persona. Reduce da un periodo molto difficile segnato da un lutto importante, cerca di uscire dallo stato vegetativo in cui si trova. Con le poche forze di cui dispone, tenta di sfondare la bolla di dolore che l'ha anestetizzata, per tornare alla vita. Per tanto tempo infatti, è stata l'unico sostegno della sorella malata che, seppur in gravi condizioni non ha mai smesso di essere la luce in grado di illuminare la vita di Bri, con le sue risate contagiose e il suo carattere gioioso.  

Ora Bri si sente persa ma deve ritrovare le sue priorità, sulle quali gettarsi a capofitto per tornare in superficie, anche se per troppo tempo le ha lasciate in standby, tanto da dimenticarsele. Ha bisogno di una pausa da tutto, ma soprattutto diun po' di svago e della compagnia degli affetti di sempre, per alleggerire la mente e scacciare il peso della solitudine. Per questo motivo accetta l'invito della sua amica d'infanzia Élise, per una vacanza sull'oceano da trascorrere nella sua casa di famiglia.   

Élise è l'artefice di ogni cosa e sa bene cosa sta facendo, quando decide di raccogliere nella sua casa al mare, i suoi amici d'infanzia. Il burbero ed irascibile Roman, la tenera e provata Briséis e l'ironico Lucas, anch'egli un compago di scuola dei tempi passati. Élise è la migliore amica di Roman fin dall'asilo e lui verso di lei nutre un amore fraterno incondizionato. E' l'unica persona a cui Roman tiene veramente e verso la quale prova un affetto sincero. Sono così uniti perché simili, anche se totalmente diversi in tutto. Entrambi hanno sofferto della stessa carenza affettiva e si capiscono con un solo sguardo, anche senza parlarsi.

Tanto Roman adora Élise quanto odia Briséis. E' da 10 anni che è così! Da quella famosa gita scolastica! Eppure prima erano amici inseparabili e speciali. Prima da bambini e poi da ragazzini, sempre insieme, uniti ed affiatati. Ma dopo quella maledetta sera, tutto è cambiato. Il loro rapporto si è frantumato in mille pezzi. Ed ecco perchè quando Roman e Bri si ritrovano uno davanti all'altra, rimangono letteralmente spiazzati. Élise li ha invitati entrambi nella casa sull'oceano, ben sapendo i loro trascorsi. Ma perché l'arrabbiato Roman odia così tanto la dolce e fragile Briséis? Cosa nasconde il bel tenebroso, dietro alla sua aria disgustata e quello sguardo che lancia fiamme e che non sa nascondere il suo disprezzo? Cosa è successo tra loro? Nessuno lo sa. Nessuno tranne Roman.

I due protagonisti Roman e Bri sono agli antipodi. Lei è dolce e resiliente, con i capelli biondi e gli occhi verdi, luminosi e profondi, fragile sia nel fisico sottile sia nell'anima provata. Roman invece, è l'immagine della potenza e della forza virile, con il suo sguardo torvo e scuro, la voce roca e il fisico possente. Entrambi però sono simili, nel loro ritrovarsi in balia dei tormenti interiori che pur diversi, influenzano in egual misura i loro comportamenti.

Ma tranquille, questo aspetto un po' "Angst", pur essendo una sfumatura dei caratteri dei protagonisti, non diventa mai opprimente, né sovrasta la leggerezza del racconto, che invece rimane sempre molto dinamico e divertente, ricco di tante situazioni che si susseguono senza sosta, così come di diversi momenti decisamente spicy. Queste tonalità in ogni caso, sanno regalare al romanzo una maggiore profondità, colorando la trama di quella complessità, intensità, ricchezza e spessore che la rendono completa ed ancora più apprezzabile.  

Ma dietro al brutto carattere di Roman, alla rabbia, al fisico perfetto e ai muscoli sempre in bella vista, c'è molto altro. Esiste una delicatezza, una sensibilità e una fragilità che preferisce tenere nascosta. Roman cerca la sicurezza nel fisico, per dimenticare quando da bambino veniva schernito per il suo aspetto e ora ha bisogno di sentirsi forte, soprattutto per poter vincere il trauma dell'abbandono e il senso di inadeguatezza.

In realtà Bri e Roman sono entrambi, due anime ferite dalla vita che hanno bisogno di trovare la pace in loro stesse per riuscire a fidarsi dei sentimenti e cedere a quell'amore che non si è mai spento. È un percorso di guarigione non privo di rancori, diffidenza ed incomprensioni reciproche, dove la paura fa da padrona e detta le regole. Reazioni incontrollate, desidero di piacersi, di ritrovarsi, di smettere di odiarsi per riuscire finalmente ad amarsi.

Uno dei punti importanti attorno al quale la trama si avvolge, è il forte legame dell'amicizia. Quella autentica e vera, quella che dura nel tempo anche se ci si vede poco o si vive distanti. Quella che resiste nonostante tutto, anche allo scorrere del tempo e al susseguirsi degli eventi. Quella che sa accettare la diversità dell'altro perché sa guardare oltre la superficie e capire ogni cosa, anche ciò che non viene detto. Quella che intuisce ciò che si cela dietro ai comportamenti eccessivi, impossibili da comprendere o da sopportare, se non c'è un affetto sincero e un rispetto profondo.    

Ogni personaggio è unito agli altri, ed è preda dello stesso tarlo. La solitudine è il tasto dolente che accumuna e che unisce questa combriccola di amici che sembrano avere tutto, soldi, bellezza, gioventù ma, nonostante questo, sono persi nella stessa spirale che li inghiotte. Sono tutti alla ricerca di ciò che realmente appaga, ma sono troppo timorosi per riuscire a guardare in faccia il vero nemico, che si annida nei loro cuori spaventati.

"La mia estate con te" è un libro che parla anche degli amori giovanili quelli che nascono a scuola, per i compagni di banco e l'amico del cuore. Quelli che nonostante la giovane età e le tante scommesse, possono essere quelli veri, importanti e definitivi. Quelli che hanno il sapore della predestinazione e del "per sempre". Ma nonostante tutti questi messaggi che si sollevano ed emergono dal sottofondo, è una lettura che regala attimi di vera spensieratezza ed autentica gioia, dove il cuore trova tanti momenti in cui ridere ed implodere di emozione.   

I personaggi secondari sono importantissimi per infondere carattere alle varie vicende che si susseguono senza sosta. Ognuno di loro ha un compito ben preciso, sia nel passato sia nel presente per creare le opportune situazioni. Impossibile non citare gli esilaranti siparietti in cui è protagonista la terribile nonna di Élise, l'anziana Lucinda e il suo puzzolente cane Titos. Entrambi non perdono occasione di infastidire in ogni modo, il burbero Roman, trasformandosi in quel collante straordinario che sa trascinare la trama, da un episodio all'altro, creando anche le interruzioni nei momenti più opportuni, per imprimere il corretto ritmo al racconto.  

Come ho accennato all'inizio, l'autrice sa rispettare perfettamente i tempi narrativi che inspiegabilmente nel suo caso, sembrano quasi dilatarsi, per accogliere anche i risvolti della trama più complessi, così come le diverse escursioni nel passato, compresi gli eventi che riguardano i personaggi secondari, con la loro sapiente caratterizzazione. Il tutto senza forzature, con naturalezza, con un virtuoso senso ritmo, senza mai dare l'impressione di correre troppo oppure di rallentare eccessivamente, cedendo il passo alla staticità, anticamera della noia. Tutto assolutamente perfetto.  

Vi invito a leggete questo romanzo bellissimo senza lasciarvi ingannare o distrarre dal linguaggio piuttosto schietto e privo di schermature. A mio parere non scade mai nello scurrile o nel volgare, anche se l'autrice sceglie di essere limpida, usando termini di uso comune per descrivere le situazioni più passionali. Si adatta alla realtà, senza false ipocrisie o finti perbenismi. E' un linguaggio libero, esplicito e privo di sottintesi, che personalmente non ho trovato fuori luogo od eccessivo, ma contestualizzato alle diverse circostanze. Lo stile di Emily Jurius pur diversificandosi rispetto a quello di altre autrici, appare semplice, scorrevole ed efficace, così come i dialoghi che arrivano dritti al punto e, per fortuna privi di quei virtuosismi, manierismi ed artificiosità che sinceramente, non incontrano il mio gusto personale.  

C'è molto in "La mia estate con te", sicuramente più di quello che sembra. Una delicatezza, una sensibilità e un'ironia che mi hanno sorpresa e conquistata, tanto che arrivata all'ultima pagina, sono andata a cercare subito gli altri libri dell'autrice, finalmente tradotti in italiano.

Spesso dietro l'apparenza si nasconde altro e sono convinta che l'ironia, il senso dell'umorismo e le situazioni maliziose, possono riuscire a veicolare anche i messaggi più profondi e a delineare quegli aspetti psicologici importanti, così da arricchire un po' di più la nostra consapevolezza e la conoscenza, pur lasciando incontaminata quella leggerezza che alla fine della lettura e dopo il lieto fine, regala sempre un cuore più allegro, la mente più sgombra e l'anima colma di positività.

Cristina Pisano

Ringraziamo la CE per la copia ARC

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