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Recensione: Feeling Blue di Elvereth Ahn

Titolo: Feeling Blue
Autore: Elvereth Ahn
Genere: AGE GAP, contemporary romance/ small town
Data di pubblicazione: 4 agosto 2022
Autoconclusivo 


Trama

Blue non è una ragazza come le altre e la sua diversità l'ha sempre fatta sentire fuori posto.
Danneggiata.
Intrappolata in schemi sociali che le sottraggono la voglia di vivere.
In fuga dalla sua "prigione", giunge in un paesino nel nord della Svezia, dove spera di potersi finalmente sentire a casa.
Fra la neve e il ghiaccio del luogo, sotto lo splendore di notti stellate e aurore boreali, conosce persone che per la prima volta l'accettano per quella che è.
E conosce un uomo scontroso e di poche parole, con una cicatrice sul volto, da cui tutti sembrano tenersi alla larga.
Tutti, tranne lei.
Quando è accanto a lui, i brutti pensieri che la perseguitano spariscono, insieme al dolore che generano.
Johann non ama le chiacchiere né le perdite di tempo. È dedito soltanto al suo lavoro, che svolge in totale solitudine e pace assoluta.
L'arrivo di una ragazzina dagli occhi particolari lo coglie alla sprovvista, obbligandolo ad avere compagnia. A parlare più del dovuto. A provare strani sentimenti che lo spingono a mettere in dubbio le scelte fatte anni prima. Scelte che ha finora ritenuto cruciali per la propria sopravvivenza.
Blue lo mette a dura prova e lo costringe a ripensare al passato, ai traumi che lo hanno segnato, e a fare i conti con le sue paure.
Blue e Johann.
Entrambi in lotta con un mondo che ha fatto loro del male, riusciranno ad affrontare il dolore e i problemi che fingono di non avere?
In caso contrario, andare avanti sarà difficile.
Amarsi, impossibile.

"In apparenza è tutto morto, fermo. Eppure più vivo che mai.
Questo è l'inverno con il suo ruggito, che mi incuriosisce e mi ammalia. 
Non mi fa affatto paura.
Così come non me ne fa Johann."


RECENSIONE 

"Che cosa c'è in un nome? Ciò che noi chiamiamo con il nome di rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo." W. Shakespeare, da Giulietta e Romeo. 

"Nomen atque omen" ("nome e allo stesso tempo anche premeditazione"). Plauto, da Persa. 

Blue ha fatto della bizzarria dei genitori nel chiamarla con il nome di un colore uno stile di vita: unghie blu, capelli blu, accessori blu. L'unico altro colore ammesso è il bianco del ghiaccio. Il problema sorge quando forse per gli influssi della cultura anglosassone e americana i genitori di Blue realizzano che il colore blu viene associato alla tristezza. 

Feeling blue significa sentirsi triste e così anche la nostra Blue cresce in un ambiente dove si trova costretta e vincolata a dover essere per forza ciò che il suo nome ispira e allo stesso tempo demonizzata per ciò che il suo nome inspira. 

Io sono mamma e quando leggo romanzi in cui i genitori con i loro comportamenti causano problemi duraturi ai figli mi chiedo come possano agire in modo così cieco e cattivo. 

Blue nel suo essere una ragazza che cerca la sua dimensione e il suo spazio nel mondo è l'eroina di se stessa. Lei vuole contare solo sulle sue forze per trovare il modo di essere fiera di sé, senza scoprire l'America ma solo scoprendo il modo per essere felice. Vuole semplicemente una vita in cui può scegliere liberamente come vivere senza sentirsi causa di malessere o dolore per gli altri. Non è fuggendo dalla famiglia e dalla propria casa che si possono sconfiggere i nostri demoni, ma affrontandoli nella quotidianità. Solo una persona in pace con se stessa col blu che ha nel cuore può vivere serena.

Trovare sul suo cammino Johann è stato come scontrarsi il proprio opposto. Lui ha preso tutto il suo dolore e smarrimento e li ha chiusi in un cassetto. Li ha accantonati e vive a metà, senza voler sapere più nulla di chi lo ha ridotto in queste condizioni. 

Nel ghiaccio trova il suo habitat, perché lui stesso ha deciso di congelare il suo cuore e i suoi sentimenti. 

Il loro incontro li obbliga ad affrontare sé stessi per accettarsi e amarsi. 

Il libro di Elvereth Ahn va letto fino in fondo per capirne la storia e il significato, ogni pagina spiega e racconta meglio l'animo e i sentimenti della giovane Blue e di Johannes, i loro problemi e la loro forza. 

Tanti pancake e una tazza calda di caffè è l'abbinamento che vi propongo nel consigliarvi di leggere Feeling Blue. 

Buona lettura e vi aspetto ad abbracciare la piccola Blue e il grande Johann per dimostrargli tutto il nostro affetto incondizionato. 

Annalisa 


Ho conosciuto Elvereth Ahn poco più di un anno fa tramite un'amica. Il suo primo libro che ho letto è stato Tocka, e da quel momento, anche se ancora devo recuperare qualche romanzo, non l'ho più lasciata andare. Feeling Blue è la sua ultima creazione di carta che ho avuto l’onore di leggere in super anteprima e della quale mi sono perdutamente innamorata.

Blue decide di mollare la sua vita a Berlino e traferirsi in Svezia, a Grundtjarn; qui in maniera fuori dal normale farà la conoscenza di Johann. Si, perché il nostro caro protagonista mentre sta per rientrare in casa avrà il rischio di inciampare in qualcosa o se dobbiamo dirla meglio in qualcuno; infatti, tra i piedi si ritroverà una ragazza completamente tinta di bianco svenuta tra la neve, che prenderà a schiaffi in viso nel tentativo di svegliarla, ma nel momento in cui decide di portarla in casa, Blue, si sveglia sferrandogli un pugno in pieno viso nella convinzione che lui sia un maniaco. Tuttavia, Johann, non possiede chissà quale o quanta pazienza e già sull’orlo di una crisi nervosa le intima di lasciarla fuori a congelarsi e anche se non molto convinta alla fine accetta.

Blue è una giovane ragazza di 19 anni che decide di cambiare vita. Scopriremo come il suo nome è legato a qualcosa che va ben oltre quattro semplici lettere. Stanca della sua quotidianità fatta solo di critiche da parte dei genitori e malessere, decide di lasciare Berlino e di ricominciare da zero, partendo per la Svezia. Il suo obiettivo? Scoprire la vita, prendere da sola le proprie decisioni, smetterla di sentirsi sbagliata e costantemente sotto il giudizio degli altri. E sarà proprio sotto un cielo dai mille colori, alzando lo sguardo e puntandolo sull’aurora boreale che Blue capirà che quello è il posto giusto. Per lei, quell’aurora tanto desiderata è vita, è pace, è un tocco magico dai mille colori per la sua anima blu. Ogni scoperta fatta nella sua quotidianità per lei è emozione e magia; quando infatti scopre il suono che riesce a produrre il ghiaccio ne resta letteralmente affascinata. Imparerà il significato della parola amicizia, cos’è un abbraccio, la preoccupazione che nasce verso una persona a cui vuoi bene e soprattutto il significato sconosciuto della parola amore.

"Non so cosa sia più terrificante, l’unica cosa certa è che questa ragazza porta guai. E quando mi rifila un sorrisetto sghembo? Si illumina come un’insegna di pericolo, dannazione."

Johann è un uomo delle caverne, un eremita, un uomo con un gran caratteraccio. Lui è scontroso, rozzo, silenzioso, ma dietro tutti questi aspetti per nulla positivi si nasconde un uomo dal cuore grande. Eppure, Johann pensa di essere un uomo privo di sogni, dall’anima insensibile che non riesce a non essere arrabbiato col mondo che lo circonda. L’unica persona che ama è se stesso e il suo lavoro, e va bene così. Tuttavia, quando i suoi occhi si scontreranno con un occhio color caffè e un occhio color dell'acqua trasparente, capirà immediatamente che quella giovane ragazza sarà una sciagura per la sua vita solitaria.

"Deve per forza esserci più vita, sotto le sue frasi affilate e la sua pelle bollente. Proprio come c’è sotto questa lastra di ghiaccio. In apparenza è tutto morto, fermo. Eppure più vivo che mai. Questo è l’inverno con il suo ruggito, che mi incuriosisce e mi ammalia. Non mi fa affatto paura. Così come non me ne fa Johann."

Blue e Johann sono il polo nord e il polo sud.
Lui parla poco, lei è una gran chiacchierona.
Lui ama il silenzio, a lei piace canticchiare quando lavora.
Lei si emoziona sempre, per lui tutte quelle emozioni sono una perdita di tempo.

Due personaggi opposti ma spezzati nell’anima: entrambi stanno combattendo contro qualcosa. Entrambi scappano da qualcosa. Due anime legate dallo stesso dolore: Blue quel dolore lo vive in prima persona, Johann invece lo conosce, poiché lo ha già vissuto attraverso sua madre, e ancora oggi vive e si nutre dei suoi ricordi.

Due anime che impareranno a conoscersi e ad accettarsi.

Due anime che non conoscono il significato della parola fiducia o speranza.

Due personaggi accomunati da una diversità esteriore: quella di Blue è la sua eterocromia, quella di Johann è la cicatrice che porta sul viso.

"Sempre e solo blu. E, ancora una volta, mi chiedo che cosa diamine significhi per lei. Tuttavia le domande sono pericolose, implicano interesse, e l’interesse porta alla rovina. Come l’amore e i legami di sangue."

"Non era previsto, ma credo che Johannes per me sia diventato molto più di un orso solitario e scontroso. Molto più di un datore di lavoro. Altrimenti non mi spiego tutto quello che sento anche solo pensando a lui."

Una storia che ci insegna ad amare e a essere amati. I protagonisti, infatti, per quanto diversi sono alla ricerca di qualcosa che li accomuna, oltre che impegnati a combattere entrambi contro i loro demoni. L’arrivo di Blue per Johann sarà come una tempesta che spazza tutto, riportando a galla vecchie ferite, traumi e ricordi che aveva deciso di rilegare in una cassaforte nascosta nei meandri più bui della sua anima. La vita di Johann è sempre stata buia e triste, ma con l’arrivo di Blue e la sua vitalità diventa un’esplosione di colori a cui lui non è abituato. 

"«Sei l’unico puntino colorato in tutto questo blu...» L’acqua non mi travolge, sono le parole di Blue a farlo; parole disperate ma pregne di dolcezza, che mi pungono sul vivo e mi paralizzano, facendo sorgere in me domande che cerco di silenziare, mentre i suoi occhi diventano sempre più lucidi."

Una storia introspettiva, ben lontana dai romanzi che è solita scrivere Elvereth. Una storia che ci parla della ricerca dell’amore, della speranza, del perdono e dell’accettazione verso se stessi. Esistono diversi modi di fare violenza e l’autrice in questa storia affronta in maniera dolce e delicata il tema della violenza psicologica. Ho letteralmente amato i pezzi del romanzo in cui Blue scrive ed esprime i suoi pensieri attraverso il suo blog. Solitamente c’è un personaggio che mi prende poco più rispetto all’altro, ma stavolta ho amato in egual maniera sia Blue che Johann. Ho apprezzato tantissimo l’ambientazione, immergendomi letteralmente in quei luoghi descritti dall’autrice. L’amicizia tra Blue ed Ellinor è stata una delle cose che mi è piaciuta in assoluto. Solitamente non nego che faccio un po' fatica a leggere i romanzi introspettivi, ma non stavolta. Lo stile dell’autrice è dolce, sensibile e coinvolgente. La sua penna riesce a farti fluttuare in questa bellissima storia completa di tutto, dove non c’è qualcosa che prevale di più rispetto ad altro. Un mix di ingredienti che danno vita a una ricetta a mio avviso impeccabile.

Con queste temperature alte vi consiglio di fare un salto a Grundtjarn e di immergervi in questa bellissima storia insieme a Johann e Blue. Sono sicura che non ve ne pentirete.

Con affetto, 
Antonella

Ringraziamo l'autrice per la copia ARC 


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