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Recensione: Come stelle senza cielo di Annamaria Bosco

Titolo: Come stelle senza cielo 
Autrice: Annamaria Bosco
Genere: New Adult/contemporary
Pagine: 274 
Data di Uscita: 22 aprile 2022


Trama

Esiste un posto in cui ci si può sentire felici?

Stefania ha sempre cambiato. Casa, abitudini, città, nazione. Del resto, quando hai un padre diplomatico, ti sembra naturale. E anche se ormai è qualche anno che vive in Giappone, non riesce ancora ad abbandonarsi all’idea di affezionarsi a un luogo.

Per Keizo il concetto di casa è qualcosa di doloroso. Radici profonde e sofferenze indicibili sono nascoste tra le mura e tra i suoi ricordi. Orfano, con troppe responsabilità sulle spalle, ha imparato a gestire la sua vita in silenzio e lontano dalle persone.

Durante la festa di Tanabata, le loro vite si incrociano e tutto cambia. Lui è deciso a tenerla a distanza. Quella ragazza ha un nome strano, impronunciabile, e un accento terribile. Avrebbe bisogno di lezioni di giapponese perché così è davvero impossibile capirla. Stefania invece vede nel ragazzo un’anima affine, fuori posto nel mondo, esattamente come lei. Non potrebbero diventare amici?

A volte la vita ti dona un’occasione per rinascere, per scoprire che sei in grado di amare, amare sul serio. Ma è davvero così semplice? Le ferite dell’anima sono nascoste, ma fanno comunque male. I due potrebbero essere l’uno la medicina dell'altra o, nel peggiore dei casi, una dannazione. 

Una cosa è certa. Una volta che si incrocia lo sguardo giusto, la tua vita non sarà mai più la stessa. E guarderai il cielo nella speranza di trovare risposte alle tue domande.


RECENSIONE 

“Sono come una stella senza cielo, in attesa di brillare ancora”.

Il senso di inadeguatezza può celarsi dietro la sicurezza ostentata oppure essere lo scudo da usare contro il mondo per nascondersi e proteggersi. 

Stefania e Keizo sono le due facce della stessa situazione: si trovano nel mondo senza certezza di essere nel posto giusto. 

Stefania seguendo il padre è arrivata a vivere in Giappone dopo aver trascorso altri periodi in giro per il mondo. Ha poco più di vent’anni, studia e non riesce a chiamare “casa” alcun luogo in cui vive. 

“«Ti sei mai sentito fuori luogo? Come se avessi la sensazione di non sapere dove sia la tua casa e il tuo cuore?»”

Nessuna situazione e nessuna persona la fa sentire tranquilla e in pace con se stessa. Vive un senso di inquietudine e di provvisorietà, aspetta il momento di ritornare a Roma per sperare che possa tornare ad essere Casa. 

Keizo ha un passato doloroso, vive la vera solitudine che si autoimpone per paura del contatto fisico e ancora più di dover mettere in gioco i suoi sentimenti. Aprirsi con un’altra persona vorrebbe dire scommettere e avere fiducia di non essere tradito e abbandonato.  

Il loro primo incontro è uno scontro, un incidente in cui si confrontano il loro modo di affrontare la vita così diverso sia culturalmente che caratterialmente. 

Le tradizioni giapponesi sono parte integrante del romanzo, sono lo sfondo e il personaggio in più che rende tutto più vero, difficile e romantico. 

Stefania dimostra la sua forza e la sua volontà, le sue debolezze e il suo affetto. Fino all’ultimo la sua devozione per Keizo è completa. Si sacrifica per lui con una prova d’amore che li unisce ancora di più nella separazione. Solo amando ci si può sacrificare per il bene dell’altro. 

Per fortuna le strade dell’amore sono imprevedibili e, anche se alle volte tortuose, aiutano le stelle a ritornare a brillare nel loro cielo. 

Casa non sono le pareti che ci riparano dal freddo, casa è la persona che ci completa e che si completa con noi, che ci cura e si fa curare, che si sacrifica e merita il nostro sacrificio. Casa è amore, perché solo nella persona amata si può trovare la pace per progettare una vita insieme. Non importa il dove, ma solo con chi. 

“«Mia madre diceva che noi siamo come le stelle, migliaia di puntini dispersi nel cielo. Da soli non abbiamo valore, ma se uniti agli altri diventiamo indispensabili, proprio come le costellazioni...».”

I miei complimenti ad Annamaria Bosco per questo libro molto carino e ben scritto. Si vede la conoscenza approfondita del Giappone, l’amore sincero per la cultura nipponica che riesce a trasmettere tra le pagine. 

Lettura consigliata! 

Annalisa 

Ringraziamo l’autrice per la copia ARC


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