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Recensione: Cercasi highlander di Adriana Rubens (Cignonero)

Titolo: Cercasi highlander
Autrice: Adriana Rubens
Editore: Cignonero
Pagine: 350 circa
Data di uscita: 31 marzo 2022
Disponibile su Amazon e con Kindle Unlimited (qui link d'acquisto)


Sinossi

A ventisette anni, Faith Ryan ha realizzato due dei suoi sogni: vivere a Manhattan (anche se questo la costringe a condividere l’appartamento con le sue tre irritanti, folli e invadenti sorelle), e lavorare per una delle più prestigiose agenzie pubblicitarie di New York, anche se al momento è solo in prova. L’occasione per ottenere il contratto che tanto desidera si presenta quando l’agenzia le affida il compito di trovare un modello che incarni lo spirito della nuova fragranza maschile di John Gunn, lo stilista più richiesto del momento. Il candidato perfetto deve essere un vero highlander, deve avere una voce profonda, lo sguardo intenso e un corpo da urlo. Più facile a dirsi che a trovarsi, ma Faith conosce l’uomo giusto per la campagna pubblicitaria; peccato che...
Malcolm MacLeod è arrivato a New York da poco; scostante, ombroso, e misterioso vuole solo lasciarsi il passato alle spalle e dimenticare la Scozia, e il pub dismesso che il suo vecchio prozio gli ha lasciato in eredità a Manhattan sembra proprio l’occasione giusta per ricominciare. L’unico problema è che ha bisogno di un’iniezione di capitale per poter ristrutturare il locale. La soluzione ci sarebbe pure: accettare la sostanziosa offerta economica della figlioccia della sua vicina di casa, quella squinternata di Faith Ryan. Ma Malcolm odia il mondo della moda; non ha nessuna intenzione di diventare il nuovo volto di una campagna pubblicitaria, e non sarà certo il bel faccino di Faith a fargli cambiare idea. E neanche i suoi bellissimi capelli rossi. O la sua insopportabile irriverenza. O il fatto che nonostante la trovi irritante non riesca neanche a guardarla senza desiderare di portarsela a letto.
Dal canto suo, Faith è convinta che quell’orso scortese di Malcolm MacLeod sia in realtà l’highlander dei suoi sogni. Ma quando scoprirà la ragione per la quale è scappato dal suo Paese, continuerà a pensarla così?

Adriana Rubens torna con una nuova serie romance incentrata sulla vita delle sorelle Ryan.
Ogni romanzo è autoconclusivo e può essere letto indipendentemente dagli altri.
Cercasi Highlander è il primo della serie.

RECENSIONE 

È la prima volta che leggo un libro di Adriana Rubens e sono rimasta piacevolmente colpita. Il suo romanzo mi ha proiettata all’interno di una bellissima favola moderna, dove i protagonisti e i personaggi di contorno, hanno saputo creare una trama intrigante, appassionante e molto divertente.

Questa storia, ha tutti gli ingredienti giusti per stimolare la fantasia, grazie ad una favola d’amore piena di sfaccettature e complessità. Faith e Malcolm formano una coppia ben assortita, con caratteri, vite ed esperienze decisamente diverse ma che, nonostante tutto, per merito del destino questa volta a loro favorevole, scoprono di essere l’uno per l’altra, rispettivamente, la migliore possibilità per raggiungere finalmente, la sospirata felicità sentimentale.   

Considerati separatamente, sembrano due soggetti talmente mal assortiti da poter essere definiti “improponibili”; insieme invece e inaspettatamente, si rivelano così tanto complementari, da annullare ogni distanza e formare quell’incastro perfetto, talmente unico ed inspiegabile, da creare una sinergia di chiari e scuri, assolutamente meravigliosa.

Faith è una ragazza ottimista, intraprendente e vivace. Reduce da una storia d’amore finita male, rattoppa il proprio cuore tra le pareti domestiche, in compagnia delle altre tre ragazze di casa Ryan. Le sue gemelle si chiamano Hope e Charity, mentre la loro sorella maggiore è Winter nata, come suggerisce il nome, nel solstizio d’inverno. Ognuna di loro, pur condividendo l’appartamento in cui vivono, mantiene una personalità ben distinta e caratteristiche marcate, che le porta a condurre un’esistenza molto indipendente ed autonoma.

Nonostante le molteplici diversità caratteriali, la loro unione è profonda ed esiste tra loro, un implicito codice di mutuo soccorso, al quale ogni sorella si attiene scrupolosamente. La delusione amorosa di Faith ancora scotta ma, non per questo rinuncia all’idea di innamorarsi ancora e, nel suo cuore accarezza la fantasia di poter un giorno, incontrare l’uomo dei suoi sogni, ovvero un abitante del nord della Scozia, un vero highlander, bello ed aitante, così come lo sono i protagonisti dei suoi romanzi d’amore preferiti.

Faith sa a memoria quali sono le caratteristiche tipiche, di questi rudi ed affascinanti uomini scozzesi, e le elenca con sicurezza alla sorella, incuriosita dalle sue letture: arrivano al metro e novanta di altezza, hanno spalle larghe, un fisico muscoloso e prestante, un viso attraente con lineamenti maschili e ben marcati, capelli biondi e bellissimi occhi chiari. Sono dotati di una voce sexy e roca e si rivelano anche molto talentuosi ed appassionati tra le lenzuola. Il carattere è arrogante ed ombroso, ma allo stesso tempo sanno essere anche molto teneri e fedeli nei confronti della donna che amano.

Faith persa nelle sue fantasticherie, non sa ancora che i sogni stanno per avverarsi. Grazie alla complicità della sua stramba ed anziana madrina Isobel, ha la possibilità di incontrare l’uomo che, senza saperlo, ha colonizzato da molto tempo, la testa e il cuore di Faith. Non è più una fantasia ma è la realtà:

“Malcolm MacLeod è un highlander. Un vero highlander. Rude, truce e scontroso. Ma è anche protettivo e molto, molto attraente. Oh andiamo, sembra appena uscito da uno di quei romanzi di Julie Garwood che mi piacciono tanto.”

Le circostanze del loro incontro sono molto particolari e divertenti, ma è ancora più spassosa la reazione del ruvido Malcolm che, in questo momento della sua vita, considera la donna come il suo peggior nemico. Eppure….Eppure Faith ha quel qualcosa in più che riesce ad incuriosirlo. Infatti la ragazza non si lascia intimidire ed impressionare dal suo modo di fare indisponente e scontroso. Non fa una piega quando, granitico e secco, le rivolge appena la parola o si esprime infastidito, con versi e grugniti. Lei sembra quasi prenderlo in giro. Lo stuzzica, lo incalza, attirandolo a sè con la sua ironia e spontaneità. Lo costringe a pensare a cose alle quali da tanto tempo, non si concedeva più il lusso di soffermarsi.

Faith guarda oltre al comportamento di Malcolm. Non si lascia intimorire dal suo modo di fare da uomo rude e virile, fastidiosamente testosteronico, che sembra voler gridare al mondo che non ha bisogno di nessuno, che basta a se stesso e che non cerca e non vuole nulla, tantomeno una donna come lei. La verità è che ha troppa paura di quello che avverte sulla sua pelle, nei sensi e nel cuore. Quando Faith gli è vicina, il suo corpo prima ancora della mente, ha già capito che lei, così sbarazzina, spontanea e, naturalmente sexy, per un tipo come Malcolm, arroccato al sicuro nella sua torre d’avorio, rappresenta una vera minaccia… Sì perché Faith, è davvero troppo, troppo, troppo pericolosa.

«Il mio bisnonno non la pensava così. Mi ha insegnato a essere forte e protettivo nei confronti dei più deboli, certo. Ma era fermamente convinto che mostrare le proprie emozioni fosse una debolezza.»

Faith affascinata da questo highlander possente e terribilmente sexy, che incarna in tutto e per tutto il suo uomo ideale, compresi i sogni più romantici e anche quelli più bollenti, inizia a scalfire le spesse mura che Malcolm ha eretto attorno a sé.

«Sei tu che devi decidere se rimanere chiuso in te stesso o se aprirti a chi ti ama. So che hai paura perché sei già stato ferito, ma la vita è troppo breve per viverla sotto scacco alla paura, e tu hai già perso molto tempo, non credi?»

Aiutata dai romanzi che ha letto, che si rivelano delle vere proprie “istruzioni d’uso” perchè insegnano come trattare gli Highlander, Faith riesce a decodificare tutte le reazioni di Malcolm. Si accorge che tutte le volte che le inveisce contro, la blocca con un secco no, ringhia o grugnisce in risposta ad ogni sua domanda, oppure si irrigidisce se lei gli è vicina, significa soltanto che dentro di sé Malcolm, sente qualcosa smuoversi e, nonostante cerchi in tutti i modi di mettere a tacere i tremori che lo agitano, così come i miliardi di impercettibili sospiri e le infinite esplosioni del cuore, non riesce a smettere di pensare a quanto lei riesca a farlo sentire pericolosamente fragile e vulnerabile.

Vicino a Faith non sa più essere l’uomo forte ed imperturbabile, ma diventa un ammasso informe di argilla tra le sue mani, perché questa ragazza riesce a comunicare direttamente al suo cuore, con un linguaggio che l’anima di Malcolm riconosce e che non può far finta di non sentire. Non è una comunicazione verbale, ma a fare breccia attraverso la sua corazza inspessita, sono gli sguardi dolci e comprensivi, la sua innata generosità, il desiderio di farlo stare bene, i suoi sorrisi caldi e sinceri, così come gli abbracci spontanei ed accoglienti.

“Non la lascio finire di parlare. Ho bisogno di baciarla. Prendo il suo viso tra le mani e tronco le sue parole con un bacio. A cosa servono con lei i muri che ho innalzato intorno a me? A nulla. E la ragione è semplice... le ho detto che mi mancava guardare le stelle, e lei mi ha dato la possibilità di raggiungerle.”

Quanto tempo è passato da quando Malcolm ha ricevuto un gesto sincero d’affetto? Troppo. Troppo tempo. O forse non c’è mai stato per lui, neanche un po’ di amore vero e neppure l’autentica manifestazione di umana comprensione e spontanea affinità. Ma lei è tutto questo, è la carezza per un anima afflitta ed è lo stupore per un cuore che ha sofferto.

“Lo bacio lentamente e lui emette un gemito roco e mi stringe a sé con foga. Ora capisco la disperazione con il quale mi attira sempre contro di sé. Quel modo che ha di abbracciarmi mentre dorme, come se avesse paura di vedermi svanire; la diffidenza con la quale accetta le dimostrazioni di affetto, nonostante ne abbia un disperato bisogno...”

Difficile fidarsi. Difficile lasciarsi andare, ma quando succede il cuore rompe gli argini e l’emozione prende il sopravvento. Malcolm uomo ferito ed indurito dalla vita, quasi non si accorge di stare piangendo e quando se ne rende conto, si irrigidisce per aver rivelato la sua fragilità. Lei Faith, anche in questo si dimostra perfetta. Comprende tutto. Capisce che il momento è importante. E’ il passo decisivo, il momento di svolta nella loro storia d’amore e quindi, per impedire che Malcolm si richiuda di nuovo in se stesso, sotto il morso della vergogna, fa la cosa giusta. Fa esattamente l’unica cosa che deve fare: non fa niente e si comporta come se nulla fosse successo. Meravigliosamente donna, inaspettatamente matura, equilibrata per la sua giovane età ed incredibilmente empatica. Faith vera e innamorata, sconvolge Malcolm che, in preda alla sua riscoperta sensibilità, non può fare altro se non capitolare.

«Essere un vero uomo non vuol dire reprimere le emozioni, evitare di piangere o essere bravo a fare a pugni» aggiunge con una smorfia. «Il valore di un uomo si misura dalla sua capacità di amare il prossimo e per il coraggio di essere fedele a se stesso.»

In realtà vorrei raccontarvi tante altre cose, ma preferisco trattenermi, per non correre il rischio di rubarvi il piacere di scoprire ciò che accade in questo libro, dove la passione è tanta e tangibile, il respiro spesso e volentieri si smorza in balia dell’emozione, mentre il sorriso nasce spontaneo ed irrefrenabile, fino a sfociare nell’inaspettata risata. Le reazioni di Malcolm di fronte al tornado Faith, sono veramente imperdibili. Istintivamente scaltra, seppur priva di ambiguità, ipocrisia o meschinità, percepisce la presa che ha su di lui e, implacabile, fa in modo di avvantaggiarsi della situazione, per farlo capitolare e conquistarlo definitivamente. Faith è la donna giusta per Malcolm e, allo stesso modo Malcolm è l’uomo di cui Faith, in questo momento della sua vita ha bisogno, così come dall’inizio l’aveva intuito Isobel, l’anziana madrina di Faith, prima ancora che si conoscessero:

«Credo che tu sia proprio l’uomo di cui Faith ha bisogno in questo momento» prosegue Isobel. «Un uomo che le dia sicurezze?» domando, perché se questi sono i presupposti, non sono io la persona giusta. Non sto cercando una relazione, voglio solo sesso. «No, uno che le dia una bella ripassata» replica l’anziana, e rischio di strozzarmi con la mia stessa saliva.

Cercasi highlander è romanzo bellissimo ed intenso che fa palpitare il cuore, infiammare i sensi ma che allo stesso tempo, riesce a divertire. Ci sono tanti momenti in cui la trama diventa dinamica ed accattivante e in questo, sono fondamentali i personaggi secondari, tutti ben caratterizzati, ed estremamente spassosi e travolgenti, a cominciare dalle sorelle di Faith che riescono a creare dei teatrini esilaranti, così come gli amici e i suoi originali colleghi.

Una lettura tenera e travolgente, che sa infuocare la fantasia, far ridere con semplicità e leggerezza, ma che ha anche il merito di riempire il cuore con tante bellissime emozioni. Assolutamente consigliato.

Cristina Pisano

Ringraziamo CE per copia ARC

 


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