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Review Party: Shaban di Erika Cotza

Titolo: Shaban
Autore: Erika Cotza
Editore: Self publishing 
Genere: Romantic Suspense
Data pubblicazione: 8 Aprile 2019
Pagine: 270
Autoconclusivo
Disponibile su Amazon e con Kindle Unlimited (qui link d'acquisto)

 
Trama 

Cosa faresti se, inaspettatamente, rischiassi la vita? E se l'unico modo per salvarti fosse affidarsi totalmente a uno sconosciuto? 

Raena trova Shaban in una situazione alquanto insolita e non ci pensa due volte ad aiutarlo, pur non sapendo nulla di lui. Chi è quell'uomo misterioso? E perché si sente fortemente attratta da lui?

Nonostante la ragione le dica di non lasciarsi sopraffare da quegli occhi verdi, Shaban è una forte tentazione per Raena e lei sa che dovrebbe resistergli. O forse no?

Dal canto suo, Shaban non vuole concentrarsi su nulla, se non sulla sua missione, ma Raena diventa per lui un chiodo fisso, una follia troppo grande, che rischia di farlo cedere a quella dolce donna. Raena lo attira più di ogni altra cosa al mondo e rischia di fargli perdere il controllo come nessuna.

Una storia di azione, coraggio e colpi di scena che vi lasceranno senza fiato.
Una storia in cui tutto è lecito.
Tranne innamorarsi.
 

RECENSIONE

È il primo libro che leggo di Erika Cotza ed è stata una piacevolissima sorpresa, ed ha saputo affascinarmi con la trama avvincente e con la sua bella scrittura, così schietta, fresca ed incalzante. In questo romanzo si è misurata con il genere Romantic Suspance, ma se ho capito bene, è una autrice eclettica, che ha si è dedicata anche altre tipologie di romance, forse più sul fantasy/paranormal, almeno è questa la categoria a cui appartiene il suo ultimo lavoro, dal titolo “Lycan”, pubblicato il 27 marzo e che non mancherò di leggere.  

L’inizio di “Shaban” è veramente molto intrigante e, per molti aspetti decisamente sconvolgente! Lo confesso, sono una ferrea sostenitrice dei Prologhi ad effetto, quelli che lasciano senza fiato e senza parole. Credo fermamente che l’inizio di un libro abbia la capacità di catturare il lettore, trasportandolo direttamente dentro alla storia, per incollarlo alla trama senza scampo. E’ un dato di fatto. Quando si rimane invischiati in maniera decisa, nei fatti che prendono vita e si scatenano già dalle prime pagine, è matematicamente impossibile smettere di leggere. Volenti o no, assuefatti alla storia, il desiderio di saperne sempre di più, aumenta in maniera esponenziale con il passare del tempo, ed è impossibile smettere di leggere. Almeno è così che capita a me: volente o no, se una storia mi colpisce dall’inizio, mi incollo alle pagine del libro di turno, e ci rimango fino alla fine.  

In ogni caso, tornando a “Shaban”, la prima parte del romanzo si apre svelandoci tutto ciò che fa parte della vita dell’Arabo, soprannominato così, anche se Shaban di arabo non ha proprio nulla. Pericolo, mistero, armi, inseguimenti, spionaggio, contatti pericolosi, tradimenti, organizzazioni criminali, agenzie governative di dubbia onestà e tanti uomini di tutti i tipi, rudi e pericolosi, ma anche coraggiosi e perfettamente addestrati, imbattibili in combattimento e dotati di etica, moralità ed onestà assoluta, oppure dell’esatto contrario.   

Shaban chi è? Sta dalla parte dei buoni o dei cattivi? La cosa non è subito lampante e molti sono gli interrogativi che assillano la mente del lettore. In ogni caso, buono o cattivo che sia, Shaban è un uomo, ovviamente bellissimo ed affascinante, alto, muscoloso e dotato di due occhi verde chiaro, talmente magnetici, da colpire la protagonista al primo sguardo, nonostante lo scenario che fa da cornice al loro incontro, non sia nulla di romantico.  

Reana è una bella ragazza canadese, di buona famiglia con grandi possibilità economiche. Balza subito all’occhio la sua ossessione per l’aspetto, soprattutto verso i suoi lunghi capelli biondi ma, dietro ad una facciata piuttosto controllata, di donna arrendevole, dolce e all’apparenza remissiva, nasconde un carattere molto forte, che tante volte l’aiuta, dopo un iniziale momento di incertezza e timore, a fronteggiare le situazioni più difficili, con molta freddezza, e sangue freddo. Questa lucidità nell’affrontare eventi che sarebbero scioccanti per chiunque, è un arma a doppio taglio, perché contribuirà ad alimentare e a confermare i sospetti di Shaban, con conseguenze importanti.  

Ciò che mi è piaciuto moltissimo di Reana, è il suo passato da ribelle e quel lato del suo carattere più intraprendente e spregiudicato. E’ una parte della sua personalità che cerca di tenere sotto controllo, ma per quanto faccia, alla fine viene a galla, rivelandosi in maniera palese ed agguerrita. Questa volta, (finalmente!), è la protagonista femminile a fare il primo passo e ad affondare gli artigli sull’uomo che ha catturato il suo interesse e sollecitato i suoi sensi. Shaban le piace e se lo prende, esattamente con la stessa foga, ingordigia e bramosia che potrebbe avere un morto di sete, alla vista dell’acqua che sgorga fresca dalla fonte.          
Shaban è un personaggio incredibile. Entra nella storia in un momento particolare, mentre si trova in una situazione molto difficile e sofferta ma, nonostante questo, riesce ad incantare con le sue molteplici doti fisiche e psicologiche, che lo rendono un uomo resistente, astuto, controllato, dotato di sangue freddo, dedizione, altruismo e di una mente agile ed analitica. Se ora state pensando che Shaban sia un super uomo, un eroe senza macchia e senza paura, beh… fuochino, ci siete vicine. Shaban possiede tutte le qualità che ho elencato insieme a molte altre. E’ anche caratterizzato da manie e peculiarità, così insolite, soprattutto per un uomo come lui, da risultare quasi comiche e Reana, si divertirà parecchio a prenderlo in giro proprio per questo. Credete stia esagerando parlando di lui così? Nahhh… credetemi sulla parola, io non mento mai!

Erika Cotza è stata abilissima e assolutamente geniale, non solo nel creare un personaggio così carismatico e potente, affiancato da una donna altrettanto complessa e sfaccettata, ma soprattutto nel catturare il lettore adottando l’escamotage del suono che, ritmicamente e a intervalli regolari, separa le frasi con la sua forza penetrante. Ora non capirete nulla, perché non sapete a cosa mi sto riferendo ma, quando leggerete il libro mi darete ragione. E’ un effetto che, seppur muto, ha il potere di perforare la mente in maniera formidabile, pertanto chi legge, sotto un effetto quasi ipnotico, vive sulla propria carne e nella psiche, esattamente ciò che sta vivendo l’Arabo, in quel passaggio così intenso e toccante.

Shaban possiede una personalità complessa, glaciale in alcuni aspetti, ma terribilmente calda ed avvolgente in altri. Oltre ad essere affascinante, intrigante e sexy da morire, è anche freddo, calcolatore, distaccato e sfuggente, sia nella professione come nei sentimenti. So che potrebbe sembrare un qualcosa di già visto, ma vi assicuro che, grazie anche al contesto che fa da contorno alla storia, ogni cosa assume un aspetto ed un taglio che nulla ha di scontato e banale. Insomma, l’Arabo è un tipo che sa incendiare il cuore, i sensi e la mente di Reana, soprattutto quando è costretta a vivere per diverso tempo, in uno spazio angusto, a stretto contatto con lui. Drammatico vero?

Proprio per questo motivo, a causa della lenta tortura alla quale è sottoposta quotidianamente, il suo lato più ribelle, spregiudicato ed ardente, riaffiora in superficie. Anche se entrambi cercano in tutti i modi di domare le fiamme che si sprigionano tra loro, alla fine l’inevitabile succede. Lui ovviamente, è il più controllato, mentre Reana è la meno paziente. Ecco l’originalità: qui non cè nessuna timida ed arrendevole ragazza, ma una tigre che fa il primo passo ed inchioda, famelicamente, l’oggetto dei propri desideri.

Anche se la passione travolge i due protagonisti, l’autrice è molto attenta a lasciar intendere, senza mai diventare troppo esplicita o volgare nella forma e nel linguaggio, oppure scadere in descrizioni eccessivamente particolareggiate, che potrebbero infastidire le lettrici più romantiche.  

Le scene bollenti non prendono mai il sopravvento sulla storia che rimane dal sapore Spy, avvincente ed articolata, costruita ad arte ed in modo sapiente, rispettando i tempi giusti dell’azione, per mantenere la trama dinamica ed incalzante.

Reana e Shaban sono in pericolo, la loro attenzione deve essere vigile e pronta per cogliere ogni più piccola cosa, ma i sentimenti e il forte richiamo dei sensi, rischiano di deconcentrare, rendere la vista annebbiata e i riflessi lenti, pertanto è fondamentale tenerli sotto controllo. C’è un momento drammatico, in cui tutto sembra perduto, ogni cosa si ribalta e l’amore diventa odio. I dubbi soffocano la verità, rubano spazio nel cuore e scavano un vuoto che sembra impossibile da colmare, ma alla fine, ogni problema trova soluzione e, con un grande sospiro di sollievo, tutto sembra risolto. In questa trama travagliata ed appassionante, la conclusione fa traboccare il cuore per la troppa emozione, mentre gli occhi si riempiono di cuoricini.  

Ho cercato di parlarvi del romanzo, senza scendere troppo nei dettagli, perché “Shaban”, va assolutamente letto, ed assaporato in pieno, cogliendo ogni sussulto, respiro e ansito della trama, che a volte è dura e crudele, mentre in altre parti è soffice come una carezza e dolce come un abbraccio. Il realismo schiaffeggia, ma allo stesso tempo la bellezza degli animi, dei sentimenti e delle emozioni si rivelano un balsamo miracoloso. E’ un romanzo dai forti contrasti, così come lo è, la personalità di Shaban, talmente addestrato a non percepire nulla da diventare una macchina infallibile. Lo scotto da pagare è alto, una vita di solitudine, ma Reana saprà arrivare dove nessuna è mai arrivata.

Dite che è scontato? No per niente, perché la personalità di Shaban ha altre mille sfumature diverse che vi invito a scoprire, perchè in alcuni punti, riescono addirittura a diventare sottilmente esilaranti. Shaban è l’uomo che non riesce mai ad abbassare la guardia, neanche con le persone di cui di fida. È istinto di sopravvivenza o di conservazione? Shaban appare rude, diffidente e guardingo, ma la sua dolcezza supera di gran lunga quella scontrosità che sa adottare come arma di difesa, quando si sente troppo fragile di fronte all’emozione. Sentire qualcosa per qualcuno lo rende debole e, per sviare lo sbandamento, ruggisce come una belva, mentre in fondo al proprio essere così speciale, si sente soltanto come un gattone coraggioso e leale, indifeso di fronte all’assalto del sentimento che prova verso Reana, portatrice sana di confusione, scompiglio e terremoto nel cuore.  

Cristina Pisano


Ringraziamo l’autrice per la copia digitale

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