"Era come me. Una combattente. Rotta dentro ma ancora in piedi; pronta a lottare se necessario, ma anche ad arrendersi. Caparbia. Ostinata. Non era abituata ad avere paura, come se in fondo vivere o morire non fossero poi concetti così diversi. Era tutto scritto nei suoi occhi."
"Era un sopravvissuto, come me. Due reduci della battaglia con la vita, feriti, arrabbiati, corrosi dentro. Ognuno costretto a convivere con i propri incubi, e a fare i conti con le proprie scelte."
Lui, un agente speciale della SWAT in missione. Lei, una prostituta in fin di vita, abbandonata in una stanza di un motel. Il loro incontro non potrebbe essere più brutale, la loro inspiegabile attrazione non potrebbe essere più sbagliata. Eppure, quando Ezra chiederà ad Evelyn di scegliere tra la prigione e un nascondiglio sicuro a casa sua, le loro vite finiranno per mescolarsi come fuoco e polvere da sparo, come un puzzle a cui sembrano mancare dei pezzi fondamentali, come qualcosa di troppo bello a cui non sai rinunciare. A volte, le seconde possibilità nascono dalle macerie, altre invece, è proprio in mezzo a quelle macerie che devi sprofondare per trovare la luce, sperando solo che non sia già troppo tardi. Sperando solo di riuscire a salvare te stesso e tutto quello che ora senti di dover proteggere, a qualunque costo.
RECENSIONE
"Ezra Jackson, nome in codice Red. Due identità, una sola vita: la mia".
Inizia così la mia ultima lettura, Whiterose di Marta Arvati.
Ezra Jackson è un uomo tutto d'un pezzo, o almeno così sembra, perchè in realtà la freddezza con cui conduce la propria vita nasconde un grande dolore che l'ha cambiato profondamente. Ezra è un'anima che da molti anni vive nel buio. Eppure, una notte incontra lei: Evelyn, e da quel momento la sua vita non sarà più quella di prima.
Anche la vita di Evelyn è stata difficile. Abbandonata alla nascita, è stata privata troppo presto della sua innocenza e dei suoi sogni, ma tutto quello che ha vissuto l'ha resa una donna forte e coraggiosa e per questo non si può non amare.
Lei ed Ezra sono due anime ferite che si incastrano alla perfezione, colmando ognuno i vuoti dell'altro. I due protagonisti mi hanno letteralmente conquistata e ho letto le loro vicissitudini con grande trepidazione.
La loro è una storia tutta da scoprire, raccontata con un ritmo incalzante e con colpi di scena che tengono incollati fino all'ultima pagina in un crescendo adrenalinico e pieno di suspence.
"Poi, in una notte come le altre, trovai un fiore, sbocciato quasi per errore in mezzo alla polvere. Quel fiore sarebbe stato la mia fine, o forse il mio inizio".
Un fiore bellissimo, nato tra il dolore e la sofferenza ma dotato di spine che usa per proteggersi e di un profumo inebriante, unico, indimenticabile, che sembra condurre fuori dall'oscurità fino a raggiungere la luce. Un fiore, che rappresenta la speranza e il coraggio di credere in un nuovo inizio.
Non vi resta che leggere la loro storia per scoprire se Ezra ed Evelyn sono riusciti a ritrovare la strada che porta alla felicità.
A presto
Raffaella
Ringraziamo la CE per la copia ARC