Titolo: Sweet Doris
Autore: Emma Mei
Genere: Romanzo rosa
Editore: Self Publishing
Anno di pubblicazione: 7 settembre 2020
Numero di pagine: 338
Formato: Ebook e Cartaceo
Trama
Dopo un doloroso passato, che le ha causato un serio crollo emotivo, Doris ha deciso di riprendere in mano le redini della sua vita, imparando ad amare se stessa e stringendo nuove amicizie. Prossima alla laurea, che la riporterà a lavorare alla Foster’s Industries, compila liste dei pro e dei contro sul ragazzo di cui è perdutamente innamorata: Mextli Foster, per il quale, quattro anni prima, ha lavorato come segretaria personale.
Mextli è il classico figlio di papà, bello, affascinante e con la sindrome di Peter Pan. Ha trentun anni, ma non ha ancora messo la testa a posto e, con la complicità dei suoi amici si diverte a prendersi gioco di Doris, persino durante il suo turno di lavoro come cameriera al 50’s.
Tutto cambia la sera dell’addio al celibato di un amico di Mextli, durante la quale il ragazzo viene coinvolto in una goliardica prova di coraggio.
La cantina del ristorante sarà testimone silenziosa del colpo di fulmine – seppur a scoppio ritardato – che Mextli proverà nei confronti di Doris.
L’ostacolo?
Convincere la ragazza dei suoi reali sentimenti.
RECENSIONE
Il romanzo d’esordio di Emma Mei è stato una bellissima sorpresa. Ironico, romantico, sensuale. Questi sono solo alcuni degli ingredienti che l’autrice ha usato per raccontare la relazione tra Doris e Mextli e che mi ha saputa emozionare fin dalle prime pagine.
La loro storia nasce come un amore non corrisposto, che dura da anni, e che è nascosto nel cuore della protagonista Doris, segretamente innamorata del suo datore di lavoro, Mextli. Affascinante, sicuro di sé, sfrontato, Mextli è un eterno fanciullo che non ha ancora assunto delle vere responsabilità e, insieme ai suoi amici, non perde occasione per prendersi gioco di Doris per via delle sue curve morbide.
Emma è stata bravissima ad affrontare un tema delicato come quello del bullismo, di cui Doris è stata vittima, e lo ha fatto rimanendo comunque fedele alla narrativa rosa, facendo riflettere il lettore senza però appesantire la lettura.
Doris lotta contro un cliché di bellezza imposto dalla società, che sottomette al mito del corpo modellato su canoni estetici prestabiliti e condivisi a livello globale. Per questo mi piace pensare che ci sia un po' di Doris in ognuna di noi.
Una nota fiaba recitava:
“Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?”
Nella dura lotta contro lo specchio, che diventa un vero e proprio oggetto di culto, Doris sceglie di essere e non di apparire. Non viene sconfitta dal pregiudizio ma, con coraggio, supera il dolore subito in passato e vince la sua battaglia personale contro chi voleva distruggere la sua autostima.
Anche Mextli, però, fa un percorso di crescita personale proprio grazie a quella giovane donna che ha sempre disprezzato. La dolcezza e l’ironia inaspettata di Doris sono l’ingrediente segreto che risvegliano in lui l’interesse nei suoi confronti. Interesse che viene a tratti combattuto portando a galla le sue insicurezze nonostante l’aria spavalda. Perché a volte non fa solo paura il timore di non essere amati, ma anche amare. E questa paura ferirà Doris più volte. Riuscirà Mextli a togliere i panni dell’eterno fanciullo e a diventare l’uomo che Doris è riuscita sempre a vedere in lui?
Se volete scoprire se il legame tra Doris e Mextli avrà un lieto fine oppure no, non vi resta che leggere questa bellissima lettura a cui vanno tutte le mie cinque stelle.
Raffaella