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Recensione: Due gemelle in America di Elizabeth von Arnim (Bollati Boringhieri)

Titolo: Due gemelle in America
Autore: Elizabeth von Arnim
Editore: Bollati Boringhieri
Traduttore: Simona Garavelli


Trama 

Con l'incombere della prima guerra mondiale, Anna Rose e Anna Felicitas, due gemelle diciassettenni orfane di entrambi i genitori, vengono affidate ai loro poco solleciti parenti inglesi. Lo zio Arthur, tronfio patriota, è un tutore decisamente riluttante: le ragazze sono tedesche da parte di padre e, chissà, potrebbero agire come spie nemiche... Spedite in America, durante la traversata in transatlantico incontrano Mr Twist, un ingegnere benestante dallo spiccato istinto materno, con cui stringono durevole amicizia. Purtroppo Mr Twist non ha considerato le conseguenze del prendere sotto la sua ala protettiva due giovani e bellissime donne assolutamente sprovviste di tatto e di risorse che continueranno a richiedere il suo aiuto per lungo tempo dopo il loro arrivo a destinazione, a New York. Ne derivano numerose avventure raccontate con l'arguzia tipica dello stile della von Arnim in un romanzo (già pubblicato da Bollati Boringhieri con il titolo "Cristoforo e Colombo", 2004) che esplora la natura dei sospetti riversati sulle due Anna e su Mr Twist in un paese che si appresta alla guerra.


RECENSIONE

Le eroine di questo libro sono le più naïve e sprovvedute ragazze mai entrate in scena e sulle quali l’autrice riversa oltre che la sua simpatia, anche un barlume di tenerezza materna.

Le due gemelle inseparabili attraversano da sole l’Atlantico per raggiungere la libertà e sfuggire alla guerra che le mette all’indice perché di origine tedesca (ma di madre inglese); sole, ingenue e logorroiche, scoprono di avere bisogno più della bellezza e dell’amore che di una casa e dei parenti che si prendano cura di loro.

Detentrici di una loro speciale filosofia di vita sbarcano in America sperando di trovare un’accoglienza a braccia aperte.  

“Noi non siamo così giovani” asserì Anna Rose con dignità. “Le persone sono completamente giovani soltanto il girono in cui nascono, e da quel momento in poi trascorrono il loro tempo diventandolo sempre meno”.

Le loro vicissitudini si susseguono pagina dopo pagina con un’aspettativa continua e trovate divertenti che vedono il povero Mr Twist alle prese con l’improvvisata tutela delle due ragazze, che non passano inosservate e diventano compromettenti.

Lui, l’inventore americano della Teiera Twist, dovrà trovare nel cilindro della sua fantasia qualche escamotage per aiutarle e dalle situazioni ai dialoghi il divertimento è assicurato.

Elizabeth von Arnim si conferma un’autrice che non ti stanchi mai di leggere e i suoi libri una compagnia molto gradevole e di sicuro intrattenimento, anche quando le tematiche e lo sfondo non sono dei più idilliaci.
Al mondo non avrebbe dovuto esservi nessun orrore da fronteggiare, nessuna crudeltà da sopportare. Perché l’amore fraterno non poteva continuare a regnare indisturbato? Perché lee persona si ostinavano a volersi uccidere l’un l’altra? Lei dal canto suo non si sarebbe tirata indietro; avrebbe sfoderato tutto il coraggio necessario ad affrontare un destino che si accaniva nel volersi comportare in modo tanto avverso alla sua personale idea di un’esistenza minimamente dignitosa; eppure cos’avrebbe dato affinché quella condizione di costante autoesortazione al coraggio non dovesse esser necessaria! Era uno spreco di energie, di tempo e di vite umane… oh, la stupidità di tutto quanto, considerò, confusa e sgomenta al tempo stesso.

Romina 

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