Titolo: Noak
Autore: Lorella Diamante
Editore: Dri Editore
Serie: Vortex
Pagine: 389
Data di uscita: 28 maggio 2024
Tropes:
Friends to lover
Slow Burn
Music Romance
Trama
«Sei stato il primo amico che io abbia mai avuto, e non potrai mai essere niente più di questo.»
Quattordici anni.
Sono trascorsi quattordici anni dall’ultima volta che ho visto il mio migliore amico.
Solo che il suo nome adesso è un altro, la sua voce è un’altra, il suo aspetto non è quello che ricordo.
Ma neanch’io sono lo stesso che ricorda lui, e vorrei che non fosse così. Che fosse facile come lo era allora.
Perché il mio corpo adesso lo desidera.
La mia mente non è capace di combattere l’istinto.
Il mio cuore batte troppo forte quando mi è vicino.
E non posso permettermelo.
Sono Noak Hedman, il batterista dei Vortex, e non posso commettere due volte lo stesso errore.
Innamorarmi di un uomo.
RECENSIONE
Quasi due anni fa è iniziato il meraviglioso viaggio nel mondo dei Vortex. L’inizio è stato di un livello così alto, con personaggi così strutturati e particolari che mai avrei pensato di poter leggere altre storie di pari tenore, pur conoscendo le doti dell’autrice. Lorella Diamante sa sempre stupirmi, non mi ha mai deluso, portando un pezzetto di vita vera nei suoi racconti. In ogni suo libro c’è spazio per un emarginato, per chi nel mondo di oggi non è accettato. Nikita e Axel sono la prima coppia di questa serie ed entrambi sono imperfetti, eppure trovano la forza di essere uno il supporto dell’altro per non cedere e puntare all’unico successo vero: vivere, stare insieme ed essere felici. Si sono susseguiti Shane e Sylvie mostrando le loro cicatrici visibili e nascoste e poi Milo e Xenia impegnati a lottare per unire la famiglia. In questo lungo viaggio Noak ha da subito catalizzato l’attenzione recitando la parte del ragazzino con idee confuse, con un fratello maggiore iper protettivo e tanti bisticci con la famiglia alle spalle. Sembrava un ragazzo scapestrato, una rock star da manuale e invece, unendo i puntini disseminati da Lorella, è emerso chi sia Noak.
“«Hai paura di scordarti come ti chiami?» […]
«Sì, c’è stato un periodo della mia vita in cui l’avevo scordato.»
Quell’ammissione mi spiazzò. «Il tuo nome?» […]
«Sì, avevo dimenticato me stesso. Chi ero. Chi sono». […]
«Queste lettere mi aiutano ogni giorno a ricordare che non devo mai più dimenticarmi di me stesso».”
Noak è un caleidoscopio di emozioni, spesso contrastanti, è un’insieme di criceti che corrono instancabili a cui non riesce a dare tregua, è un uomo ormai trentenne che si sente perennemente inadeguato, che trova solo dietro alla sua batteria un angolo di pace dato dal ritmo incessante dei tamburi e dalle sue braccia mai ferme. Solo in Axel, abituato a dover tenere a bada i criceti nella sua testa, prima che Nikita diventasse la sua metà, trova un confidente, uno spirito affine che capisce i suoi disagi, non lo giudica e dall’alto dei suoi sbagli e delle sue esperienze riesce a essere credibile quando lo consiglia. Noak vorrebbe essere un eroe, ma quando si guarda allo specchio vede solo un uomo sbagliato. Tranne che quando si guardava negli occhi di Cailean e in lui vedeva ammirazione, rispetto, affetto e sincerità. Ritrovarsi in Kay è difficile, gli anni trascorsi li hanno cambiati, le esperienze che hanno vissuto e subito li hanno fortificati ma anche indeboliti. Fidarsi è difficile, così come sperare di non cadere, di non essere tradito, di non provocare un nuovo tsunami capace di stravolgere nuovamente tutto il presente e compromettere il futuro.
Noak e Kay sono diversi e uguali. Uomini che hanno vissuto sulla pelle le cattiverie del mondo, che hanno trovato la forza di rialzarsi e di lottare ogni giorno contro i propri fantasmi. Si può cambiare nome oppure lo si può incidere sulla pelle, ma la forza per sfidare la vita e il destino è la stessa… e quando si è troppo deboli per lottare, allora serve appoggiarsi a chi ha ancora le armi per combattere, un armatura e tanto coraggio.
“Io sono un guerriero, veglio quando è notte.
Ti difenderò da incubi e tristezze.
Ti riparerò da inganni e maldicenze.
E ti abbraccerò per darti forza sempre.
Ti darò certezze contro le paure”
(M. Mengoni - Guerriero)
Spero che i miei pensieri su Noak e Kay, e più in generale sui Vortex, vi abbiano incuriosito. Ci sono libri che meritano di essere letti superando i dubbi legati al genere, ricordando che amore è amore. Lorella ha raccontato uno spaccato di mondo reale e frenetico, ci ha trasportato in un microcosmo di persone imperfette che trovano il loro posto vicino a persone giuste per loro. Nessuno si sente perfetto solo per il fatto di essere ricco e famoso, ognuno resta consapevole della zavorra che lo tiene a terra. E quindi, fatevi un regalo, viaggiate con Axel, Shane, Milo e Noak, fateli diventare parte di voi, amarli sarà inevitabile, tanto quanto accorgersi del loro impegno continuo e perenne per cercare di essere persone migliori per loro stessi e per le persone che amano.
“«[…]Tutti abbiamo i nostri difetti e le nostre paure con cui fare i conti, le nostre imperfezioni che non ci fanno sentire mai all’altezza, ma vediamo sempre la perfezione nelle persone che amiamo».”
Buona lettura!
Annalisa
Ringrazio la CE per la copia ARC