Titolo: L’isola dei desideri impossibili
Autore: Antonella Angelillo
Editore: Literary Romance
Pagine: 369
Trama
Esiste un luogo dove anche i desideri più irrealizzabili vanno a compimento.
Questo posto, dall’atmosfera mistica, esiste, e si trova sul lago d’Orta, nello specifico sull’isola di San Giulio.
Lì, tra la nebbia che avvolge il lago e il silenzio che regna sovrano, vive un gruppo di monache di clausura che, ogni anno, accoglie nel convento donne che hanno perso sia la fede sia la speranza. Donne con vite che non sentono più loro; che hanno gettato la spugna su quei progetti a cui invece ambiscono ancora: e così ci troviamo al fianco di Mia, dalla parlata facile, ma dal cuore generoso, e facciamo il tifo per lei. Assieme alla giovane Ada riscopriamo cosa si provi a innamorarsi e quanto sia difficile scrollarsi di dosso l’etichetta che noi stessi ci siamo incollate. Con Agata ci si apre a un mondo nuovo dove l’accettazione di sé è la cosa più importante.
Tre donne, diverse per età e obiettivi. Tre vite. Un unico amore.
RECENSIONE
C’è chi sull’Isola di San Giulio, sul Lago d’Orta, va in cerca di un desiderio impossibile, chi alla ricerca di se stessi. Perché quella è l’Isola dei desideri impossibili. Vero o no, fatto sta che ognuno troverà risposte alle domande su cui si interroga.
Di solito le ospiti approdano sull’isola spinte dalla voglia di realizzare un desiderio importante. Vengono qui perché ne conoscono la magia.
Parto anch’io per l’Isola, con il carico che credo di aver accumulato e il piccolo bagaglio a mano ridotto all’essenziale.
“Quiete”, dico tutto d’un fiato e mi chiedo come mai sia la prima parola che mi viene in mente. Forse la desidero veramente. Verrebbe da pensare che io stia cercando di superare una tempesta. Perché no? Dentro di me la sensazione è proprio quella di una tormenta.
L’ aura di raccoglimento del Monastero, il tempo scandito dalle preghiere, l’atmosfera rarefatta del paesaggio, possono rimettere ordine in un’esistenza che ha perso i punti di riferimento. Inizialmente un viaggio al buio, verso un’isola nascosta dalla nebbia. Poi improvvisamente la nebbia si dirada e si raggiunge la chiarezza, sia dentro che fuori.
Questo è ciò che accade a Mia, Ada e Agata, tre giovani donne che consideravano l’Isola una destinazione e invece per loro è solo un punto di partenza. Quello spazio ristretto in mezzo alle silenti acque del lago finisce per diventare un rifugio in cui ritrovare se stessi.
Ho potuto constatare che è proprio vero quello che si dice di quest’isola, ha un effetto benefico sulle persone, qualcosa di magico che la rende speciale. …
Ci chiudiamo la porta alle spalle e attraversiamo il giardino in silenzio. I raggi del sole passano attraverso i rami della grande magnolia, sono i più caldi che abbia sentito da quando sono arriva sull’isola. E mi scaldano finalmente l’anima.
Il mistero riguardante il furto del prezioso crocifisso, in cui le tre ragazze si ritrovano invischiate rappresenta un banco di prova su cui misurarsi, con le proprie debolezze e fragilità per poi uscirne allo scoperto, finalmente rafforzate.
L’isola di San Giulio è un luogo in cui rinascere, la pausa dal turbinio della quotidianità, lo stop dalle abitudini e dalla routine, quell’intervallo che esiste tra chi sappiamo di essere e chi potremmo essere veramente. È il luogo in cui ognuno si può permettere di diventare la versione migliore di se stesso, finalmente.
Romina
Ringraziamo la CE per la copia ARC