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Recensione: I put a spell on you di Kyla Torres

Titolo: I put a spell on you
Serie: The Black Hole Series vol.1
Autore: Kyla Torres
Editore: Self-Publishing
Genere: Music Romance
Volume: Autoconclusivo
Data pubblicazione: 20 luglio 2023
Pagine: 619


Trama

Mi chiamo Dave Anderson e sono il batterista e cantante solista dei Black Hole. Ho passato la mia vita a cercare di scacciare via i demoni del mio passato e non pensavo ci sarei riuscito, almeno fino a quando non è arrivata lei. Lei, che ha colorato le mie giornate e interrotto i miei incubi ricorrenti con la sua presenza e la sua voce. Lei, la mia streghetta.
Mi chiamo Clarissa Marini e sono riuscita ad accaparrarmi il lavoro dei miei sogni, solo che per farlo sono arrivata a Boston. Siamo solo io e mia figlia Sara, ma sono sicura che questa città saprà darci quello che cerchiamo.
Un gelato. Uno spettacolo musicale. Una canzone che fa da sottofondo a due vite che non si sarebbero mai dovute incontrare.
Quando passato e presente si scontrano, però, non tutto quello che luccica è oro. Riusciranno Dave e Clarissa a superare una prova che rischia di separarli per sempre e a vivere assieme la melodia che potrebbe diventare la loro vita?


RECENSIONE

Buongiorno care amiche lettrici amanti dei Musical Contemporary Romance, ma soprattutto delle storie d’amore intense e travagliate che sanno trasformarsi in quelle ancore di salvezza, talmente potenti da tramutare le vite dei protagonisti. I sentimenti diventano la forza motrice e quel raggio di sole che aiuta ad affrontare il presente, frutto di un passato che per troppe situazioni, sempre di più somiglia ad un inferno personale. Oggi desidero parlarvi del romanzo d’esordio di Kyla Torres, un racconto che definire soltanto un Music Romance mi sembra del tutto riduttivo, perché al suo interno si interfacciano e prendono forma situazioni caratterizzate da sfumature e colorazioni diverse, che hanno il merito di trasportare “I put a spell on you” al di là di questa semplice generalizzazione. L’autrice fin dalle prime pagine si prende i suoi tempi per condurci a piccoli passi e con molta dolcezza all’interno del racconto, gettando le fondamenta e strutturando ogni situazione, per poi concederci una visuale via via sempre più ampia, sulla vita, i caratteri, il passato, le emozioni e il vissuto dei due protagonisti. Contemporaneamente avvia interessanti dinamiche che creano delle sotto tracce che hanno il merito arricchire il tessuto narrativo, trasportano il lettore all’interno del racconto, per conoscere nel dettaglio ciò che all’inizio è difficile intuire, merito di una trama che assume via via connotazioni più tortuose e complesse, soprattutto a causa di un passato che ritorna portando con sé la stessa angoscia, il medesimo tormento e l’identico calvario resuscitato da tempi più remoti. Il romanzo quindi, oltre a palare di musica, sfiora le nebbie della sofferenza, si fonde con le nebulose incertezze del dubbio, mentre una pennellata di mistero affonda i suoi artigli, colorando le pagine con un soffio di angst e un alito di suspense.  

“Non ho la voce di Danny, la mia è più profonda e scura, perfetta per la sua esecuzione. Ho sempre amato questo brano e cantarlo mi aiuta ogni volta a far uscire fuori i miei demoni interiori. È come se riuscissi a esorcizzarli attraverso la musica. Almeno per quel breve lasso di tempo, prima che tornino a dilaniarmi l’anima. Chiudo gli occhi e davanti a me non esiste più nulla, quando iniziamo a suonarla. Le parole danno voce al mio inferno, mentre le rullate sostengono il ritmo serrato del brano"

Un romanzo che ha come protagonisti due personaggi che hanno un’età adulta, che arriva a sfiorare e ad oltrepassare di poco gli anta, pertanto si può parlare di una storia che nel complesso e in senso generale, profuma di seconde chance, in quanto offre per entrambi, una nuova occasione di vita e d’amore, nonostante tra loro non esistano precedenti e trascorsi. Lungo il tragitto ogni situazione troverà la giusta collocazione e l’autrice in questo, si è rivelata abile e fantasiosa, soprattutto nell’intessere diversi percorsi che hanno preso respiro al di sotto della narrazione principale, attraverso un ricamo di eventi e un intreccio di personaggi, rendendo la trama intricata ma avvincente, merito anche degli snodi critici, dei cambi di passo e delle battute d’arresto. Ma ciò che conta maggiormente è l’impronta racchiusa nel titolo, che parla di un incantesimo, quello che la dolce e talentuosa Clarissa esercita su Dave, un uomo fatto e all’apice del successo, ma ugualmente segnato dalla vita ed in preda ai ricordi e ai suoi demoni. Un uomo che, grazie ad un’incontro partito inizialmente male, subisce una progressiva metamorfosi che somiglia sempre di più ad un qualcosa di predestinato, per il sapore della scoperta e di quella magia che soltanto una unione voluta dal destino può avere. In tutto questo, la canzone di Nina Simone che Clarissa canta all’inizio, e che regala un significato al titolo, crea sicuramente il giusto aggancio

«Ti ho lanciato un incantesimo perché sei mio. Faresti meglio a fermare le cose che fai, non sto mentendo, no, non sto mentendo, non lo sopporto, tesoro, il modo in cui corri sempre in giro, non lo sopporto, il modo in cui mi sminuisci sempre. Ho lanciato un incantesimo su di te perché sei mio. Ti ho fatto un incantesimo.»

Il romanzo inizia con la protagonista Clarissa Marini una donna italiana di trentotto anni, madre single della piccola Sara di sei, mentre affronta il viaggio in aereo che la porterà a vivere il suo sogno americano. Finalmente ha ottenuto un ruolo come insegnate di letteratura italiana all’Università di Boston e questo viaggio, si rivela ben presto l’occasione giusta per voltare pagina e dare inizio ad una nuova vita mettendo a frutto ogni suo talento e passione, come quella per la musica. Esistono problemi pratici da affrontare, ma anche sorprendenti ed inimmaginabili opportunità, così come degli inquietanti ed imprevedibili intrighi ed inaspettate difficoltà che, per forza di cose la coglieranno impreparata, gettandola nel dubbio e nell’ansia. Ma in tutto questo è soprattutto l’incontro con Dave a segnare l’inizio di una svolta profonda, perché tra loro nasce un qualcosa di sconvolgente e bellissimo, esattamente come lo è l’emozione intensa che li folgora entrambi, al pari di un fulmine a ciel sereno.

“quell’angelo fuori di testa era una visione che, in un’altra vita e in un altro periodo, avrebbe potuto corrompermi. E io ho già sofferto abbastanza per dare corda a elementi che potrebbero rivelarsi fatali. “

Dave e Clary mentre si sorridono, si riconoscono, si comprendono e si amano, come mai è accaduto prima, anche se saranno costretti a lottare e ad affrontare ostacoli e situazioni di diversa natura che, mettendosi di traverso sul loro cammino si ripercuoteranno inevitabilmente su di loro, le loro vite e il loro amore. È una storia d'amore che inizia in maniera dolcissima, è fatta di sorrisi, di gentilezza, di rossori sulle guance, di tentennamenti e di emozione pura e tangibile, anche da parte di Dave, un uomo che è sempre stato un predatore, ma che con lei di trasforma in un cucciolo timoroso di fare passi falsi e rovinate tutto.

"Dolce non lo sono mai stato, ma quel bacio diventa qualcosa di magnifico e delicato."

Chi è Dave Anderson? È un sexy e bellissimo quarantunenne che possiede tutto ciò che piace ad una donna! Prima di ogni cosa è il talentuoso e spettacolare batterista e cantante solista, nonché leader dei Black Hole, la band hard rock di San Francisco che si trova a toccare nuovamente l’apice delle classifiche americane, e a cavalcare il successo, dopo un momento di stasi. È un uomo idolatrato dalle tante fan che lo vogliono e lo desiderano, ora così come è sempre stato fin dall’inizio della sua carriera. Ha un fascino magnetico e un carisma che non lascia indifferenti, merito dei suoi occhi e del fisico scolpito dalle tante ore di boxe e dal duro allenamento, indispensabile per tenersi in forma, ma soprattutto per sfogare la rabbia che lo divora dal di dentro, promemoria di un passato che non riesce a dimenticare e che ancora lo assilla, con quegli incubi che non hanno mai fine.  

«Non lo so, sento che sto precipitando di nuovo e non voglio diventare come il peggiore dei miei incubi, cazzo».

Esercita un richiamo irresistibile sull’universo femminile grazie alla fama, ma anche per quella sua aurea ombrosa e maledetta che l’accompagna e aleggia intorno alla sua immagine, pertanto è soggetto ad un vero e proprio assalto che da sempre ha assecondato, convinto di non essere fatto per una relazione seria o per concedere il suo interesse e i suoi appetiti sessuali ad una donna soltanto. Tutto questo prima di incontrare Clarissa, la dolce italiana da lui soprannominata “streghetta”, perché è riuscita ad infondere una magia e a lanciargli un incantesimo, per arrivare dove nessuna è mai riuscita prima.  

"ma quando la ragazza inizia a cantare, tutto si ferma e mi volto verso il centro della sala. Quella voce…quella voce mi è familiare. E anche se non lo fosse, è talmente calda e ipnotica che chiunque resterebbe incantato ad ascoltarla.

Clary ha scalfitto e abbattuto il suo muro di imperturbabilità e di indifferenza, colorando le sue giornate di una nuova luce. E’ riuscita a scacciare quegli incubi ricorrenti, emblema e traccia del suo passato e del suo tormento interiore. Due vite agli antipodi che si intrecciano e si compenetrano, grazie al destino e ad una stessa passione, quella per la musica che con forza li unisce, anche se qualcosa di oscuro si profila ben presto all’orizzonte, pronto a dividerli...cosa sarà? Vi lascio con il punto di domanda, perché per conoscere ogni cosa dovrete avventurarvi in "I put a spell on you” un romanzo lungo ed articolato, ma che riserva tra le sue pagine, molti sentimenti, risvolti, intrecci così come delle conseguenze, difficili ed inattese.  

“Comunque, solo qualche settimana fa, avrei giocato come il gatto col topo e flirtato con lei fino a concludere in bellezza, ma qualcosa è cambiato. Avere Clarissa qui con me, è come se avesse spento quella necessità. Lei riesce a catalizzare tutta la mia attenzione”

Un debutto a mio giudizio positivo e assolutamente meritevole per Kyla Torres, che in "I put a spell on you” ha dato prova di intendersi di musica e di tanto altro. Da alcuni passaggi all’interno del racconto, emergono infatti dei tecnicismi che soltanto un’appassionata di musica e di canto può conoscere. Molte parti inoltre, mi hanno convinta della sua valenza autobiografica, ovvero la possibilità di aver attinto dalla propria vita per riversarla in piccoli accenni all’interno della storia, cosa che ho trovato molto piacevole, perché l’emozione è arrivata tutta. La caratterizzazione dei protagonisti è ben riuscita e sono stati ben evidenziati anche le personalità dei personaggi secondari, che danno una decisa impronta e hanno il merito di avvolgere, alimentare ed esaltare la vita e la realtà di Dave e Clary. Ma ciò che mi ha letteralmente conquistata e avvinta, è la capacità di Kyla di fomentare l’attesa e descrivere il momento, quello che precede il tuono della musica e il boato della folla. Mi ha trasportata direttamente lì e a leggere l’estratto che ho sottolineato, il cuore ha ripreso a battere forte, mentre gli occhi mi luccicano anche di commozione. Semplicemente fantastico e non sono neppure un’amante dei concerti! Eppure questa è esattamente la dimostrazione della potenza e della forza che si racchiude dentro alla magia delle parole

“Saliamo lentamente gli scalini, attorno a noi il buio e il silenzio. Nessuno riesce a vedere o a capire cosa succeda nei secondi precedenti l’esplosione della musica. Momenti, secondi cruciali, durante i quali ogni singolo muscolo è teso fino all’inverosimile a causa dell’adrenalina che circola in tutto il corpo. Momenti, dove ogni briciolo di pensiero è azzerato da quello stato di ansia da prestazione, che ha il potere di tenerti ancorato alla realtà per non farti commettere ca**ate madornali. Ci sistemiamo ai nostri posti, senza generare il benché minimo rumore, e bastano tre secondi a scatenare il delirio. Tre secondi in cui Danny irrompe con il suo riff di chitarra e dà vita al boato di applausi e urla che ci danno il benvenuto in questa incredibile città.”

La scrittura di Kyla è veramente piacevole, attenta e “trasformista”. Sa cambiare modalità espressiva per dare voce al pov di Dave e a quello di Clarissa, infondendo ad ognuno una propria e personale specificità. Si è rivelata una lettura decisamente piacevole nel complesso, in grado di coinvolgermi, soprattutto superata la prima parte che ho trovato un po’ più lenta a causa delle eccessive descrizioni. È una caratteristica evidente di Kyla Torres, che ama puntualizzare ogni momento delle attività dei suoi personaggi, aspetto che affettuosamente e con il dovuto rispetto, consiglio di limitare, per concentrarsi maggiormente sui particolari importanti alla dinamica del racconto, lasciando stare tutto il resto che rischia di abbassare il livello di attenzione. Attenzione anche ai vuoti di trama e a dare un senso logico alla successione degli eventi. In realtà sono piccoli appunti dovuti sicuramente al fatto di dover tenere in tensione, un racconto molto lungo, complesso e multi sfaccettato. Un’ottima prova iniziale per Kyla Torres che reputo assolutamente promettente, pertanto seguirò con interesse le sue future pubblicazioni.

Vi lascio con un altro bellissimo estratto che parla di musica e di passione. Quella che si sprigiona in Dave e che coinvolge anche Clarissa, due anime che condividono la stessa intensità e che hanno trovato nella musica il loro personale linguaggio, quello più intimo e vero. Alla prossima!

“Dave mi guarda un’ultima volta e mi sorride, prima di battere il tempo e cambiare completamente espressione. Diventa serio, concentrato, e so che da ora fino alla fine della loro esibizione non ci sarà spazio per altro, se non per la loro musica. Assistiamo a uno spettacolo mozzafiato, dove l’adrenalina e la musica rock infiammano la sala come se fosse un’arena.”

Cristina Pisano

Ringraziamo l’autrice per la copia ARC

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