Titolo: Lo strano caso del quadro scomparso
Autore: Alessandra Carnevali
Casa editrice: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 21/07/23
Trama
È un periodo tranquillo per il commissariato di Rivorosso Umbro, e Adalgisa Calligaris comincia già a pregustare le gioie della pensione. Ma la quiete viene interrotta bruscamente dal medico legale Carlo Petri, che si mette in testa di organizzare una rimpatriata con i vecchi compagni delle medie. Adalgisa, che conserva un pessimo ricordo di quel periodo della sua vita, non vorrebbe saperne niente, ma purtroppo Petri non sente ragioni: non solo la invita, ma la incarica anche di rintracciare i tredici ex alunni che non vivono più a Rivorosso. Adalgisa si mette così sulle tracce dei compagni di scuola, che non vede da quarant'anni. Tuttavia, quella che sembrava soltanto una fastidiosa incombenza assume presto tratti decisamente più foschi: uno degli invitati, Luigi Gallettini, detto Frittomisto, sembra scomparso nel nulla. La sua ricerca conduce Adalgisa a Roma, dove l'indagine si intreccia alla misteriosa morte di un'importante artista norvegese e alla storia del celebre furto dell'Urlo di Edvard Munch...
RECENSIONE
Questo libro è stato il mio primo approccio al mondo del commissario Calligaris. Non sapevo cosa aspettarmi, anzi mi ero fatta un’idea che è stata parzialmente confermata. Ho trovato, come immaginavo, un commissariato di provincia ben integrato nella vita di paese e ho conosciuto persone normali con uno stile di vita tranquillo e riflessivo. Tutti i colleghi di Adalgisa sono simpatici e disponibili ad assecondarla in ogni sua indagine, qualunque sia la finalità, persino l’organizzazione di una cena di classe! Sono passati quarant’anni dalla fine delle scuole medie e solo coi potenti mezzi della polizia e col fiuto allenato di chi è abituato a scovare le persone che si vogliono nascondere, è possibile rintracciare gli ex compagni di classe che hanno abbandonato Rivorosso Umbro. Tutti tranne uno che sembra evaporato nel nulla durante una vita ricca di peripezie: Luigi Gallettini, detto Frittomisto. Per inseguire le sue tracce il commissario sarà costretta ad affrontare i suoi limiti e paure per arrivare a Roma e qui succederà di tutto! Chi avrebbe dovuto essere fonte di informazioni viene in realtà trovata morta e chi sembra collaborare ha in realtà finalità molto diverse. Adalgisa con la sua simpatia e l’aiuto dei colleghi umbri si ritrova lo stesso a collaborare all'indagine per omicidio con il commissariato di Roma. In realtà la nostra eroina sembra sempre partecipare per caso alle ricerche, quasi inciampare fortunatamente negli indizi, ma quando arriva alle conclusioni esce il suo mix di arguzia, simpatia e praticità.
Tutti i personaggi incontrati sono simpatici e sono tutti specchio della provincia italiana ricca di diversità e mille sfaccettature.
La serie è carina, anche se, almeno per me in questo libro, il vero nucleo della storia non è stata la parte gialla e di mistero, ma la vita del paese con l’arrivo di nuovi gestori del bar un po’ particolari e la scomparsa di Frittomisto.
Il messaggio che ho colto nella narrazione è legato alla vita, all’accettazione del diverso, di colui che anche se ha sbagliato può cambiare e migliorare, di colui che per nascita non è come gli altri esteriormente, ma in realtà ha le nostre stesse abilità e pensieri. E sullo sfondo a trainare tutta la narrazione c’è Luigi Gallettini, Frittomisto, con la sua vita rocambolesca e difficile che lo ha portato dalle stelle alle stalle più volte e che ora lo vede associato all’altro mistero che affronta la storia, la sparizione dell’Urlo di Munch, praticamente una sintesi della sua vita.
“Quel dipinto era l’espressione dell’angoscia pura e della solitudine.”
Buona lettura!
Annalisa