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Recensione: Smelly Dill di Priscilla Plate

Titolo: Smelly Dill
Autore: Priscilla Plate
Serie: Stones & Flowers Collection - vol 4
Editore: Self Publishing
Genere: Multicultural-Romantic Comedy
Trope: Friends to Lovers, Slow Burn
Data pubblicazione: 18.04.2023
Autoconclusivo


Trama

Che succede, quando un gioco nato per scherzo si trasforma nella fonte di tutti i mali?
Lo scoprirà ben presto Guy, quinto dei fratelli Stone, bartender di professione e rimorchiatore per vocazione. Ogni sera, al bancone dello Stones & Flowers, in combutta con la sua migliore amica, mette in piedi scommesse clandestine. Pur di vincere, ha collaudato delle tecniche di abbordaggio quasi infallibili.
Quasi, appunto.
Chiaro, un farfallone immaturo e vanesio come lui non può credere nell’amicizia tra uomo e donna. Eppure, sembra che Xīn Yán Lin rappresenti l’anomalia del suo sistema perfetto.
Almeno, finché la ragazza dagli abiti sgargianti e dai fiocchi tra i capelli, di punto in bianco, pare essersi volatilizzata nel nulla.
A partire da quella serata maledetta, Guy si prefigge un unico obiettivo: stanare l’eccentrica cinese a cui si sente legato.
Ma come fare, se non sa neppure dove abita?
E se XīnXīn, in realtà, fosse sparita soltanto per colpa sua?


RECENSIONI 

Mi sono innamorata di un altro fratello Stone! E con questo siamo a quattro, sì perché anche Derek per me è uno Stone. Parallelamente ho trovato la mia quarta amica del cuore. Che dire di questa serie? A ogni capitolo si riconferma appassionante e ironica, proprio come piace a me. Ogni coppia fino ad ora incontrata ha dovuto superare qualche difficoltà affrontando i propri problemi. Anche per Guy è così, solo che in questo caso tanta è la gioia e l’esuberanza del personaggio che stenta a capire i limiti della sua XīnXīn. 

Guy ha ventisei anni ed è il più piccolo dei maschi Stone. Non ha avuto le idee chiare in passato riguardo al suo destino e solo tornando alle sue origini con nonna Leda e nonno Guido ha scoperto la passione per le erbe e il loro utilizzo nei cocktail. Guy è giovane, estroverso, simpatico e potrebbe sembrare superficiale, ma in realtà è un ragazzo che sta maturando e quando si accorge di come le sue priorità cambiano si sente perso e smarrito. La famiglia è importante e proprio ai fratelli chiede supporto. Anche in questo libro il sentimento preponderante è l’amore familiare che supera ogni lite e ogni screzio. La mamma e il papà sono i capisaldi che sono stati capaci di infondere nei figli la volontà di restare uniti e aiutarsi gli uni con gli altri. Guy ne esce come un cucciolo ancora non arrivato, un ragazzo che parte ogni giorno dai suoi risultati e dall’amore che prova per il suo lavoro per fare sempre meglio e per lasciare il segno anche lui. Punta tutto sui gusti particolari ed esotici come l’aneto, tanto insulso come fiore, tanto puzzolente come fragranza, ma con tanto potenziale. Tutti sono capaci di amare una rosa: è bella, dolce e profumata. Solo un animo guerriero e scanzonato può invaghirsi dell’aneto! Nell’abitudine e nel facile spesso non risiede la nostra felicità e così Guy giorno dopo giorno si accorge di come anche un paio di occhi a mandorla possano stravolgere il suo cuore e tutto il suo mondo. 

“[…]“Dietro ai sensi, vedi che la ragione ha corte l’ali”, un passo del Paradiso tratto dalla Divina Commedia, a cui mamma è particolarmente affezionata. 

E finisco per pensare che, in fondo, ciò che sto provando non è così tremendo come mi ostino a definirlo. Mi sento un altro da me stesso, è indubbio, eppure le strane emozioni che patisco e che non so decifrare mi elettrizzano, anche se mi spaventano.”

Le tradizioni sono diverse, ma quando si ama la propria famiglia e si vive per essere persone di cui un genitore possa essere orgoglioso, non conta nulla se si è cinesi o italoamericani. XīnXīn è una dolce ventiquattrenne cinese emigrata con la famiglia molti anni prima a New York. Ama e rispetta suo padre, lo aiuta nel lavoro e non cerca di prevaricarlo con i suoi desideri perché pensa di dover essere vittima delle antiche tradizioni cinesi, ma quando un esuberante ragazzo capisce di amarla, lei scopre che famiglia vuol dire amore indipendentemente da quale lingua si parli o quale divinità si celebri. 

Amare sé stessi e cercare di essere felici non è egoismo e le persone che ci vogliono bene, come le famiglie, vorranno essere parte di una gioia condivisa. 

“[…] secondo la leggenda, la carpa era in grado di risalire le cascate del Fiume Giallo, per diventare un Dragone. È rossa, perché si addice alle persone passionali che amano andare controcorrente. […] se mi metto in testa qualcosa […] sono pronto a tutto, anche a sacrificare me stesso. […] È giusto per me, e credo sia il simbolo perfetto per te, XīnXīn.»”

Anche questa storia mi è piaciuta moltissimo, ho riso, mi sono commossa, ho tentennato con i dubbi di XīnXīn e mi è spiaciuto arrivare alla fine perché avrei voluto sapere di più del loro amore. 

Care autrici della Stones & Flowers collection vi faccio i miei complimenti! Capitolo dopo capitolo amo sempre di più questa famiglia e la trovo sempre più vera. Un giorno andrò a New York e un lunedì sera cercherò il loro ristorante e chiederò un cocktail a Guy mentre mamma Mara porterà in tavola le lasagne migliori del mondo. Per me loro sono la famiglia perfetta e non vedo l’ora di continuare a sognare con le loro storie. Sappiate già che dopo questi sei libri vi chiederò il libro sull’amore di Mara e Tom e poi anche una serie per la terza generazione!

Buona lettura! 
Annalisa


Per la quarta volta ho varcato le porte del ristorante più rinomato di New York, lo Stones & Flowers Restaurant, ma anziché prendere posto ai tavoli elegantemente apparecchiati o dirigermi verso le cucine, dove un giovane ed attento Chef crea piatti dagli accostamenti azzardati ma equilibrati, questa volta mi sono diretta a passo deciso, verso l’angolo bar dove un pimpante ed allegro “bartender di professione e rimorchiatore per vocazione” si sta esibendo in una delle sue migliori performance. Ciò che vedo non è esattamente ciò che è, perché il protagonista di questa storia si rivela lungo il racconto, un personaggio multi sfaccettato dalle infinite sfumature che è riuscito a sorprendermi continuamente. Per la prima volta sono in difficoltà. Non riesco a trovare le parole per esprimere il divertimento, la tenerezza, l’aspettativa, l’attesa, la felicità, il sollievo, l’incredulità che ho provato nell’approfondire la conoscenza di Guy. Nell’approcciarmi per la prima volta e seriamente, al suo mondo, ai suoi amici e soprattutto a Xīn Yán. E’ stato come se davanti ai miei occhi, si fosse spalancato un universo a colori, pieno di luci ad intermittenza, che ha dato l’avvio ad una girandola infinita di emozioni. Mi sono appassionata alla storia di Guy e Xīn Xīn, e ho riso fino alle lacrime, soprattutto quando Guy si è buttato senza esitazioni, nelle sue mille spericolate avventure, che l’hanno reso a tutti gli effetti, il mio Stone preferito! Ma non fate troppo affidamento su ciò che scrivo, perché l’ho affermato per tutti! Una cosa comunque è certa: la Stones & Flowers Collection non delude mai!

Ma chi è Guy? È decisamente un tipo particolare! È bello ed intrigante, piace e sa di piacere. E’ molto vanitoso, ed è orgoglioso dei suoi riccioli dalle ciocche schiarite, per creare l’effetto “surfista tra le onde”. E’ veloce di pensiero ed è un vulcano di idee, ma possiede anche un grande cuore. Lavora nell'attività di famiglia, insieme a Candy e al fratello Adam con il quale i battibecchi sono all'ordine del giorno. Adora punzecchiare questo fratello tanto diverso da lui, così responsabile, concentrato e seriamente determinato a spuntarla, per conquistarsi il rispetto e la considerazione del padre Tom che sembra metterlo continuamente sotto pressione. Guy è fatto di tutt'altra pasta. È l'eterno adolescente, con gli ormoni a palla, affetto della sindrome di Peter Pan. E’ un folletto dispettoso, che non ha voglia di crescere, anche se tutto ciò che ha ottenuto, a livello professionale, lo deve esclusivamente al proprio impegno, alla determinazione e alla costanza. Tolto questo, rimane un ragazzino adulto ma immaturo, che ha talmente sete di divertimento, da arrivare a raschiare il fondo del barile. Ed è proprio ciò che accade all’inizio, quando una situazione spinta al limite, avrà il “merito” di avviare tutta una serie di circostanze, ripercussioni e conseguenze più o meno gravi, che inaspettatamente e attraverso giri strani e controversi, finiranno per schierarsi a suo vantaggio.

Il romanzo inizia con Guy che si rivolge direttamente a noi, per raccontarci con il suo modo di esprimersi scanzonato, gioviale e vivace, la situazione che sta vivendo, mentre cerca di vincere l’ennesima scommessa stretta con la sua migliore amica Xīn Xīn, l’unica donna che non solletica in lui pensieri lascivi. Fatto più unico che raro, perché Guy è un pimpante ventiseienne, dai forti appetiti sessuali e dai modi allegri, grazie ai quali riesce a stemperare gli animi e le tensioni, per portare il buonumore ovunque si trovi. Riesce a rallegrare anche chi ha preso un po’ troppa confidenza con la tristezza, al punto da diventare il mood che la contraddistingue. Xīn Xīn lo sa bene ed è così altrove, ma mai quando è seduta al bancone del bar in compagnia del suo migliore amico. Xīn Xīn è attratta da Guy, esattamente come un fiore un po’ appassito, che anela le gocce di pioggia, offerte da un frizzante acquazzone estivo. Ha gli occhi spenti e privi di felicità, perché la sua vita non va esattamente come vorrebbe. Il senso di responsabilità sommandosi alla necessità di non deludere chi fa affidamento su di lei, la obbliga a mettere da parte i suoi sogni, spegnendo inevitabilmente ogni fiamma e guizzo interiore. Sotto l’effetto dell’energia dirompente di Guy, per poche ore la notte, Xīn Xīn riesce ad illuminarsi e a rifiorire sotto ai raggi del Sole, perché il suo Sole è Guy. La loro amicizia continua, tra scherzi, freddure, sfide, risposte piccate, battute di scherno piene di sarcasmo, sotto lo sguardo sfinito di Jeff, che tra uno sbuffo e un’imprecazione in messicano, li osserva stranito. Tutto bene fino a quando, davanti all’ennesima scommessa che Guy vuole vincere a tutti i costi, questa volta si schianta di fronte a ciò che è improponibile, squallido e grottesco, mentre all’improvviso, tutto ciò che è sempre stato, si incrina e si frantuma, lasciando dietro di sé, una scia di vuoto e la pienezza del nulla. Xīn Xīn scompare è Guy entra in crisi.

Da questo punto avviene un primo cambio di passo, grazie al quale iniziano a venire a galla aspetti sommersi di Guy, che non si possono indovinare, ad un semplice esame superficiale. Sotto l’apparenza gioviale, il carattere esuberante e la parlantina sciolta, c’è molto altro, pronto ad emergere in maniera prepotente. Il detonatore del cambiamento, è proprio la crisi in cui inesorabilmente affonda, quando un qualcosa a cui non sa attribuire il significato, lo schiaccia fino a togliergli l’aria. L’energia di Guy evapora, mentre annaspa tra i tanti pensieri e le molte difficoltà. Niente di cui preoccuparsi, perché il bartender dalle mille risorse, anche quando giace puzzolente a letto, annaspando nella crisi esistenziale, riesce comunque a rubare la risata. La cosa importante è che Guy si scopre diverso e profondamente intenzionato a comprendere ciò che sente e che non capisce. Ovviamente i fratelli accorrono al suo capezzale, ora l’amorevole Candy e il cinico David, che non perde occasione di mostrarsi per quello che è, così ruvido, razionale ma diversamente affettuoso. Mentre leggevo, mi sono innamorata sempre di più di questa famiglia, così calorosa e presente, soprattutto nei momenti difficili e così, tra una risata e l’altra, inevitabilmente, è scattato il momento lacrimuccia.    

Damian la pantera ammaliante di casa Stone, da vero esperto in sotterfugi ed escamotage amorosi, sa elargire la soluzione, proprio nel momento del bisogno, mentre è l’uragano Katrina la piccola di casa Charlie, in tempi non sospetti, a centrare esattamente il punto, mettendo il dito là dove sta di casa la verità. Questa volta però è Derek a dare il consiglio giusto, quello che ha il potere di sciogliere l'intreccio critico della trama e spingere Guy a perseguire la giusta strategia. La posta in gioco è veramente molto molto alta. Lasciare o prendere. Non c’è più tempo per i tentennamenti, perché il destino, così come le scelte compiute per i motivi sbagliati, sembrano intenzionati a portarsi via ogni speranza. Ma Guy non cede e da questo momento in poi, inizia una nuova parte, che vede il giovane Stone, mettere in moto ogni sistema per riuscire ad ottenere ciò che vuole. Che ci crediate o no, non si risparmierà in niente e ne leggerete di tutti i colori!  

Ho veramente tante cose da dire ancora, ma non posso dirvi tutto! Sappiate soltanto che Priscilla Plate ha fatto sfoggio di una creatività eccezionale. Se qualcuno dovesse chiedermi chi sono i protagonisti del libro, risponderei senza esitazione: i riccioli di Guy! Hanno vita propria e rispondono per lui a qualsiasi domanda, meglio delle parole. Sanno anche esprimere ogni tipo di emozione e sensazione, quelle che scaturiscono dalle varie situazioni piacevoli e non, in cui si trova invischiato per tutta la durata del romanzo. Una menzione speciale al tenero Mao e alla superstar Fonzie. Non potrò più evitare di immaginarlo nelle varie situazioni descritte nel romanzo. Non vi svelo nulla, dovrete scoprire tutto leggendo! Il tetto si rivela un posto magico dove emerge tutta l’essenza di Guy, che sempre di più mi ha ricordato per tanti aspetti, un folletto. Come questi personaggi di fantasia è agile e ha un carattere allegro e scherzoso. Sa essere benevolo, ma se qualcuno lo offende si vendica in modi comici o con scherzi simpatici. E proprio come un folletto, Guy ha bisogno del contatto con la natura, di affondare le mani nella terra per ripristinare il proprio equilibrio interiore e ricominciare a respirare. Le piante, le erbe, gli estratti, gli esperimenti, un personaggio veramente ricco di sfaccettature e stratificazioni. Anche in questo l’autrice mi ha stupita, perché è riuscita a creare un personaggio incredibile, pieno di sfumature e pregno di una sensibilità intensa e profonda, che via via diventa sempre più acclarata ed evidente. Credo sia il personaggio più ricco di sfaccettature e dai risvolti originali, che mi sia mai imbattuta. Guy sa colpire in infiniti modi diversi e se leggerete la sua storia sono convinta capirete veramente ciò che intendo, perché è impossibile non accorgersene.

I momenti più belli sono veramente tanti! Guy in versione Marine in missione tra le siepi, oppure quando si trasforma in Godofredo, ma subisce un cortocircuito a causa delle ciabattine e la mutanda striminzita,. Ebbene sì, sono situazioni indimenticabili. Meravigliosa in maniera diversa la cena del lunedì sera, quando tutti i fratelli si siedono sugli sgabelli di fronte al bancone del bar. In quel momento si respira l’affetto, quello nascosto dietro al loro giocoso rapporto, così diversi ma incredibilmente veri. Accurata la caratterizzazione di Xin Xin, la sua cultura e il suo essere schiva, chiusa e distaccata, ma anche battagliera, tenace e guerriera, per poi infine aprirsi, per dimostrare tutta la sua ricchezza e bellezza interiore.

La scrittura di Priscilla mi ha conquistata in diversi modi. Carezzevole, attenta a tutto, ad ogni più piccolo particolare, dettaglio, gesto, cenno, movimento ed aspetto. Ha dimostrato estrema sensibilità dove era necessario, pertanto in ogni momento che si è succeduto nel racconto, è riuscita a toccare le corde giuste, rivelandosi artefice di una scrittura suggestiva ed emozionante. Così evocativa, divertente, ironica, mai noiosa, priva di cedimenti nel ritmo e nella forma, pertanto lo stile è attento, armonioso ed equilibrato, perfetto in ogni punto, così come nei dialoghi, decisamente credibili. Ogni situazione ha preso vita e si è animata, e imi sono ritrovata presente ad ogni scena, mentre assistevo rapita agli eventi come una spettatrice, davanti ad uno spettacolo reale.  

Smelly Dill è stata una continua scoperta. Un’esplosione di colori, di immagini, di emozioni, di profumi, sapori. Una girandola vivace e frizzante, che ruota incessantemente sotto il soffio di una brezza allegra, birichina e dispettosa. Nel catturare lo sguardo, in realtà esprime molto altro, quello che non ti aspetti. Immagini vivide, nelle quali situazioni e fotogrammi si sono susseguiti, tra una risata, un sospiro e una lacrima, come quelle di Guy in versione foca, mentre esterna le proprie emozioni, senza vergognarsi di essere se stesso, anche fragile, sensibile, genuino e grandioso. Pagina dopo pagina, ho colto ogni cambio di passo, come fosse un regalo. Ogni volta che Priscilla Plate si è prodigata in un impercettibile ma chiaro affondo, per entrare sempre di più all’interno dell’universo Guy, ho avuto l’impressione di sfogliare i petali di una margherita, per scoprire ogni volta un qualcosa di completamente diverso, ma altrettanto stupefacente.

Concludo e saluto consigliando assolutamente Smelly Dill, perché si è rivelata una lettura intensa, divertente e bellissima. E’ quel qualcosa che non ti aspetti, ma che sa stupire fino all’ultimo. Alla prossima!

Cristina Pisano

Ringraziamo l’autrice per la copia ARC

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