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Recensione: Una Canaglia senza speranza di Stefania De Prai Sidoretti

Titolo: Una Canaglia senza speranza
Autore: Stefania De Prai Sidoretti
Editore: Self Publishing
Genere: Historical Romance
Editor: Amori al peperoncino
Disponibile su Kindle Unlimited


Trama

Senza onore. Costretto a lasciare l'Italia per sfuggire alla prigione. Filippo, sul piroscafo diretto verso il Canada, vuole solo dimenticare il passato tra le braccia di donne consenzienti e poco impegnative. Perché allora permette a quella zitella dalla battuta pronta e dal naso importante di insinuarsi nei suoi pensieri? Per Caterina ha provato odio a prima vista. Lei lo sfida, gli tiene testa, lo spinge a desiderare di essere diverso. Migliore... Un matrimonio di convenienza, utile a entrambi. Un'attrazione irrazionale e impossibile da soffocare. Ma vecchie colpe e nuovi nemici sono in agguato. Riusciranno Pippo e Rina ad avere la meglio contro avidi approfittatori e false accuse? Tra tempeste di neve, sciamani nativi e fughe rocambolesche, venite a scoprire una storia di rinascita ambientata nel selvaggio Canada di fine Ottocento

Second Chance
Hate to Love
Slow Burn
Matrimonio Combinato
 

RECENSIONE

Spin-off di Un gentiluomo imperfetto. Filippo Nenci è infatti uno dei personaggi secondari, a dire la verità l’antagonista di Gabriele e Giuditta verso i quali si macchiava di grandi crimini.

Lo ritroviamo che sta emigrando verso il Canada per sfuggire alle pene che sicuramente gli verrebbero comminate se non fosse per l’intercessione dello zio monsignore che non vuole scandali o macchie sul suo nome purpureo.

Anche sulla nave che lo sta conducendo al di là del mondo, Filippo si dà per vinto e non pensa minimamente a redimersi. Incontra Rina e sono subito scintille. Nessun colpo di fulmine scatta tra loro, almeno apparentemente ma si scontrano di continuo. Lui è un libertino impenitente, lei un tipetto fumantino, fuori dal comune, tutto pepe.

La traversata è di per sé un’espiazione da girone dell’inferno, specialmente nelle stive dove è stipata in condizioni disumane la povera gente, e il trattamento come immigrato all’arrivo negli Stati Uniti una punizione adeguata per le sue malefatte. Ma noi viviamo con lui un capitolo di Storia del Nostro Paese, riviviamo la drammatica esperienza che hanno affrontato tanti nostri connazionali che sono emigrati nel Nuovo Mondo in cerca di fortuna e di lavoro o di un matrimonio combinato, per sfuggire alla miseria e alla povertà, ricevendo in cambio solo umiliazioni e discriminazioni. Assistiamo a un periodo difficile attraversato dall’Italia divisa tra ideologie politiche ancora in fase di definizione, un Monarca inefficace, una società percorsa da un diffuso malcontento. L’autrice spiega di essersi ispirata a racconti di conoscenti ed episodi che hanno avuto per protagonisti direttamente i suoi nonni e la testimonianza è ancor più sentita. Ho apprezzato tantissimo l’emozionante nota ai lettori:

Davvero quegli uomini e quelle donne buttavano il cuore al di là dell’ostacolo, in un azzardo che a noi farebbe tremare le vene. Fosse anche in parte dovuto alla disperazione o alla solitudine, però sempre coraggio rimaneva. Noi, che siamo spesso bloccati e ingessati con i nostri se e ma, dovremmo ricordarlo.

Questo primo impatto ha insegnato a Filippo a ravvedersi, ad imparare a lottare per conquistare ciò che vuole e non a prenderselo con la forza.

Ma l’inserimento in una realtà sociale come quella del Canada diventa una sorta di contrappasso per lui. Sconta su di sé l’uso della violenza più efferata e scopre di avere nell’animo un sentimento ancor più prepotente che

Una canaglia senza speranza, Filippo Nenci, in fondo una persona buona ma sicuramente non il classico eroe da romanzo, la cui riabilitazione tanto faticosamente guadagnata, noi -con un pizzico di distaccata simpatia- stiamo a guardare.

Stefania De Prai scrive i romanzi storici con disinvoltura e umanità, con una narrazione precisa e puntuale che non è mai pedante e uno stile a volte talmente realistico da risultare crudo ma sicuramente efficace e come sempre, di grande insegnamento.

Romina 

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