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Recensione: Storm di Skyler Kelly (Dri Editore)

Titolo: Storm
Autore: Skyler Kelly
Editore: Dri Editore
Genere: Millionaire
Collana: Millionaire Romance
Pagine: 306
Data di uscita: 18 gennaio 2023


Trama

«Se pensi che possa cadere ai tuoi piedi ti sbagli di…»
Le tolgo il fiato con una spinta decisa e sono tutto dentro di lei.
«Grosso.»
«Lo prendo come un complimento?»

Nessuna regola.
Solo piacere, soldi e divertimento.
Sono David Pierce, l'attore più amato del momento, e per uno scandalo rischio di perdere ogni cosa.
Dovrei pensare solo alla carriera, invece è arrivata Lily a incasinarmi le giornate.
La detesto… e la desidero.
Più mi ripeto che lei non è nessuno, più mi entra dentro.
Sono abituato a gestire di tutto, ma non i sentimenti.
Quelli sono un veleno per il quale non ho un antidoto.

Tropes

o Heal to Love
o Love Deal
o Forced Proximity


RECENSIONE

Durante la lettura di “Storm” pensavo quanto un ventisettenne sia ancora ragazzo oppure quanto sia già uomo. Volendo dare anche un significato di maturità alla suddivisione tra ragazzo e uomo, pensare a David come a un uomo maturo mi è riuscito difficile. Nove anni prima, appena diciottenne, è partito dalla fattoria della sua famiglia in un piccolo paese del Nebraska per tentare la carriera da attore a Los Angeles. Dopo poca gavetta, eccolo idolatrato e adorato da donne e ragazze di ogni età, protagonista della serie tv di maggior successo al mondo “Surgery in love”. Indubbio è il suo talento, la capacità del suo manager di tirarlo fuori da ogni guaio, ma altrettanto lampante è la superficialità con cui affronta la vita fuori dal set. David vive per se stesso forse credendo di essere sempre all’interno di un copione dove non è indicato il finale triste e pensa sempre che arrivi il plot twist insperato a salvarlo. Quando qualcosa inizia a scricchiolare e si ritrova spalle al muro a dover ragionare e affrontare la vita vera, è costretto a mettersi in gioco davvero e a decidere se diventare l’uomo che potrebbe avere in mano un futuro personale e professionale roseo, oppure se restare una persona mediocre colpita dalla fortuna. Di certo non pensava che una ragazzina stramba di ventitré anni, gamer professionista, terrorizzata e segnata dai tornado, potesse fargli vedere un futuro diverso dal presente che stava vivendo. 

È proprio la diversità di Lily, la sua spontaneità, intraprendenza, furbizia e naturalezza che fa dubitare David sui suoi gusti in fatto di donne. Da una parte vede le donne finte nella loro perfezione, dall’altra quelle vere nelle loro imperfezioni. 

“«Non sono esattamente lo spettacolo a cui sei abituato.» «Ma sei lo spettacolo che non smetterei mai di guardare.»”

La sincerità delle persone che David frequenta a McCook è l’opposto del politicamente corretto di Hollywood, ma dopo nove anni di finzione dentro e fuori dal set non è semplice capire ciò che gli capita attorno quando non è il copione a determinare chi sono i buoni e i cattivi. 

“Grazie a te ora so chi sono e chi non voglio più essere.”

La storia è ben delineata, così come i personaggi sono ben caratterizzati. Lily, chiamata affettuosamente Zelda da David, come il personaggio del suo videogioco preferito, è un tornado di disordine e impulsività, di maturità e leggerezza, un eterno conflitto tra ciò che vorrebbe e ciò che deve volere. David è un adorabile e simpatico sbruffone che trova in Zelda lo spillone utile a sgonfiare il suo animo da pallone gonfiato. 

“«Vero, sei una sorpresa continua, David Pierce: attore pompato e megalomane un minuto prima e coinquilino premuroso quello dopo.»”

Momenti di ilarità e risate si alternano ad altri più profondi e meno spensierati in un buon contrasto di emozioni. 

Vi auguro buona lettura! 
Annalisa 

Ringrazio la CE per la copia ARC


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