Titolo: Peaches e la Regina
Autore: Edith Layton
Genere: Novella natalizia
Traduzione: Sara Minervini
Trama
Il Natale sta arrivando nella Londra vittoriana. Un povero ragazzo che vive con la sorella modista nella periferia della città scopre che il suo gatto è scomparso e il suo vecchio cane non può vivere senza il gatto. Disperato, si mette a cercare e scopre che anche la Regina Vittoria ha smarrito la sua gatta preferita ei suoi tirapiedi stanno setacciando la città per trovarla in tempo, prima che la sovrana parta per trascorrere le vacanze natalizie a Balmoral.
Questa novella di Natale, dal sapore e dalle atmosfere dickensiane, racconta di come una giovane e seria guardia al servizio di Sua Maestà, il suo superiore stanco del mondo e uno dei criminali più astuti di Londra cercano, ciascuno a suo modo, di trovare il gatto giusto per restituirlo ai giusti proprietari, tutti, più o meno, con lo stesso scopo…
Dalla servitù a palazzo alle stanze della Regina, da Billingsgate alle taverne più malfamate, le avventure e le peripezie dei personaggi sono molte e c'è molto da imparare dall'amore di un gatto per un cane, di una sorella per il fratello, di un popolo per la sua sovrana e della sovrana per il suo popolo.
«Aveva rischiato tutto per un miracolo, perché il Natale stava arrivando e se mai c'era un tempo per i miracoli era quello»
RECENSIONE
Un racconto davvero singolare che per quanto storico, perché ambientato in epoca vittoriana, sceglie come suo protagonista un grosso gatto arancione.
Attorno a Peaches si muovono diversi personaggi che sembrano usciti dalle pagine di un libro di Dickens coinvolti nel mistero della sua sparizione. Su di loro incombe la maestosa e imponente figura della Sovrana. Contemporaneamente a lei anche una coppia di fratello e sorella hanno perso la loro gatta che rischia di essere scambiata con quella immediatamente ritrovata e restituita alla Regina. Con un ardimento particolare Theodore vuole raggiungere direttamente le stanze reali per riavere indietro la sua Peaches ma solo grazie a una serie di fortunate coincidenze e insolite circostanze riuscirà nell'intento.
L’ironia sotterranea che percorre la storia, immancabilmente destinata a un rassicurante lieto fine, culmina nella conclusione a cui giungono la guardia e il criminale, che si ritrovano ugualmente beffati:
“Chi può dirlo? Gatti e donne”, disse Thomas, scuotendo la testa, “sono imprevedibili”.
La novella è natalizia nella misura in cui tutto si risolve per il meglio, sfoggia gli ingredienti di sempre ed è trasportabile in tutte le epoche. Buone azioni, animi nobili, ragazzi sfortunati e dei cuccioli da salvare, perfino un palazzo da espugnare e una Regina. Una bella fiaba che non trascende nella commiserazione ma con indefesso buonumore celebra il Natale.
Romina
Ringraziamo per la copia omaggio
L’autrice
Edith Layton ha scritto il suo primo romanzo quando aveva dieci anni. Comprò un taccuino marmorizzato e iniziò a scrivere una storia che potesse stare tra le sue copertine. Autrice newyorkese pluripremiata, con più di trenta romanzi e numerose novelle al suo attivo, prevalentemente ambientate in epoca Regency ( e tradotte in italiano per la collana Harmony), i suoi criteri sono cambiati. La storia deve adattarsi al lettore così come tra le copertine.
Dopo essersi laureata in scrittura creativa e teatro all'Hunter College di New York City, Edith ha lavorato per vari media, tra cui una stazione radio e un'importante compagnia cinematografica.
Purtroppo è scomparsa nel 2009