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Recensione: Tutto per la Fama di Elisa Mura (O.D.E. Edizioni)

Titolo: Tutto per la Fama
Autore: Elisa Mura
Editore: O.D.E. Edizioni
Genere: commedia romantica, romance,
Pov: 1 persona alternato
Data pubblicazione: 21 settembre
Pagine: 250 circa
Autoconclusivo


Trama 

Quanto può essere vincolante un giuramento strappato a una ragazzina?
Cora e Julius sono due fratelli adottivi, hanno trascorso la vita fianco a fianco. Lei però si ritrova con in mano una promessa complicata da mantenere: occuparsi di lui. Un onere non da poco, considerando che Julius è cresciuto sia in età che in egoismo. Cora si sente costretta ad assecondare ogni suo capriccio e vede sfumare la relazione con l'affascinante Rufus, a causa di un grosso malinteso e un giro di omissioni da entrambe le parti.
Rufus però non è intenzionato ad arrendersi e tenterà in ogni modo di riconquistarla.


RECENSIONE 

"Tutto per la fama" è un qualcosa che non ti aspetti, ed è assolutamente un gioiello che brilla in un mare di normalità. Un verismo che può sembrare a tratti decadente, misto ad una sottile ironia che trasuda dai virtuosismi lessicali. Sofisticato nella sua struttura espressiva, volutamente arguta e garbata che denota una ricerca dello stile più adeguato per offrire un effetto quasi vintage. Una storia che si insinua sempre più in profondità non appena la mente si abitua a seguire queste parole mai banali, ma adoperate con accortezza e coscienza in modo da evocare le desiderate sensazioni. Il linguaggio utilizzato, così come lo stile di scrittura ha un qualcosa che riporta ad altri tempi, mentre la ricercatezza dei termini è rara da incontrare nei romanzi dei nostri anni. Un racconto ironico, assolutamente divertente e geniale, con personaggi talmente innovativi ed insoliti, da formare il campionario della fiera dell'assurdo, ma al tempo stesso, anche così incredibilmente veri, da risultare a loro modo straordinariamente affascinanti e coinvolgenti.

L'ambiente nel quale si sviluppa la storia assume una notevole importanza, perché crea quel mood particolare che accarezza ogni pagina. "Tutto per la fama" è ambientato a Lerici un piccolo ed incantevole borgo ligure, perla del Golfo dei Poeti che racchiude il suo fascino tra il mare e le dolci colline. Meta da secoli di artisti e scrittori, ha conservato nel tempo ogni splendore con le sue case che si tuffano sul mare, il castello arroccato sullo sperone roccioso e i suoi numerosi borghi che sanno indossare la bellezza cavalcando ogni stagione. Leggendo "Tutto per la fama" si percepisce ogni cosa e, mentre la mente vaga, la trama si fonde con naturalezza al paesaggio. L'odore del mare entra nelle narici e l'umidità salmastra che si solleva con lo sciabordio delle onde, si mescola al rumore dei passi frettolosi, che allontanandosi calcano i tipici caruggi liguri. La Liguria e la stessa Lerici è il luogo perfetto dove far nascere questa storia così divertente e romantica, ma allo stesso tempo anche intima, intensa e nostalgica, così colma di tanto altro. Di quei messaggi profondi che si specchiano e si ribaltano, mentre prendono il loro spazio in ciò che sembra soltanto il frutto di una semplice fantasia e di una sana ironia.

La sensazione è quella di assistere ad una commedia rappresentata da una piccola compagnia di attori, in un teatro di provincia dove chi si esibisce non può essere paragonato agli avvenenti divi del cinema di Hollywood, che appaiono sempre bellissimi e perfetti in ogni pellicola. I personaggi di questo romanzo non hanno nulla a che vedere con i soliti cliché. Non sono i soliti belli ed impossibili dai sorrisi smaglianti e dalle fattezze ideali. Non sono campioni sportivi o potenti CEO idolatrati dai fans o dagli sguardi sognanti di segretarie romantiche che guardano a loro, come a degli status symbol, dei modelli estetici o professionali ai quali ispirarsi in questo mondo dove conta più l'apparenza rispetto alla sostanza. In "Tutto per la fama" non è niente del genere. I personaggi sono persone comuni, imperfette e strampalate. Sono soggetti che si muovono nella normalità ma allo stesso tempo al limite della follia, riuscendo comunque nella loro impresa, ovvero quella di conquistare, catturare, sedurre, divertire ed appassionare il lettore.

Sono persone comuni nell'aspetto ma non certo nella personalità sempre un po' fuori dagli schemi e sopra e righe. Forse il più normale, considerando che è un romance, è Rufus, il protagonista maschile. E' bello, alto, atletico, elegante e raffinato. Ha un fascino British con i folti capelli castani e splendidi occhi che sanno diventare morbidi, seducenti e maliziosi, ma anche gelidi e severi. Sì ho detto che è bello e lo è veramente, ma con un piccolo handicap che per fortuna, lo "normalizza". Se non mette gli occhiali non vede al di là del suo naso, e se ricorre alle lenti a contatto, rischia di perderle nei momenti più cruciali e meno opportuni. Cora invece, la protagonista femminile, ed è una bella ragazza dai boccoli biondi e dei bellissimi occhi azzurri. Ha un fisico morbido e soffice, che non solo ricorda quello dei putti barocchi, ma anche quello estremamente femminile e voluttuoso delle donne dipinte dai grandi maestri del rinascimento.

Poi cè Julius, il fratello adottivo di Cora, sciatto e trasandato con i suoi pigiami a righe e le infradito ai piedi. Ha un viso smunto e lo sguardo inespressivo che si accende soltanto per le sue passioni femminili e per una furbizia malsana. È uno scrittore di belle speranze ma di poco talento. Cora rappresenta un sostegno irrinunciabile, ed è colei che mantiene quel barlume di concretezza in una esistenza di fantasie senza capo né coda. Per ultimo c'è Clovis, il motociclista rozzo ma gentile, oltre che genuino e romantico. La scarsa igiene personale lo caratterizza così come una potente avversione verso la famiglia Faggi. Dall'oggi al domani lui e Lady Rossana, la sua gatta rossa tanto austera quanto viziata, entrano a far parte del circo che ben rappresenta la quotidianità della famiglia Papadopoulos. Una menzione speciale per Sabrina la migliore amica di Cora, ma su di lei c'è talmente tanto da dire che la potrete scoprire soltanto leggendo.

L'ambiente e i personaggi, fanno da contorno alla bella storia d'amore che nasce tra Cora e Rufus contrastata fin dall'inizio dal lavoro di lui, che sembra decretarne anche la fine. Cora invece è un problema che cammina. A causa di una promessa strappatale quando era soltanto una ragazzina, si ritrova a vivere una vita non sua, in simbiosi con quella del fratello che, per mezzo di ricatti, pessimi investimenti, relazioni sbagliate e idee assurde, porta la loro vita sull'orlo del baratro. Cora seppur cosciente di tutto, sembra non riuscire a sganciarsi da questo incubo, neppure per trovare la propria serenità. Il senso di colpa tira le redini del suo cuore e della sua mente che si trasforma nel suo più feroce aguzzino, ancora più di quanto non lo sia già il fratello, al quale importa solo di se stesso. Cosa succederà nella vita di Cora? Che cosa riuscirà a farla rinsavire allontanandola dalla situazione di caos in cui vive?

Nonostante tutto e nonostante una fisicità che non rispetta i canoni odierni, l'amore tra il bel Rufus e la problematica Cora, sboccia impetuoso ed appassionato. Ebbene sì, perchè l'amore vero non segue le regole e non guarda neppure agli ideali estetici. La verità è che "Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace" e "La bellezza è negli occhi di chi guarda". All'amore vero non interessano i chili o i centimetri, ma punta soltanto all'essenza profonda, unica e straordinaria di ogni essere. Per ragioni inspiegabili il bel Rufus, in fatto di donne ha gusti diversi rispetto alla massa e vede nelle forme generose di Cora l'apoteosi della femminilità. Si innamora di lei non soltanto con gli occhi e con i sensi, ma anche con l'anima. Il suo cuore sa cosa conta veramente. Non è ciò che è visibile agli occhi, ma al contrario, ciò che non lo è. Non importa se Cora è ricca o povera, non importa se è bella per tutti o solo per lui, perché l'amore è senza confini e non ha regole né ragioni.   

Se Rufus è l'eroe del libro, il cavaliere senza macchia e senza paura, Julius invece è il cattivo della storia. Rufus e Julius sono agli antipodi. Ci sono persone disposte a tutto per ottenere la notorietà e persone a cui invece cade addosso senza neppure volerlo. Julius per ottenerla è disposto a sacrificare la vita della sorella, approfittandosi di lei e delle sue capacità, per mero egoismo, mentre Rufus ottiene ciò che non cerca, solo come conseguenza di un atto d'amore. Altruismo ed egoismo in contrapposizione. Questi sono i due uomini che riempiono la vita di Cora. Uno la spinge nel baratro a causa di un legame tossico, mentre l'altro Rufus, la libera da ogni catena per regalarle finalmente la serenità e un sentimento forte, bello e pulito.

Ma chi è l'antieroe in questo racconto? E' il terzo uomo. La figura ingombrante, insieme alla sua gatta Lady Rossana. Sto parlando di Clovis il motociclista rombante dal fisico e dall'aspetto rude e dal cuore tenero. Deluso nei sentimenti abbandona la scena per solcare altri lidi e noi, conquistate da questo personaggio anomalo e fanciullesco, lo seguiamo con lo sguardo mentre solca l'asfalto, con la speranza di una sua futura realizzazione sentimentale ed umana. Questo alla fine è ciò che conta.

In tutta questa baraonda di situazioni strane, incontri ed abbandoni, ritorni e colpi di scena, ho riso tantissimo, specialmente nel momento in cui Rufus decide di interpretare l'eroe della situazione. È stato un tocco da maestro inserire un evento tanto inverosimile quanto increscioso all'interno del racconto, ma vero è, che nulla è configurabile in un qualcosa di così poco scontato. Ho avuto quasi un brivido di compiacimento, da vera lettrice di romance, all'arrivo di Rufus descritto proprio come un vero fi@o, con camicia aperta, alto con le spalle larghe e il fisico atletico, con quegli occhi azzurri incorniciati dalla montatura, che ahimè, su di lui sa diventare estremamente sexy. (Avete ragione, ci sono cascata di nuovo!)

Per concludere faccio i miei sinceri complimenti ad Elisa Mura. Non ha avuto paura di osare con questo romanzo alternativo, assolutamente divertente e incredibilmente interessante. È al di fuori da ogni cliché ed è proprio per questo, e per mille altri motivi, che merita di essere letto per la singolarità della forma e dei contenuti. Sono rimasta positivamente sorpresa e sedotta da ogni suo aspetto e sinceramente, mi rammarico di non aver letto nulla di Elisa, prima di "Tutto per la fama". Quindi devo assolutamente recuperare.  

Se non fosse ancora chiaro, il mio giudizio è super positivo e la mia recensione è un invito alla lettura per andare oltre, perché al di là delle apparenze e dei soliti formalismi, c'è sempre molto di più di quello che sembra. Anche se… sì è così…Rufus è un veramente un gran fi@o!

Cristina Pisano

Ringraziamo la CE per la copia ARC

 

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