Titolo: Freak Show
Autore: Chiara Casalini
Editore: Dark Zone Edizioni
Genere: Romance di formazione
Data pubblicazione: 14/02/2021
Pagine: 263
Serie: Autoconclusivo
Trama
Valentina e Billy. Una bambina in sovrappeso e un bambino albino contro i bulli del paese. La loro amicizia gli ha permesso di essere felici, nonostante le cattiverie, ma quando sono costretti a separarsi il loro legame viene spezzato dalla crudeltà di chi sta loro intorno.
Ormai ventenni si ritroveranno e scopriranno un amore cresciuto tra i ricordi. Ma dovranno anche fare i conti con le strade prese, gli errori e il dolore di tutti quegli anni. E soprattutto con il loro continuo sentirsi sbagliati dietro un muro di paura e violenza che li porterà perfino a desiderare la morte.
Salvarsi o perdersi per sempre? La scelta non è per nulla scontata.
RECENSIONE
Brividi e paura. Dolore e tristezza.
Odio, tanto odio. E poi amore e speranza.
Chiara Casilini ha scritto un romanzo che ti centrifuga durante la lettura e che ti porta sempre poi in profondità, che ti lascia attonito di fronte alle bassezze che può raggiungere la cattiveria umana, ma che pagina dopo pagina ti fa vedere la luce in fondo al tunnel della disperazione.
Il romanzo di formazione racconta "l'evoluzione del protagonista verso la maturazione e l'età adulta tramite prove, errori, viaggi e esperienze" (definizione di Wikipedia) ed è esattamente questo viaggio che Chiara racconta nelle pagine di Freak Show. Gli errori di Valentina e William sono tanti e dipendono unicamente dagli orrori che sono costretti a sopportare ogni giorno fin dall'infanzia.
Vale era una bimba sovrappeso e Billy era esteticamente non conforme ai compagni di scuola perché albino e "il diverso" spaventa. La reazione alla diversità può essere costruttiva, dettata dalla sana curiosità infantile oppure distruttiva. Io non credo che la paura del diverso renda mostri i bambini e i ragazzini. La paura fa scappare, nega l'amicizia e il gioco comune. La cattiveria invece distrugge, ti fa diventare vile e malvagio. I compagni di scuola di Vale e Billy non erano spaventati erano cattivi. Hanno deciso di insultare, attaccare, violare una ragazza e un ragazzo loro coetanei solo perché non erano uguali a loro esteticamente.
Li hanno perseguitati, gli hanno reso la vita un inferno, gli hanno rubato l'infanzia e l'adolescenza, gli hanno tolto la sicurezza, la speranza, la gioia. Erano solo un gruppetto di ragazzi, non erano tutti i compagni di scuola, ma Vale e Billy erano soli. Gli altri vedevano e si voltavano. Non so dire chi ritengo peggiore tra i cattivi e gli ignavi, ma di sicuro non salvo nessuno. Freaky e Icy devono attendere anni prima che due amici prendano le loro difese rimanendo schifati dalla malvagità della banda di persecutori.
Avrei voluto essere parte di questa storia per vestire i panni di Claudia e Roberto, per essere l'amica che ridà la fiducia nel mondo ai protagonisti. I veri eroi sono Vale e Billy con la loro resilienza e la capacità di sopravvivere nonostante tutto.
"Non cancelleranno mai il passato, però potrebbero relegarlo là dove deve stare. Noi possiamo vivere un presente migliore e costruire un futuro per entrambi, insieme.»"
Altre figure fondamentali sono le mamme che con la loro forza resistono a ogni urto e sono sempre pronte a prenderti la mano e accompagnarti per ogni passo incerto senza farti cadere o almeno attenuandoti la caduta.
Capita alla fine di un libro di pensare quanto possa essere verosimile e di lamentarmi per la troppa fantasia usata dall'autore per raccontare scene realistiche; con "Freak show" il sentimento è contrario: sono spaventata per quanto di vero ci sia in questa storia. Odio ciò che chi esula dai canoni, pensati da gentaglia come Teo e Denis, di normalità e bellezza debba vivere e subire. Spero che al mondo ci siano sempre più Claudia e Roberto pronti ad accettare un nuovo amico indipendentemente dal suo colore di capelli o forma fisica. Voglio sperare in un mondo migliore.
"Per la prima volta mi rendo conto di essere fortunata, tutto sommato, perché ci sono diverse persone che si stanno preoccupando per me. Non sono da sola, non più. Forse non lo sono mai stata davvero… non lo so."
Per leggere e sopravvivere a questo turbinio di emozioni e dolore, vi consiglio tanto gelato al cioccolato fondente, dolce ma comunque amaro.
Buona lettura!
Annalisa