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Recensione: Game Over di Lorella Diamante

Titolo: Game Over 
Autore: Lorella Diamante 
Editore: Self publishing 
Genere: Sport Romance MF
Data d'uscita: 16 aprile 2022
AUTOCONCLUSIVO: spin-off di Cross the line, ma leggibile anche da solo
Disponibile su Amazon e con Kindle Unlimited 


Trama 

Esiste un prima e un dopo nella vita… anche nella mia.
Sono stato un vincente.
Il giocatore più giovane a entrare nella NFL.
Sono stato il più pagato, il più osannato dalla stampa e il più inseguito dalle donne.
Ho riempito gli stadi di tifosi che urlavano il mio nome sopra quello degli altri… fino a 
quel giorno.
Mi chiamo Chester Cox, e sono diventato solo un’immagine dorata in un mondo senza 
più colori… il mio.
Poi, ho incontrato lei.


Estratto 

I suoi occhi fissarono i miei, e nel suo sguardo vidi ardere qualcosa di potente, capace di scuotere anche il torpore dei miei pensieri, oltre al mio corpo stanco. 
Cos’aveva di tanto speciale quella piccola donna?
Non lo capivo, ma volevo ascoltare tutti i suoi pensieri.


RECENSIONE 

Ho letto ogni libro scritto da Lorella Diamante e amato ogni sua storia. Ho lottato, sognato, sperato e gioito con tutti i suoi personaggi. Ho adorato i suoi protagonisti buoni, i suoi eroi moderni e detestato i loro antagonisti. Non credevo che la lettura di questo libro potesse sconvolgermi e farmi amare ancora di più la sua scrittura. 

Dopo aver letto “Cross the line” (il mio personale best book 2021), che raccontava la storia tra Jamie, un Navy Seals e Brian, Quarterback dei Chicago Bears, avevo sperato che potesse arrivare un libro dedicato a sua sorella Layla. Il suo passato era stato in parte svelato e Lorella aveva lasciato anche qualche accenno sul suo presente, ma tanta era la curiosità rimasta e i dubbi su come avrebbe potuto affrontare il futuro dopo aver letto l’ultimo suo dialogo con Jamie: 

«Amalo ogni giorno… perché se lo merita e ne ha bisogno.» Le parole quasi le morirono in gola. «E tu?» provai a domandare. «Cosa c’entro io?» … «Tu, quando permetterai a qualcuno di amarti?»

Sono trascorsi diversi mesi e Layla dopo essersi trasferita da Chicago a New York inizia a lavorare come giornalista di inchiesta sportiva. Il suo primo caso di chiama “Chester Cox”: running back dei Giants, “l’incarnazione del football americano”, che sembra essere sparito dopo un infortunio subito durante la semifinale del Super Bowl persa contro i Patriots guidati da Dylan Barlow, protagonista di “The game of life”. Il loro primo incontro è particolare e rocambolesco ma da subito è chiaro che Chester non sia più l’uomo invincibile è inarrivabile.

“Era il vuoto che vidi nel suo sguardo a congelarmi fin dentro l’anima.” pensa Layla. 

Spesso i libri ci mostrano l’ideale di vincente, il cavaliere senza macchia che tutto può conquistare col coraggio e la lealtà. Siamo abituati a leggere trame in cui una figura forte riesce a trainare il più debole verso la vittoria e il raggiungimento degli obiettivi. Con Lorella forte e debole sono le stesse persone che si salvano e si lasciano salvare contemporaneamente. 

Chester non salva Layla e viceversa Layla non salva Chester. È molto di più. Chester e Layla insieme riescono a trovare la luce in fondo al tunnel che da soli stanno percorrendo tendendosi una mano e unendo il loro dolore e insieme si salvano diventando ognuno il salvatore dell’altro. La forza e la debolezza sono complementari e si capisce come non potrebbero essere diversi. 

“La vita mi aveva insegnato che c’erano solo due modi per stare vicino a qualcuno che soffre: tirargli su il morale, costringendolo a uscire, a svagarsi, mostrandogli quanto di bello ha da offrire comunque la vita, oppure scendere insieme a lui nel suo dolore e nella sua solitudine. Avevo la certezza che con Chester la prima opzione non avrebbe mai funzionato, come non aveva funzionato per… me.”

Layla ha alle spalle suo cognato Jamie che la capisce e sprona a dimostrare la sua forza chiedendo aiuto. Chester capisce che essere soli e aver allontanato tutti è una sconfitta e un segno di debolezza perché la forza risiede anche nell’umiltà di tendere una mano verso chi ci può e ci vuole aiutare. 

Tanti sono i temi che vengono toccati e approfonditi. Abbiamo mai pensato a quali potrebbero essere le conseguenze per un giocatore professionistico di football o di altri sport di contatto? La CTE (Encefalopatia traumatica cronica) può essere il loro futuro…

Forte è la denuncia contro ogni tipo di violenza e sopruso contro le donne, specie in un rapporto d’amore: è possibile amare e violare contemporaneamente la stessa persona? Amore è la libertà di essere ciò che siamo, di perseguire i nostri sogni, di amare e di essere amati, amando e rispettando sempre il nostro compagno, la nostra famiglia, il nostro prossimo. Non tutti i mali possono essere perdonati. Si può fare pace con sé stessi, ma non sempre questo coincide con il perdono, perché forse non sempre è possibile perdonare la violenza subita. 

“Chester era l’unica persona che avevo incontrato in vita mia con cui avevo sentito un’affinità istantanea, radicata in profondità. Ed era triste sapere da cosa nascesse tutta quell’empatia tra di noi. Il dolore poteva unire le persone più dell’amore? Oppure era amore pure quello?”

Ho temuto che questa storia finisse in modo drammatico, ma nonostante qualche lacrima lasciata tra un capitolo e l’altro il finale è spettacolare. Per me con questa storia la Diamante ha scritto un inno alla speranza e alle seconde occasioni della vita. 

“il vuoto nei suoi occhi non c’era più. C’era qualcosa che cercavo da tutta la vita. Un posto dove qualcuno tenesse al sicuro… me.”

Correte a leggere Game over! Spegnete il cellulare e dedicatevi la tranquillità per affrontare un viaggio durato solo qualche mese ma che ribalta la visione della vita. Il passato sarà approfondito, il presente vissuto e il futuro immaginato. 

Lorella ha scritto un altro imperdibile. 

“Ho bisogno di un amante che mi mantenga sano di mente. Tirami fuori dall’inferno e riportami indietro.” (Troye Sivan “angel baby”)

Con questo romanzo termina la serie sul football (The game of life, One more chance, Cross the line, Game over) anche se sono rimasti tanti personaggi che hanno acceso la mia curiosità e che forse una storia tutta loro se la sarebbero meritata (primo su tutti coach Cunningham!), ma già attendo il suo prossimo capolavoro. 

Annalisa

Ringrazio l’autrice per la copia omaggio


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