Titolo: Polvere nel vento
Autore: Chiara Kiki Effe
Editore: Self Publishing
Genere: Romance
Lunghezza: 320 pagine
Disponibile su Amazon
Sinossi
Willow ama New York, e non avrebbe mai immaginato di poter vivere altrove.
Willow ama suo marito, e non immaginava fosse diverso da ciò che lei credeva.
Trasferirsi in Texas le sembra un buon modo per ricominciare e la voglia di farcela da sola è tanta.
Dean la prese tra le braccia e Willow
lo guardò negli occhi.
Non sapeva nulla di lui.
Willow sa che, per cambiare vita, è necessario anche cambiare abitudini; quando Mandy le chiede di andare con lei a un Festival della birra, accetta subito.
Non sa che lì conoscerà Dean Vancourt, un uomo dal fascino innegabile, ma anche ermetico e di poche parole.
Passano due notti insieme: lei non cerca una storia, e neanche Dean.
Ma quando si trova qualcuno in grado di trasformare i momenti in ricordi, come si può non lottare per non lasciarlo andare via?
Willow gli accarezzò una guancia
e ricacciò indietro una lacrima.
Accostò la bocca all’orecchio di lui.
«Non azzardarti a morire, Dean.»
RECENSIONE
Quanto può, il passato non ancora dimenticato, influire sul presente e, soprattutto, rendere incerto il futuro? Quanto possono essere strette le catene dei ricordi, a cui non si è pronti a rinunciare? Tanto, credetemi.
Ho avuto il piacere di leggere “Polvere nel vento” di Chiara Kiki Effe, autrice che non conoscevo e che, grazie a questo testo, ho imparato ad amare. Sì perché, come spesso mi è accaduto in questo ultimo periodo, mi sono scontrata con un romanzo totalizzante, in cui non è solo l’amore il vero protagonista. In queste pagine si parla di legami, familiari e di amicizia, si parla di ferite passate, si parla di ricordi, si parla di paura di ricominciare e lo si fa con una dolcezza e delicatezza impeccabili. L’autrice è stata un portento nel descrivere le relazioni e le emozioni dei protagonisti, talmente brava che sotto pelle si riescono ad avvertire e non si riesce a fare a meno di scorrere quelle pagine, magistralmente scritte, per vedere come andrà a finire.
“Polvere nel vento” conquista e l’unica cosa che posso dire è di leggerlo perché fa parte di quella categoria di libri che restano lì, conficcati in un angolo di cuore, pronti a ricordarti che la vita è imprevedibile.
Le vicende sono narrate con un POV in terza persona focalizzato che, se all’inizio lascia un po' destabilizzati, alla fine si capisce essere la scelta più azzeccata.
Vediamo però chi sono i protagonisti: Willow è una donna, un cardiochirurgo per la precisione, che arriva ad Austin (Texas) dopo aver messo in valigia vestiti, lacrime e delusione. È una donna con il cuore spezzato, che ha visto qualcosa di terribile a cui però ripensa facendosi sempre la stessa domanda: perché?
Dean è il titolare, insieme a suo fratello Justin, dell’impresa di famiglia: producono birra e hanno anche un discreto successo. Dean, come Willow, ha un cuore ferito, ha dovuto rinunciare al grande amore della sua vita e fatica notevolmente a lasciare andare il ricordo di lei.
Durante una vesta country, i due si incontrano. Badate, non è un amore a prima vista, non è una storia basata solo sul sesso, è molto di più. Da quel momento Dean e Willow iniziano a curarsi reciprocamente, anche se alcuni tratti del loro passato restano nascosti (motivo per cui il lettore, spinto dalla curiosità, divora il romanzo), si aiutano e condividono istanti dolcissimi che creano una spaccatura fra quello che si sono lasciati alle spalle e quello che potrebbero vivere se solo fossero in grado di compiere quel salto necessario.
La loro storia nasce piano piano e arriva al cuore.
Insomma, non posso dirvi altro perché rischierei di fare tanti di quelli spoiler da rovinarvi la lettura, però sappiate che se deciderete, come mi auguro, di leggere questa dolce storia, non ve ne pentirete e alla fine mi ringrazierete!
Buona lettura!
Silvia