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Recensione: Bellezza collaterale di Joey Tre

Buongiorno a tutti! Sono strafelice oggi di potervi parlare di Bellezza collaterale di Joey Tre, un libro che ha vinto il concorso #FabFive e che posso dire di capire il perché.

Volete saperlo anche voi? Leggete la mia recensione.

Titolo: Bellezza collaterale
Autore: Joey Tre
Genere: contemporary Romance/ New Adult
Casa Editrice: The Pink Factory Publishing
Collana: Little Black Dress
Disponibile su Amazon


Trama

Britta Mustic è una ragazza che conosce bene il potere dei social e lo sfrutta per diventare una famosa influencer. Ogni istante della sua vita è catturato da continui scatti fotografici cha la ritraggono priva di qualsiasi imperfezione. 
Ma la realtà è un’altra e Britta deve sempre fare i conti con l’immagine che percepisce del suo corpo, dopo la perdita di suo padre; ma deve fare i conti anche con il complicato rapporto che ha con Ivan, un fotografo di fama internazionale. 
Dopo uno shooting mal riuscito qualcosa in lei si spezza. Non si riconosce più. Decide così di fuggire e intraprende un viaggio con Max, giovane assistente di Ivan. Il tempo passato insieme permette a entrambi di specchiarsi l’uno nell’altra fino a raggiungere una nuova percezione del bello, sconosciuto e lontano da ogni ideale… un incontro con la bellezza collaterale.
Il romanzo è uno dei due vincitori del concorso #FabFive 

RECENSIONE 

Qualche colpo all'autostima lo hanno anche coloro che vivono nel mondo patinato dei BIG. Lo sa bene Britta, che, a causa di un fotografo molto famoso, ma troppo arrogante, prende una bella batosta. Una di quelle che bruciano anche a distanza di tempo. E sa benissimo che dovrà fare buon viso a cattivo gioco, se vuole aiutare l'atelier Fleur dell'amica Rachele e rimanere una delle grandi dei social, poiché il mondo è pieno di piccoli o grandi compromessi. Solo che quando si tratta di Ivan La Cruz, Britta perde proprio la testa e le sue insicurezze la divorano. Finché non conosce Max, nuovo nella grande industria della moda, e comincia a pensare che ciò che ha, le va un po' stretto. E sente il bisogno di scappare da quel mondo e un po' anche da sé e dai suoi obblighi.

E lo fa. Usando una vecchia mappa che era del padre, seguendo la strada che lui aveva percorso quando si era recato in Germania, fino a Dill, vicino a Monaco di Baviera nel lontano 1989. Posto nel quale si era pazzamente innamorato della madre di Britta. 

Così il viaggio di Britta è prima di tutto dentro se stessa, una sé che non riconosce più e che le è sempre più estranea, ma la porterà vicino a una verità che non sapeva neppure di voler conoscere.

Ero in viaggio e lo sarei stata ancora per molto, perché stare ferma in un punto stabile su due piedi e molte convinzioni mi terrorizzava.

Un romanzo che ho amato dalle prime righe, sia per il modo molto diretto dell'autrice di presentare scene e personaggi, così da far calare subito il lettore nella storia, sia per la visione che ci permette di sbirciare anche i lati bui della grande fama. 

Britta è giovane e forse non è pronta a gestire tutto il suo successo, tant'è che si sente attaccata dai commenti di coloro che, leoni da tastiera, sparano a raffica malignità, solo per il gusto di esercitare il diritto di libertà di pensiero, parola e opinione. E non riesce a vedere che in realtà anche tra i suoi affetti più cari c'è chi è legato alla sua immagine e non alla sua persona.

Max è invece completamente estraneo al mondo patinato. Fotografa fin da bambino per il gusto di fermare il tempo e non riesce del tutto a capire Britta e forse, proprio per questo, ne è attratto come una calamita, nonostante la sua vicinanza lo metta spesso in condizioni scomode. 

Una storia di un amore dolce, paziente. Di altri tempi. Un'amore che aspetta che l'altro veda prima di tutto dentro se stesso, che sia pronto al cambiamento che tanto brama. Anche a costo di attendere per un tempo infinito. Perché il viaggio non è solo quello on the road, ma sopratutto quello del coraggio di essere finalmente coerenti con il proprio cuore. 

Potete ben capire perché ho amato tanto questa storia che ho divorato, anche se avrei voluto che la "verità parallela" fosse svelata in modo un po' più chiaro al lettore. 

Le gioie violente hanno violenta fine, e muoiono nel loro trionfo come il fuoco e la polvere da sparo che si consumano al primo bacio.

Consigliato

Emma 

Ringraziamo la CE per la copia ARC 



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