Buon pomeriggio lettori, oggi il nostro blog partecipa al Review party organizzato per il nuovo libro di Cecile Bertod.
Trovate la presentazione del libro Qui
Sono qui per parlare di un libro che mi ha divertito molto, fatto ridere (a volte con le lacrime, giuro) e poi mi ha fatto tanto riflettere. Hubert è un uomo di quelli che, come dice una definizione di uso popolare, sembra che hanno ingoiato un manico di scopa. Nessuna definizione potrebbe essere più azzeccata. Lui è fiero, integro, si erge al di sopra di tutti e punta il dito contro gli altri in modo impietoso. D'altronde "inquadrare le persone era qualcosa che faceva di continuo, un istinto quasi naturale." Poi incontra Charlotte "una perfida, spietata canaglia travestita da pasticcino alle fragole." Charlotte è una strega, che lo prende in giro. Invece Hubert davanti a Charlotte resta solo vittima di sé stesso. Si ritrova a dipanare una matassa che gli è sfuggita di mano e si è scombussolata, un po' come si sono rotte varie cose nel suo studio in presenza di Charlotte.
Davanti a lei tutte le sue certezze crollano "Anni di carriera, di studi e per Charlotte non c’era differenza tra lui e un quiz sulle affinità di coppia di Vanity Fair."
Hubert cerca di non farsi irretire dalla maliziosa ragazza "ma come dire basta a qualcosa che non puoi controllare?"
Il resto lo lascio a voi. Ho parlato finora solo di Hubert, ma dovrei aprire una digressione a parte per Charlotte. Certo lei fa il mestiere più vecchio del mondo e ha gusti musicali orrendi, musica che ascolta ad altissimo volume e ciò manda fuori di testa il caro Hubì. Ma c'è un motivo per cui Charlotte lo fa, e cioè "per non accorgersi del silenzio di una stanza."
Buona consigliatissima lettura!
Sarah