Titolo : Baci di luna, lacrime d’oceano Autore: Benedetta Cipriano
Genere: Contemporary romance
Nota: Baci di luna, lacrime d’oceano è il sequel di “La luna nell’oceano”
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Sinossi
Baci di luna, lacrime d’oceano
Benedetta Cipriano
Nel suo nome è incisa la notte, nei miei occhi l’oceano.
Quello stesso oceano che ha spezzato i suoi sogni, riducendo il suo cuore in polvere.
Un oceano che ho sostituito col cemento, con il rumore assordante di una città che non mi appartiene. Che bracca il mio cuore, che costringe quel muscolo a piangere in silenzio.
Sono lacrime d’oceano, le mie.
Perché io sono fatto di acqua, del sole al tramonto visto dalla spiaggia, di onde in burrasca, di sabbia che si attacca al cuore, all’anima, alle ossa.
Sono fatto di parole gridate al vento, di pensieri che si sciolgono nella schiuma bianca dell’oceano.
Ma ho scelto di andare via.
Ho scelto di partire, di correre per le strade di una città sconosciuta.
Di smettere di ritrovarmi tra le onde.
L’ho fatto per lei.
L’ho fatto per noi.
Perché lei è la mia piccola luna, l’unica che, più impavida e coraggiosa di un oceano, nonostante tutto, mi riporta sempre a casa.
NOTA DELL’AUTRICE:
Romanzo da leggere dopo “La Luna nell’oceano”.
RECENSIONE
Sareste disposti per amore a rinunciare alla vostra vita e cambiarla radicalmente?
C’è un colore di cui si tingono le onde in autunno, alle prime luci dell’alba. È il grigio piombo, lievemente illuminato dal pallido sole ancora troppo stanco per riflettere la sua bellezza nell’acqua. C’è un odore che mi sfiora le narici ed è quello della sabbia fredda, che conserva ancora gli strascichi della notte appena trascorsa. C’è un suono che riempie i miei timpani: quello di una spiaggia ancora deserta, che lascia spazio solamente allo sciabordio delle onde arrabbiate che si inseguono nel vento. C’è un brivido che mi percorre la schiena, ed è quello che avverto non appena i miei piedi nudi si immergono nell’acqua fredda e inospitale, in un oceano che non ha ancora voglia di essere contaminato dalla mia presenza, dalle mie braccia pronte a tagliare l’acqua, del mio corpo schiacciato contro la mia confortevole tavola da surf. C’è una sensazione di profonda libertà di cui mi beo, ed è quella di essere l’unico a godere di un oceano vuoto, sconfinato, a tratti spaventoso.
Maverick non ha dubbi, per Lua sarebbe disposto a farlo, perché il loro amore è più forte di ogni cosa.
Perché noi saremo più forti di tutto. Più luminosi della luna. Più impavidi dell’oceano.
Così il surfista tatuato decide con la sua Piccola Luna di trasferirsi a New York per gestire uno dei ristoranti dei genitori di lei e lo fa senza battere ciglio, lasciando la sua scuola di surf, i suoi allievi, i suoi amici e soprattutto l'oceano.
La vita tra il cemento e i grattacieli trascorre per i primi anni senza grosse turbolenze, l'amore lima gli spigoli delle anime spezzate di Maverick e Lua, ma qualcosa nel loro rapporto sta piano piano cambiando.
Tutto comincia con l'arrivo del Natale. Per tutti considerato un giorno di festa, Lua, dopo la perdita di Diego, suo figlio, non riesce neppure a pensare di festeggiarlo. Peccato che Maverick abbia altri piani per questo Natale, ma il fulcro del problema è ben più radicato.
Perché se l'oceano lo porti addosso, se è il tuo luogo magico per scaricare la tensione e ritrovare te stesso, può bastare surfare un paio di volte l'anno di ritorno a Santa Cruz?
E se invece il tuo cuore è di cristallo, se l'oceano ti ha portato via il tuo amore più grande, puoi vivere insieme a qualcuno che lo ama in modo tanto viscerale?
Lua e Maverick si rincorrono alla ricerca di loro stessi, di una felicità che sembra inafferrabile, nonostante il loro amore sia forte, le differenze li dividono sempre di più e tra omissioni, silenzi e graffi all'anima la loro relazione accusa colpo su colpo, rischiando di incrinarsi. Una serie di incomprensioni, litigi, ritorni e allontanamenti scandisce la trama di una storia che promette di tenere il lettore sempre con i fiato corto. In questo libro vediamo una coppia indaffarata a sostenere i ritmi quotidiani, alla ricerca di sé stessi, di un equilibrio che risulta precario, provando ognuno a sopravvivere ai propri demoni, e cercando di non distruggere l'altro con le proprie paure e desideri.
La penna di Benedetta stavolta è travolgente come l'oceano di cui Lua ha tanta paura e che Maverick nasconde dentro di sé. Più volte mi sono ritrovata nelle parole della scrittrice, anche io che come lui ho abbandonato la mia grande passione per amore della famiglia. Mi sono rispecchiata in queste pagine, mi sono emozionata, ho pianto, lottato, capito il protagonista e un po' fatto pace con me stessa.
Il messaggio di questo libro è forte e limpido come le iridi azzurre di Maverick: la vita dona sempre una seconda possibilità a chi rischia, lottando per tutto ciò che ama.
E ci spero proprio anche io di avere la mia seconda chance, come Lua, come Maverick.
I nostri cuori sono andati in guerra, sono rimasti feriti, hanno sanguinato e poi hanno creduto di non farcela, di non poter continuare a battere, perché molti di quei battiti erano andati perduti, ma nessun cuore è troppo stanco per continuare imperterrito a eseguire il proprio lavoro: quello di un orologio che non si arrende ma che, senza sosta, con la solita precisione che lo contraddistingue, segue il ritmo giusto, scandendo il tempo, la vita, le ore, i minuti, i secondi, gli attimi.
Una storia da leggere tutta d'un fiato, tra descrizioni che sfiorano il poetico e la forza di due personaggi che "spaccano" lo schermo o la pagina e non può lasciare indifferenti.
Benedetta non lascia alcun dubbio, se il primo libro è bello, questo è stupendo. Consigliatissimo.
Emma