Titolo: Al di là dei tuoi occhi: L'inizio del viaggio
Autore: Paola Serra
Serie: The Munsee Series Vol. 1
Editore: Self publishing
Genere: Contemporary romance
Lunghezza: 248 pagine
Trama
Ci sono volte in cui voltarsi indietro fa ancora paura. Ci sono volte in cui vorresti che il passato restasse tale. Quelle in cui ti ritrovi “costretto” a tornare nei luoghi della tua infanzia non sapendo bene cosa aspettarti.
Sono questi i timori che affiggono Noah nel suo viaggio verso casa, nella cittadina selvaggia di Hulett, dopo un'assenza durata ben cinque anni.
È lì che ha lasciato una parte di sé: tra le catene montuose e “presso il grande fiume calmo”, tra le praterie e gli arbusti, tra i ranch e i cavalli, tra nuovi e vecchi amici mai dimenticati. E sarà lì che ritornerà per scoprire cosa nasconde la sua Beck: un'amica, una confidente, la sua metà perfetta.
Un rapporto indissolubile, un'amicizia pura e sincera messa a dura prova da una partenza improvvisa.
Ma come spesso accade nel distacco, molte cose sono cambiate, loro non sono più gli stessi: Rebecca schermata dietro i suoi muri invalicabili e con tanta rabbia da esternare; Noah, con una vita altrove, ritrova ferite che credeva aver metabolizzato.
Riusciranno a ritrovare l'uno negli occhi dell'altra quella complicità smarrita, quella fiducia perduta, quell’anima affine che riusciva a leggergli dentro al primo sguardo?
Riusciranno a riconoscersi accantonando il passato e scrutando il domani con nuove aspettative?
Benvenuti in Wyoming, benvenuti nella loro realtà.
RECENSIONE
In questo primo libro Paola Serra è riuscita a racchiudere i dolori e le sofferenze di una bambina che crescendo si trova schiacciata dal peso di una vita che si mostra in tutta la sua durezza. L'abbandono del padre, la morte di colui che vedeva come un padre, la partenza del suo migliore amico e infine, la peggiore di tutte, la perdita della sua migliore amica.
"Gli occhi di Beck si velarono di malinconia ricordando alcuni momenti trascorsi con la sua migliore amica. Quella ragazza era la luce, il sole, la gioia e l’allegria di vivere appieno, era il piacere della scoperta e tanto altro, tutto concentrato nella stessa persona."
Così troviamo Rebecca, detta Beck. Immobilizzata in un presente che non vuole e non può affrontare perché si sente affogare a causa dei macigni passati che ha legati al cuore.
"...la certezza dell’abbandono, la certezza che qualunque cosa si faccia o si debba affrontare, le persone prima o poi se ne vanno e non tornano sui loro passi, lasciando soltanto un enorme vuoto dentro che si nutre nel profondo e si estende alla maniera di un buco nero."
Può una madre rimanere inerme davanti alla trasformazione della figlia, da ragazza solare e piena di sogni a una specie di automa senz'anima?
No. Ma la sua determinazione e buona fede non servono a rinsaldare le crepe della protagonista. Non per questo si dà per vinta. Chiama la sua migliore amica Michelle e le chiede di tornare a Hulett accompagnata dal figlio Noah.
Noah è un ragazzo che non dimostra la sua età, è responsabile, premuroso, attento alle esigenze degli altri, ma, dopo aver lasciato il Wayoming e Rebecca, non ha più trovato la forza di mantenere i contatti. C'erano troppo dolore e troppi irrisolti, anche per un ragazzo così forte.
"Provava una strana sensazione nell’affrontare quel viaggio verso casa. Quel mix inconfondibile di ansia e agitazione simile a un pugno nello stomaco."
Rebecca e Noah sono cresciuti assieme, si sono amati come fratelli e come amici e forse non solo quello, prima dell'addio.
"Purtroppo non rimaneva nulla di quel legame profondo e sincero, dissolto nel vento senza appello."
Il ragazzo sa che c'è un motivo per un viaggio così inaspettato, eppure su richiesta della madre ipoteca la sua estate per seguirla, perché qualcosa non torna.
E rivedersi li metterà davanti a tutti gli errori del passato.
"«Se ci pensi bene è come se fossimo degli estranei, quindi fai un favore a entrambi, non intrometterti nelle mie cose»."
Una storia di errori, di incomprensioni e di litigi. Una storia malinconica e nostalgica che ha il sapore di estati passate a correre nei prati e giocare fino al tramonto.
"A ogni passo sul selciato corrispondeva una nuova immagine nei suoi pensieri, mille istantanee fatti di attimi e ricordi: la prima cavalcata, la prima volta in bici, le corse lungo il vialetto per raggiungere lo scuolabus, le merende sotto il portico, ma in particolar modo, il loro posto segreto."
In un'ambientazione a me molto affine (Rebecca vive in un ranch -dico wow!!) con personaggi che ho amato tantissimo (il cavaliere/cowboy -dico doppio wow- Rebecca non ti potevo tenere quello?) si svolge questa appassionante vicenda tra ombre e luci di un passato che si mescola al presente e un po' lo imbratta con i suoi colori cupi.
L'autrice ha saputo trasmettere la forza di Noah e la fragilità di Rebecca.
"Era una falena intrappolata dalla luce di una fiammella che avrebbe rischiato di bruciarla."
Un romanzo in cui il tema della perdita, dell'abbandono, della morte è tangibile, come l'aria che si respira nel loro posto 'segreto' ha saputo darmi molte emozioni. Ma non solo, perché il riscatto e l'amore fanno da padroni indiscussi. La penna di Paola sa trasportare con la sua intensità dentro al romanzo e fa commuovere. L'emozioni che si susseguono nella parte finale del libro, anche grazie ai colpi di scena al cardipalma, sono ricche di sfumature e avvinghiano il lettore.
Lo consiglio.
Emma